Ewincher è una maniglia elettrica per witch, evoluta ed intelligente, che abbiamo testato gli anni scorsi con piena soddisfazione. Oggi siamo a provare la nuova versione, migliorata e potenziata, durante la “Crociera delle 1000 miglia in Tirreno” che sta toccando le più belle isole del Mar Tirreno, dalla Toscana alla Sicilia, dalla Sardegna alla Corsica, è la Ewincher 2, perfino più performante e veloce della precedente.
La prova di Ewincher 2
La maniglia elettrica Ewincher 2 è arrivata. Siamo alla vigilia della partenza e controlliamo il contenuto della scatola. Ben riposta e protetta, troviamo una borsa semirigida che accoglie tutto ciò che serve per utilizzarla: due pacchi batterie e il caricabatterie a 220V. Montiamo subito la batteria che, scorrendo su due binari ai lati del corpo della maniglia, va ad inserirsi in due connettori, viceversa viene estratta semplicemente premendo un pulsante sul lato.
Installiamo l’app (per tutti i sistemi operativi) con la quale possiamo settare diversi parametri, come la velocità di rotazione e la forza di torsione, e controllare lo stato di carica. Al primo utilizzo, l’app chiede di inserire alcuni dati per registrarsi come utente, compresa la tipologia di barca, le dimensioni e la marca dei winch con il loro diametro, allo scopo di adattare automaticamente la forza di torsione. Con l’app possiamo anche monitorare gli sforzi massimi attuati con alcune voci statistiche, nonché limitare la trazione secondo tre fasce di forza, 15, 23 o 36 chilogrammi (23 kg è lo standard). Molto intuitiva e facile da utilizzare, l’app è disponibile in lingua inglese.
Salpiamo da Varazze con destinazione La Spezia, prima tappa della crociera, e montiamo subito la maniglia elettrica Ewincher 2 sul winch. É dotata dello stesso tipo di attacco delle maniglie tradizionali, mentre lo sgancio avviene premendo una leva che sta alla sua base.
Pochi nodi di vento, andatura di bolina larga, testiamo subito la maniglia sul genoa; scopriamo che la stessa leva provvede anche ad attivare il sistema elettrico, una luce verde si accende e avvisa che si è in modalità “bassa velocità”. La bassa velocità è adatta al trim fine delle vele, quindi adatta alla navigazione attuale ma, se abbiamo bisogno di più velocità di intervento, per passare al massimo della rotazione è sufficiente premere il pulsante piccolo posto sull’impugnatura della maniglia. In tal caso il led diventa blu (è possibile invertire la velocità di default dall’app) e il genoa si cazza in un attimo. In ogni modo, il pulsante di accensione è di tipo progressivo, quindi possiamo modulare la velocità con precisione secondo le necessità e gli sforzi in gioco.
È più potente
La Ewincher 2 è più potente del 20% rispetto alla prima serie. In effetti, la stiamo testando anche sul genoa in bolina con vento forte e riesce a cazzare a ferro molto velocemente, forse addirittura con più forza della maniglia manuale. Non è necessario spegnerla dopo l’utilizzo, si spegne da sola dopo un certo tempo.
I progettisti Ewincher l’hanno ideata in tre modalità: elettrica, manuale e combinata. Il funzionamento elettrico è quello descritto poco sopra, mentre il solo manuale si attiva semplicemente tenendo premuto il pulsante del cambio velocità e girando come una maniglia manuale. Nel funzionamento combinato, invece, si sfrutta la velocità del motore elettrico unita a quella della rotazione manuale: da usare quando si devono recuperare lunghe scotte con rapidità, se non hanno una tensione troppo forte. Quando poi la tensione aumenta e la frizione inizia a scorrere, si può passare alla sola modalità elettrica o alla manuale come visto sopra.
