La prova degli Evinrude E Tec G2 150 H.O. : Tanta potenza e consumi ridotti per le emissioni più basse del mercato

Uno degli errori più comuni è catalogare i nuovi Evinrude E Tec G2 150 H.O. come comuni motori a due tempi.

Dotati della tecnologia E-Tec, avanzatissima, affidano ad un modulo di gestione computerizzato la gestione dell’iniezione diretta, grazie alla quale,  la miscela di carburante/olio è immesa nel cilindro con una precisione assoluta.

Ne deriva che, dati alla mano, questi motori siano catalogati come i più puliti al mondo.

Ma l’elenco degli elementi innovativi non finisce qui, i pistoni degli Evinrude E-Tec sono infatti realizzati con una lega di alluminio sviluppata dalla NASA che garantisce una grande resistenza all’usura ed una maggior stabilità alle alte temperature.

Capirete quindi come non potessimo esimerci da una prova che, durante il Salone Nautico di Genova, abbiamo effettuato a bordo di un BWA 28 Sport che, per l’occasione, è stato motorizzato con una doppia di Evinrude E Tec G2 150 H.O.

Per chi, come chi scrive, va in gommone da quando è nato ed è cresciuto in mezzo ai motori due tempi, il quesito principale da svelare è uno solo: ” questi nuovi due tempi, così avanzati e tecnologici, saranno ancora in grado di regalare le emozioni tipiche dei due tempi?”

Con queste premesse e strumenti alla mano, siamo quindi saliti a bordo ed abbiamo acceso i motori, andiamo a scoprire come è andata.

 

La prova deigli Evinrude E Tec G2 150 H.O.

Il BWA 28 Sport sul quale siamo è un “walk around” con un pedigree eccellente, la motonautica e la costruzione di battelli pneumatici scorrono forti nelle vene della famiglia Breventani, da decenni riconosciuta per la qualità di costruzione dei loro gommoni.

Certo, avremmo preferito per la prova una coppia di 200 ma, tutto sommato, le due tonnellate in ordine di marcia di questo battello, sono corrette per mettere alla frusta i 300 cavalli espressi dalla coppia di E-Tec 150 che abbiamo a disposizione.

La strumentazione che abbiamo a disposizione è molto completa, un display Icon Touch 4.3 CTS è in grado di fornirci un’infinità di dati, tutti in arrivo in diretta dalla centrale computerizzata che equipaggia i motori.

Le manette elettroniche Icon II Premium ed il famoso joystick IDOCK che è un vero e proprio sistema di pilotaggio.

Ed è proprio a lui che affido l’uscita dal nostro ormeggio. Con le manette in folle premo sul tasto di innesco del sistema e lo sposto a 45 gradi ed indietro per allontanarmi dall’ormeggio. L’innesto della marcia è molto silenzioso e morbido, il battello si allontana dal pontile senza nessun problema, nonostante le onde create dal passaggio delle imbarcazioni.

Effettuo qualche evoluzione per testare il comando, giri su me stesse e movimenti laterali cercando di mettere in difficoltà il sistema ma lui continua imperterrito a comportarsi ottimamente. Metto la prua in direzione dell’uscita e spingo la leva in avanti, il BWA 28 accellera dolcemente mentre riesco a regolare senza problemi la velocità d’uscita.

Fuori dal porto spingo in avanti, al massimo della sua corsa, il joystick e l’elettronica limita la velocità intorno ai 6 nodi.  Ruotando leggermente la manopola si timona efficacemente, l’ IDOCK riesce a sostituire completamente l’utilizzo delle manette e del volante, esame superato a pieni voti.

Siamo ormai fuori dal porto di Genova ed il silenzioso borbottio dei due Evinrude richiama la mia attenzione, spengo il sistema elettronico e torno alle manette elettroniche, è tempo di darci dentro.

