Gennaro Coretti racconti-di-banchinaUn istruttore, tanti anzi tantissimi anni fa, mi aveva raccomandato: “Durante una qualsiasi navigazione butta un salvagente in acqua e grida: UOMO A MARE! Non porre attenzione alla manovra e guarda che cosa succede… Poi pensa un attimo che potresti essere tu al posto di quel salvagente e rifletti. Se non ti vengono i brividi vuol dire che il tuo equipaggio è stato addestrato per bene e quindi sinceri complimenti!”.

maglietta my boat my rulesCapita spesso di vedere piccole o grandi imbarcazioni condotte da Lui, comandante e padrone assoluto di tutta la situazione e Lei, in disparte che si spalma la crema e cerca un posto dove distendersi a prendere la super tintarella che solo in barca si riesce a ottenere.

Ebbene se dovesse cadere in acqua, Lei naturalmente, si presume che il Lui, con l’immancabile berretto da skipper, pantaloncini da skipper, la maglia, le scarpe e tutti gli accessori da skipper non ci “dovrebbe” mettere che pochi attimi per ripetere quella manovra che, in realtà, la prima e l’ultima volta che l’aveva provata era stata quando gli avevano concesso la sospirata abilitazione al comando di imbarcazioni da diporto, volgarmente chiamata patente.

Ammesso che il ricordo di quella manovra sia ancora nella sua mente, mi domando invece quanti Lui si siano posti l’arguta domanda: e se invece cado io?

Lei, l’eterna passeggera, che cosa farà? Se è sprovvista della prescritta patente e di qualsiasi nozione nautica ed è anche un po’ stufa di questo Lui, potrebbe sentirsi “ufficialmente” autorizzata a ignorare questa astrusa manovra;  se invece nutre ancora un minimo affetto e non ritiene di profittare dell’occasione, oppure prevale l’umanità, sarà capace di salvarlo?

equipaggioEcco che l’antico consiglio del mio istruttore di provare con “un salvagente” non è fuori luogo e sono quasi certo che nessuno, in vacanza e durante una crociera, si sia mai addestrato per tale evenienza, rimettendo alla sorte e all’improvvisazione ogni possibilità di riuscita di questa essenziale manovra nautica.

Il recupero dell’uomo a mare avviene, purtroppo e sempre, in circostanze difficili, cioè mai in piena estate e con il mare calmo, ma più spesso con grandi onde minacciose quando, senza il giubbotto salvagente e ignorando le previste cinture di sicurezza, si è  dimenticato anche l’antico detto “una mano per sé e una per la barca”.

Ecco che in questa malaugurata circostanza inizia la lotta con il tempo e, senza perdere la testa, si debbono compiere le operazioni necessarie al recupero del malcapitato.

uomo a mare

Scusate la pedanteria e come dicevano i nostri padri: repetita iuvant! Dopo aver gettato immediatamente l’anulare con la boetta luminosa, l’asta galleggiante o qualsiasi altro oggetto ben visibile in superficie, il timoniere memorizza la rotta per invertirla esattamente, mentre, se a bordo ci sono altri componenti l’equipaggio, uno all’estrema poppa seguirà a vista il naufrago senza mai perdere il contatto. Se si ha la possibilità di usare il motore, si ammaineranno le vele e dopo aver invertito la rotta di 180° si manovrerà per porsi sopravento a chi sta in acqua e così proteggerlo dalle onde e dai frangenti. Importante è riuscire a fermarsi per scarrocciare lentamente onde evitare di peggiorare la situazione andandogli addosso.

A questo punto le tecniche di recupero si differenziano a seconda delle cause che hanno provocato la caduta e quindi se si tratta di un naufrago normale in piena forza, oppure di un traumatizzato da un colpo del boma o da altri oggetti. In quest’ultimo caso il mio istruttore mi aveva insegnato ad  usare le vele per sollevarlo dall’acqua ed evitargli danni peggiori.

Riprendiamo il filo del discorso iniziale e quindi ti ho convinto che non devi sottovalutare il fatto che potresti essere proprio tu a cadere in acqua.

È giunto il momento d’insegnare anche a Lei da che parte viene il vento, come si lascano e si calano le vele, come si accende e si spegne il motore, come ci si deve accertare  che l’elica sia ferma per non affettare chi sta in acqua. Pensaci! Mettila nelle condizioni di salvarti o, quanto meno, se non lo facesse, costringila a vivere il resto dei suoi giorni con un terribile rimorso!

Buon vento.

Facebook
Twitter
X
Pinterest
LinkedIn
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.

Categorie

REGISTRATI

[forminator_form id="7943"]

Hai bisogno di vendere la tua barca? Sei nel posto giusto! yachtdigest.com è infatti il più grande portale online sulla nautica da diporto e in questa sezione ti sarà possibile scrivere gratuitamente il tuo annuncio se vuoi vendere la tua imbarcazione. Aggiungere un nuovo messaggio di vendita è molto semplice e intuitivo così come trovare una barca che interessa acquistare, ma per rendere ancora più appetibile il tuo annuncio, vogliamo darti alcune indicazioni generiche ma importanti che se vorrai potrai seguire.

Prima di tutto cerca di personalizzare il tuo annuncio, descrivendo la storia della barca e magari la motivazione per cui la vendi, in questo modo otterrai più fiducia da parte del lettore.

Puoi definirla “seminuova” se è quasi nuova, oppure “usata” specificando se essa si trova o meno in buone condizioni. Indica lo stato dei motori, l’anno di immatricolazione, quanti proprietari ha avuto – soprattutto indica se la barca è stata di un unico proprietario: aumenta l’interesse verso chi legge l’annuncio.

Nel tuo messaggio deve trasparire la bontà della tua imbarcazione, perché prima di convincere qualcuno devi essere tu stesso convinto che il prodotto sia valido.

È importante che nell’inserzione non si commettano errori di ortografia, quindi rileggete bene il messaggio prima di metterlo online. Il linguaggio poi deve essere chiaro e semplice, comprensibile a tutti.

Serve ad attirare l’interesse e indurre il lettore a proseguire la lettura, è la parte più importante e deve riassumere in una riga lintero messaggio che vogliamo dare. Purtroppo non si hanno grandi possibilità di distinguersi molto se non con qualcosa di veramente originale per attirare l’attenzione. Quindi concentratevi su dettagli della barca veramente originali, sulle sue qualità reali: nel portale yachtdigest.com apparirà questo breve riassunto passando sulla foto dell’imbarcazione con il mouse.

È importante inserire in modo chiaro la scheda generale dell’imbarcazione. Da inserire sempre: cantiere, modello, lunghezza, larghezza, pescaggio, motori, numero cabine, anno di costruzione, prezzo.

Nella scheda dell’imbarcazione inserisci accuratamente tutti i dettagli dell’imbarcazione, le dotazioni standard ed extra. È utile comunicare molti particolari e dettagli per coloro che sono veramente interessati e continueranno a leggere oltre le prime righe.

Suggerisci al lettore che vuole comprare le caratteristiche migliori della tua imbarcazione e non indicare – a meno che non sia necessario informare preventivamente l’acquirente – informazioni che possano influenzare negativamente il lettore.

Indicate sempre il prezzo. A meno che non vogliate assolutamente trattare, consigliamo di aggiungere la dicitura “prezzo trattabile” che dà uno stimolo all’acquirente a contattarvi.

Norme Redazionali

VUOI DISCONNETTERTI DAL TUO ACCOUNT?