La verniciatura delle imbarcazioni è un processo molto importante, soprattutto per gli scafi in legno, che hanno bisogno di un maggiore livello di protezione dall’azione della salsedine. Stoppani è stata la prima azienda a occuparsi della verniciatura degli scafi in legno, raggiungendo un’esperienza e un’affidabilità che ancora oggi rende il marchio del gruppo Lechler un leader assoluto del settore. Si tratta di una storia risalente agli anni ’60, che racconta un’intera epoca della nautica, arrivata fino a oggi.
All’inizio degli anni ’60, il noto Cantiere Riva decise di dare una svolta epocale alla propria attività, contattando la Stoppani per affidarle una commessa di sviluppo di un ciclo di verniciatura di primo livello, con l’obiettivo di dare una risoluzione definitiva alle criticità tecniche che il cantiere aveva riscontrato negli anni passati. La Stoppani formulò un ciclo di verniciatura “Top Class”, che da quel momento in poi verrà impiegato per la realizzazione di tutti i capolavori di casa Riva, divenendone unico fornitore di prodotti vernicianti. Nasce così l’incontro tra la Stoppani e il Cantiere Riva, entrambe di Sarnico, e da quel giorno in poi la loro storia si è intrecciata in maniera sorprendente; tanto che ancora oggi il processo di verniciatura degli scafi in legno di Stoppani viene chiamato “ciclo Riva” tra gli addetti ai lavori.
Dal 2007 si è aggiunta tra i protagonisti la storica azienda italiana Lechler, che ha sede nella vicina Como dal 1910, e che è proprietaria della Stoppani dal 2007. Lechler, sin dagli esordi, ha fatto della ricerca e dell’innovazione la sua mission e può vantare oggi una diffusione e una notorietà a livello internazionale. Da parte sua Stoppani, grazie al supporto tecnologico di Lechler, offre un catalogo di prodotti e cicli all’avanguardia per la verniciatura di yacht e barche da diporto a motore e a vela con materiali di elevata tecnologia, ma anche prodotti omologati per il restauro delle pregiate barche storiche.
Come gli appassionati di nautica sanno bene, è sempre più difficile trovare sul mercato prodotti adeguati e di qualità per attuare interventi di ripristino delle imbarcazioni in legno come i Riva d’epoca, che sono barche sempre meno diffuse in ragione degli elevati costi produttivi e manutentivi. Ma tenendo fede alla sua vocazione di “innovazione e tradizione”, Stoppani ha sempre conservato, al fianco delle innovative gamme Isofan Marine per la verniciatura degli yacht, anche i prodotti tradizionali per il restauro e la manutenzione di imbarcazioni in legno. Sono infatti ancora oggi disponibili nei cataloghi Stoppani tutti i prodotti originali costituenti il ciclo utilizzato per la realizzazione degli autentici scafi Riva.
Restaurare un’imbarcazione in legno Riva è un’impresa molto delicata: deve essere affidata a mani esperte e competenti, che devono utilizzare sapientemente i materiali originali impiegati per decenni dal Cantiere Riva. Un profondo lavoro di ricerca e riproduzione storica ha permesso di ricostruire e mettere a disposizione dei restauratori i materiali e i cicli di ripristino originali delle imbarcazioni d’epoca Riva, ma questi cicli possono comunque essere adottati anche per tutti gli scafi e imbarcazioni di altri produttori realizzate con legni pregiati.
Le tecniche della verniciatura degli scafi in legno effettuata da Stoppani sono ben cinque:
Nel restauro delle imbarcazioni storiche Riva realizzate in mogano “a vista”, è fondamentale la preparazione dello scafo, le cui superfici devono essere trattate con molta cura attraverso l’uso di materiali e attrezzature adeguate.
Le fasi del ciclo originale Stoppani, che Riva ha sempre eseguito nella realizzazione delle barche in legno pregiato, prevedono trattamenti specifici per ogni parte dello scafo. Prima di procedere nelle operazioni di preparazione e verniciatura, è importante verificare che le condizioni del legno siano in uno stato sufficientemente buono da consentire il ripristino della verniciatura. Se le condizioni si presentano critiche, è necessario attuare degli interventi di carpenteria, ricostruendo le doghe o il fasciame ammalorato.
La preparazione e la verniciatura dell’opera morta prevedono diverse fasi di intervento:
Per quanto riguarda la sverniciatura, se la superficie verniciata è in buone condizioni, è sufficiente carteggiare accuratamente la superficie, quindi passare alla fase di finitura. Se invece la superficie è in cattivo stato, è necessario rimuovere completamente tutti gli strati dei prodotti preesistenti, attraverso carteggiatura a secco con carta abrasiva grana P40 oppure utilizzando adeguato sverniciatore (è sconsigliata la sverniciatura attraverso fiammatura, poiché possono prodursi alonature sulla superficie in legno, poi difficilmente eliminabili). Occorre applicare lo sverniciatore direttamente sulla superficie da sverniciare, lasciandolo agire in profondità; quindi rimuovere il film raggrinzito con un raschietto. Nel caso lo spessore sia elevato, si può ripetere l’operazione fino alla completa rimozione del film (2/3 volte). A rimozione completata, bisogna lavare la superficie con solvente LSM00800 DEGREASER, utilizzando un panno pulito. Lasciare asciugare bene, quindi carteggiare a secco la superficie con carta abrasiva P80-120.
