In collaborazione con il The Explorers Club di New York, quasi 150 esploratori si sono recati per la prima volta allo Yacht Club de Monaco per il 13° Environmental Symposium intitolato “Day of Exploration”, un evento ricco di conferenze e incontri che si sono conclusi con la quarta edizione degli YCM Explorer Awards. Orchestrati dallo Yacht Club de Monaco, questi meeting sono stati gli eventi chiave della Monaco Ocean Week, organizzata dalla Fondazione Principe Alberto II di Monaco in collaborazione con il Governo di Monaco, l’Istituto Oceanografico di Monaco e il Centro Scientifico di Monaco. “Siamo desiderosi di lavorare insieme per promuovere la ricerca, l’innovazione e l’istruzione. Questa è l’ambizione dell’approccio “Monaco, Capital of Advanced Yachting“, avviato dallo Yacht Club de Monaco, che mira a incoraggiare e sviluppare uno yachting sostenibile e innovativo“, ha dichiarato il principe Alberto II.
La giornata dell’Explorers Club a Monaco
Un programma su misura attendeva la delegazione americana recatasi allo Yacht Club de Monaco. L’iniziativa prevedeva una regata sulle imbarcazioni one design J/70 e la navigazione sull’ammiraglia dello YCM, il 15M IR gaff gutter Tuiga (1909); l’inaugurazione del primo “Explorer Dock” alla presenza del segretario generale dello YCM Bernard d’Alessandri e del direttore esecutivo dell’Explorers Club William Roseman; nonché la visita a sette yacht explorer ormeggiati nella marina dello YCM: M/Y Prometej (45m), M/Y Santandrea (29m), S/Y NDS Evolution (26m), M/Y U Boat Navigator (24m), M/Y Beyond Capricorn (24m), M/Y Audace (46m) e M/Y King Benji (46m), quest’ultimo battezzato in pompa magna. Sulle banchine erano presenti molti volti noti del mondo delle regate d’altura, tra cui Jean-Pierre Dick, due volte vincitore della Barcelona World Race, e Boris Herrmann, skipper dell’IMOCA Malizia-Seaexplorer, che sarà alla partenza della prossima Vendée Globe in programma il 10 novembre 2024. Ad accompagnarlo c’era il vicepresidente dello YCM e fondatore del Team Malizia Pierre Casiraghi, venuto per incontrare i bambini della sezione sportiva dello YCM e condividere con loro la passione per la vela.
Il 13° Environmental Symposium “Day of Exploration” ha visto salire sul palco una dozzina di famosi esploratori del The Explorers Club. “È importante averli qui, perché dobbiamo conoscere meglio il pianeta e i suoi oceani e apprezzarne la bellezza. Se vogliamo proteggere qualcosa, conoscerlo a fondo è fondamentale“, ha sottolineato il segretario generale dello YCM Bernard d’Alessandri. Tra gli esploratori presenti c’erano l’americano Victor Vescovo, noto per essersi immerso nelle profondità degli oceani, Josh Gates, Barry Clifford, Carl Allen, il capitano Maiwenn Beadle, Nico Vincent e l’artista James Prosek.
“L’Explorers Club di New York condivide una ricca storia con Monaco“, ha fatto presente Richard Garriott, presidente dell’Explorers Club di New York, di cui il principe Alberto II è membro del consiglio di amministrazione. “Sulla scia del Principe Alberto I, diverse generazioni della famiglia Grimaldi sono state membri del Club, hanno sventolato la sua bandiera sul campo durante le spedizioni e hanno ottenuto i più alti riconoscimenti. I nostri soci possono aver camminato sulla luna e sulla vetta dell’Everest, ma le nostre radici sono saldamente ancorate nell’oceano“.
Un famoso detto recita che “Quando si tratta di amore, non si contano le spese”, e molti di questi esploratori ne sono la perfetta interpretazione. Lo dimostrano Emmanuelle e Ghislain Bardout, la coppia che sta dietro alle spedizioni Under The Pole: “Abbiamo venduto tutto ciò che possedevamo per comprare la nostra barca da spedizione, con l’obiettivo di far conoscere al pubblico il mondo sottomarino, acquisire una migliore conoscenza dell’oceano e soprattutto sensibilizzare l’opinione pubblica sull’urgente necessità di proteggerlo”. Rachel Graham lavora invece con i pescatori tradizionali e con partner specifici del settore in diversi paesi tropicali per individuare e applicare soluzioni vantaggiose per tutti, che possano conciliare il benessere delle comunità costiere con l’uso sostenibile delle risorse e la conservazione della fauna marina minacciata dalla pesca. Secondo Nina Jensen, CEO di REV Ocean, la più grande nave da spedizione per la ricerca attualmente in costruzione, che sarà a disposizione di scienziati, NGO, responsabili politici, innovatori, ingegneri e stakeholder del settore marittimo, “meno del 10% degli oceani è stato esplorato. L’idea di questa nave è di salvare la vita negli oceani e non si tratta solo della barca, ma anche delle persone a bordo“.
4° YCM Explorer Awards by La Belle Classe Superyachts
Nel corso della giornata si sono tenuti anche gli YCM Explorer Awards by La Belle Classe Superyachts. Dal 2019 la cerimonia premia gli armatori che si distinguono per il loro impegno nella tutela dell’ambiente marino, sia nella progettazione del loro yacht che nel modo in cui lo utilizzano. Assegnati da una giuria di professionisti, i premi sono quattro: “Tecnologia e Innovazione”, “Scienza e Scoperta”, “Avventura ed Etica Ambientale” e un premio speciale “Coup de Coeur”. I premi sono stati consegnati dal presidente dell’YCM, il principe Alberto II, insieme a Richard Wiese, presidente emerito dell’Explorers Club, Mike Horn e Bertrand Piccard.
S/Y Cachalote (25m) ha vinto la categoria “Tecnologia e Innovazione” e ha ottenuto il rating 4 stelle “Superior Standard” del SEA Index®. Lanciato nel 2020 da Yacht Club de Monaco e Credit Suisse, questo riferimento è diventato essenziale per la valutazione delle emissioni di CO2 dei superyacht, fornendo un prezioso supporto agli armatori impegnati in uno yachting più responsabile.
Il premio “Scienza e Scoperta” è stato vinto dal M/Y Archimedes (68 m), mentre il M/Y Gigi (49 m) è stato premiato nella categoria “Avventura ed Etica ambientale”. Infine, il premio speciale “Coup de Cœur” è andato a M/V Latitude (47 m), il cui capitano Sean Meagher è membro dello YCM’s Captains’ Club e dell’Explorers Club.