Molti sono gli utilizzi che stiamo coprendo in crociera con la Ewincher 2 come, per esempio, per rollare vele senza fatica o per issare un uomo in testa d’albero. La lampadina della luce di fonda in testa d’albero non si accende più: quale miglior occasione per testare la Ewincher 2 per salire? Indosso imbracatura, utilizziamo una drizza come principale ed una di sicurezza, maniglia sul winch e via, si parte. La Ewincher 2 è settata su 23 kg, proviamo a vedere se ce la fa, io peso 73 chilogrammi… mi tira su in scioltezza, sulla velocità alta non ha tentennamenti ed apparentemente lavora senza sforzo, nessun affaticamento per Luca che ha utilizzato la maniglia. La velocità di risalita e la modularitá della potenza data dal pulsante progressivo sono perfetti per salire in sicurezza.
Accedo all’app per verificare lo stato della batteria, risulta che si è consumato solo il 10 %. La Ewincher 2 si sta dimostrando un ottimo aiuto a bordo, parca nei consumi, estremamente valida ed economica alternativa alla sostituzione dei winch manuali con quelli elettrici.
L’unica fatica richiesta, quindi, è quella di contrasto alla rotazione per effetto dell’azione/reazione: uno sforzo molto più limitato perché di tipo statico rispetto a quello rotativo del movimento necessario per far funzionare il winch. Durante la crociera utilizziamo la maniglia elettrica Ewincher 2 soprattutto per aprire e chiudere la randa, l’operazione che richiede più sforzo.
Ma è durante i tre trasferimenti dalle Isole Eolie a Palermo, da Palermo a San Vito lo Capo e da quest’ultimo alla Sardegna, che testiamo per bene prestazioni e durata. La batteria è al 100%, caricata in meno di 1 ora e mezza dall’ultima scarica al 15%. I venti incontrati nella navigazione sono piuttosto forti e necessitano di potenza, che chiediamo alla Ewincher 2. La utilizziamo per svolgere e rollare le vele, per la regolazione fine, per i lunghi recuperi della scotta randa nelle strambate ed anche per varare ed alare il tender. La velocità è sorprendente, soprattutto nell’azione combinata.
Proviamo a settare la forza massima su 15 kg: la maniglia semplicemente si ferma quando la forza necessaria raggiunge questo valore, è sufficiente quindi selezionare il valore successivo, 23 kg o 35, per aumentarne la potenza. Alla fine dei tre trasferimenti controlliamo lo stato di carica: è rimanente ancora il 35% di batteria, la forza massima erogata è stata pari a 34,3 chilogrammi, quasi il massimo del settaggio a 35 e la potenza ha raggiunto i 292,2 W.
Come’è fatta la Ewincher 2
La costruzione della Ewincher 2 è in plastica rigida, tecnicamente fibra di vetro rinforzata da Poliammide 12, più resistente dell’alluminio, con protezioni in gomma morbida per i tasti; non è galleggiante ma è a prova d’acqua certificata IPX6. Con un peso di soli 2,2 kg, è anche abbastanza compatta; ha una lunghezza di 250 mm, identica a quella delle maniglie manuali.
Il motore elettrico da 450 W trasmette energia meccanica al rotore per ben 230 W: calcoli dell’azienda dimostrano che un uomo ben allenato può fornire energia meccanica per 200 W per soli 30 secondi, per poi diminuire di potenza con la stanchezza. La forza di torsione fornita dalla maniglia arriva a 90 Nm, corrispondenti a ben 36 kg sulle mani dell’operatore il quale, per un uso appropriato, dovrà assumere una posizione adeguata per contrastare la trazione.
La velocità di rotazione può variare da 0 a 100 giri al minuto, regolabile con la pressione progressiva del pulsante. La batteria è il secondo elemento più importante dopo il motore di tipo brushless: è agli ioni di Litio da 3.000 mAh, 75,6 Wh ed assicura una giornata piena di utilizzo. La sua ricarica avviene molto velocemente con il carica batterie a 220V dedicato, solamente in un’ora e mezza per la carica completa. La particolare tecnologia costruttiva di queste batterie assicura almeno 4 anni di utilizzo.
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Giugno 2018: EWINCHER , IL TEST DELLA MANIGLIA ELETTRICA DI ULTIMA GENERAZIONE
Maggio 2018: EWINCHER LA MANIGLIA SI FA ELETTRICA