Qualora, tolti i film di vernice, la superficie presentasse delle macchie nerastre dovute all’ossidazione del legno, è consigliabile eliminarle trattando con il prodotto specifico sbiancante S86181 TEAK LIFE.
Se è necessario ridare tono e uniformità alle superfici ingiallite o decolorate, si può intervenire scurendo la venatura del legno con S71070 PASTA MOGANO 2527 secondo il seguente procedimento:
Dopo il ripristino del colore con pasta Mogano, senza ulteriori carteggiature e lasciate trascorrere 6/12 ore, si può passare alla fase di impregnazione con l’applicazione a pennello, rullo o spruzzo di tre mani di S68030 (vernice poliuretanica trasparente 910 catalizzata 2:1) con S68031 SOL.B. Questa vernice, impiegata in qualità di impregnante, prima di essere applicata deve essere diluita al 50% con S70030 diluente dilatante 371 (a pennello o rullo) oppure con S70060 diluente 911 (a spruzzo). Le tre mani devono essere applicate a distanza di 2/3 ore una dall’altra. Questo procedimento può essere eseguito su tutte le parti a finitura trasparente da ripristinare, sia esterne sia interne.
Ora è il momento del riempimento. Trascorse almeno 24/48 ore, occorre carteggiare la superficie con carta abrasiva a secco grana P320; poi pulire la superficie e iniziare la fase di riempimento e preparazione alla finitura, utilizzando come fondo sempre la S68030, diluita però da un minimo del 20% a un massimo del 40%, per un totale di altre tre mani sempre a distanza di 2/3 ore una dall’altra.
Trascorse almeno 24/48 ore dai tre passaggi giornalieri, carteggiare a secco con carta grana P360 e procedere con il medesimo procedimento sino a ottenere una superficie piena, brillante e omogenea. Il ciclo originale Riva prevede 6-7 stadi per un totale di 18-20 mani.
Si può a questo punto procedere all’applicazione della finitura sullo scafo, applicando 2-3 mani di vernice trasparente ad alta resistenza e protezione UV S68096 GLASSTOP CLEAR UV catalizzata 2:1 con S68099 SOL.B e diluita al 15% con S70030 diluente dilatante 371 (a pennello o rullo) oppure con S70060 diluente 911 (a spruzzo) a distanza di 24/48 ore una dall’altra, previa carteggiatura di ogni singola mano con carta abrasiva a secco grana P600/800. Eventuali imperfezioni possono essere eliminate con carteggiatura con carta abrasiva finissima P1200-2000 o Trizac® e lucidatura con macchina roto-orbitale con 00917 LECHLER POLISH Lucidante.
La preparazione e la verniciatura dell’opera viva prevedono le seguenti fasi:
Anche per questa parte dello scafo occorre verificare lo stato della verniciatura preesistente (in caso di superficie in cattivo stato, si può procedere come per l’opera morta spiegato sopra).
Il processo inizia con l’impregnazione del legno. Per il trattamento di impregnazione dell’opera viva, su supporto riportato a legno grezzo, bisogna iniziare la verniciatura con l’applicazione di una mano di primer S27115 anticorrosiva 2000 diluito al 20% con S70120 diluente 6400/D. Dopo un’essiccazione di almeno 12 ore, proseguire con la carteggiatura a secco con carta grana P400; quindi procedere con l’applicazione di una seconda mano.
In seguito, carteggiare nuovamente a secco con carta P400 e applicare il fondo S28060 RESOLUTION PRIMER diluito al 10% con S70120 diluente 6400/D. Dopo un’ulteriore essiccazione completa di almeno 24 ore, terminare applicando due mani a distanza di 24 ore una dall’altra di antivegetativa.
Per quanto riguarda la linea di galleggiamento, dopo una carteggiatura a secco con carta grana P360, occorre applicare sulla finitura trasparente dell’opera morta (S68030 VERNICE 910) una mano di S24080 SOTTOFONDO 912 Bianco catalizzato al 40% con S24081 e diluito al 20% con S70060 diluente 911.
Quando il sottofondo sarà completamente essiccato, carteggiarlo con carta P600-800 e applicare, in tonalità originale, 2 mani di smalto bi-componente GLASSTOP.
Infine, ecco le indicazioni di Stoppani per le parti di complemento nel processo di verniciatura degli scafi in legno. Sui sottopaglioli e l’interno dello scafo, dopo le fasi di impregnazione, occorre carteggiare a secco con carta P360 e applicare due mani di finitura mono-componente S71090 CLIPPER Grigio Interno Scafi 8257 a distanza di 24 ore una dall’altra, con diluizione al 10-15% con S70120 diluente 6400/D.
Per quanto riguarda i legni pregiati, come detto, Stoppani propone un trattamento specifico. I legni pregiati di uso nautico (teak, mogano, iroko ecc.) non sono solitamente trattati con vernici; tuttavia, l’esposizione all’azione diretta e continua del sole ne impoverisce le fibre, facendo perdere alle essenze gli oli essenziali. È pertanto consigliabile eseguire periodicamente un trattamento con prodotti specifici della linea TEAK-LIFE:
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