Rimando a dopo le rilevazioni da “ragioniere” , metto in “sync” i comandi e do gas per entrare in planata. I due Evinrude mi rispondono in un battito di ciglia, con una coppia che non mi aspettavo, e in un bit siamo a 20/22 nodi, il BWA 28 ha la prua già bassa ed io sorrido pregustandomi l’adrenalina della prova.

Accelero ancora ed il sound dei due E-Tec 150 sovrasta il rumore dell’aria mentre lo strumento snocciola numeri sempre più interessanti. A 3o nodi di velocità do un occhio alla strumentazione e strabuzzo gli occhi, meno di 30 litri ora a motore ovvero meno di due litri al miglio, impressionante!

Rallento. E’ il momento di effettuare le rilevazioni, questi due motori lo meritano. Aiutati dalla regolazione elettronica dei giri prendiamo nota delle velocità e dei consumi e, di nuovo, sono impressionato. Intorno ai 20 nodi, ottima velocità di crociera, si consuma pochissimo, con poco più di dieci litri ora a motore si consumano solo 1,3 litri totali per miglio percorso.

Rileviamo un’ottima velocità massima, nonostante il peso del battello, a 43,7 nodi dove consumiamo solo 2,26 litri al miglio, questi motori sono speciali, vediamo come si comportano in accelerazione.

Ci fermiamo e prendiamo il cronometro, poi affondo le manette al massimo e vengo spinto indietro con una forza brutale, la coppia di questi motori è entusiasmante. Si arriva a 30 nodi in soli 16 secondi accompagnati da un sound intrigante, che definirei “lamellare”, e che stimola la produzione di adrenalina.

Il nostro BWA 28 Sport, durante le prove, ci accompagna senza sbavature, sicuro e solido presenta una buona stabilità di rotta. Visto che ci siamo proviamo a darci dentro con virate strette che, oltre che a farci provare il battello, ci consentono di provare l’elasticità di questi due Evinrude E Tec G2 150 H.O.

Tanto per intenderci, se usciamo da una virata stretta a 25 nodi e affondiamo le manette, riceviamo una spinta folle che, in un attimo ci porta sopra i 35 nodi, davvero un’ottima performance.

Ci divertiamo ancora un po’ a mettere alla frusta battello e motori, poi il tempo, tiranno come al solito ci costringe al rientro e, con l’aiuto del nostro joystick, riguadagniamo l’ormeggio senza alcun problema.

Conclusioni

Questi motori rappresentano un vero e proprio balzo in avanti. Potenti, elastici e dotati di una coppia entiusiasmante, riescono a coniugare queste caratteristiche con un’economia d’esercizio incredibile. L’elettronica che Evinrude offre a corredo di questi motori è anch’essa di ottimo livello e, in particolare il sistema IDOCK, rende tutto molto, molto semplice ed efficace.

L’unico neo di questi motori? Senza dubbio il nome. Data la coppia di cui sono forniti si fa infatti prima a passare da zero a 30 nodi che a pronunciare per intero Evinrude E Tec G2 150 H.O. !

 

Dati rilevati nella prova degli Evinrude E Tec G2 150 H.O.

Condizioni della prova: 3 persone a bordo, vento 8/10 nodi da SW, mare poco mosso, carburante 70%, Acqua 10%.

Rpm Velocità Lt/h Lt/Nm
500 2,5 2 0,8
1000 4,5 4,4 0,98
1500 6,3 8,4 1,33
2000 8,6 14,3 1,66
2500 12,5 20,1 1,61
3000 19,6 26,8 1,37
3500 24 34,9 1,45
4000 28 45,6 1,63
4500 31,8 61,2 1,92
5000 35,7 80,2 2,25
5450 43,7 98,7 2,26
Accelerazione Secondi
Da 0 a 10 nodi 2,92
Da 0 a 20 nodi 5,16
Da 0 a 30 nodi 16,19
Da 0 a 40 nodi 28,27

 

Luca d'ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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