Fiart, cantiere nato dal genio di Ruggiero di Luggo, ha portato i suoi gioielli nautici al Cannes Yachting Festival e al 61esimo Salone di Genova. In scena abbiamo visto le sue bellissime e inedite Seawalker 35 e Seawalker 39, e in più si è parlato del Seawalker 43. La grande opportunità poi è stata senz’altro quella delle prove in mare per gli armatori. Contestualmente Fiart, nel VIP club di Cannes, ha introdotto alla stampa il lancio del suo nuovo progetto: il P54.
Il Cetera 60
A Cannes abbiamo visto anche il Cetera 60, multispace griffato da Francesco Guida è un’imbarcazione lunga 19 metri, frutto del giovane brand parallelo di Fiart, Cetera. Il Cetera 60 è tornato ai Saloni dopo la sua anteprima al Nautico di Genova l’anno scorso, quando fu varato in un clima purtroppo molto difficile a causa della pandemia. È un motor-yacht dotato di flybridge apribile dove è allocata la cucina e la plancia di comando dominante. Vanta complessivamente una vivibilità a bordo estesa su 146 metri quadrati. Tre cabine includono quella armatoriale dotata di servizio in camera, come d’altronde lo è la camera VIP. In più c’è una cabina munita di letti gemelli per gli ospiti. L’equipaggio sottocoperta a prua approfitta di un’ulteriore stanza sempre con bagno. Sul maindeck lo spazio si declina internamente in un salone aperto sul mare grazie alla trasparenza delle vetrature verticali che caratterizzano lo yacht donandogli una luce riflessa leggermente anche sulle superfici opache. L’imbarcazione si estende dalla prua, munita in punta di un musone da cui salpare l’ancora. Attraverso generosi passavanti messi in sicurezza dai tientibene alti in acciaio, l’imbarcazione si collega al pozzetto di poppa. Il Cetera 60 naviga a 28 nodi di velocità massima.
Seawalker 39 il camminatore dei mari di Fiart
Quanto al Seawalker 39 questa è una barca «oggetto del desiderio» forse perché le forme sinuose la rendono così accattivante. Forse perché e moderna fino a spingersi a un design quasi futuristico. È la degna erede di una gamma di successo che trovò i natali nel 2013 con il Seawalker 33, declinatasi poi negli altri due modelli esposti ai saloni di Cannes e Genova: i Seawalker 35 e 43. Il progettista del Seawalker 39, Massimo Simeone, ha originato indubbiamente una barca sicura e solida. Munita peraltro di piedi poppieri ultra evoluti ed eliche in solido d’acciaio. Un’imbarcazione che non cavita, e che si dota di una prua abbastanza alta da impedire gli spruzzi d’acqua anche nelle virate più impegnative.
Il Seawalker 39 in 12,60 metri di lunghezza è un walkaround con una vena sportiva delineata dal baffo scuro che segna i due fianchi dello scafo. Con la tuga appiattita a prua, dove si accomodano due persone sul prendisole, Seawalker 39 nasconde sottocoperta una combinazione di spazi aperti, e pieni, a volume unico e alti al massimo due metri, e non sono pochi. Area notte a prua: la dinette è ricavata invece sotto la plancia. Che a sua volta si dota di due poltroncine sovrastate da un T-top trasparente ma oscurato. Il servizio è largo e agevole, in più il box doccia si allunga nella sua sede esclusiva. Il sogno Fiart diventa realtà con 310mila euro IVA esclusa.
Varato il 26 luglio con gli onori (a ragione) di un evento celebrativo quasi holliwoodiano, il Seawalker 39 ostenta esternamente una struttura a sandwich realizzata in infusione sottovuoto. In un baglio da 3,86 metri l’imbarcazione è configurabile all’interno con due oppure quattro posti letto.
Si aspetta da Fiart la versione con i motori fuoribordo, che sarà inoltre economicamente più accessibile “per tutti”. Ma per ora si parte con la versione motori a benzina inboard. Oppure Fiart mette sul piatto una cinquina di opzioni differenti con cui spingere il Seawalker 39, e parliamo di motori Volvo Penta diesel in un range che oscilla crescendo di potenza dai 270 ai 440 cavalli.
Seawalker 35 l’attesissimo di Fiart
Con i suoi quasi 11,52 metri di lunghezza fuori tutto, il Seawalker 35 era il walkaround fra i più attesi ai Saloni e suscitava non poca curiosità. Uno scafo «in grado di regalare emozioni» assicura il progettista, Massimo Simeone, raccontando le qualità di un’imbarcazione che si appresta a prendere la funzione di una «degna compagna di avventure, veloce e divertente», ma soprattutto zingarate in mare e «grandi fughe», affrontate in sicurezza. Questo yacht ha rappresentato l’anteprima espositiva assoluta per il cantiere di Baia ai Saloni nautici. Seawalker 35 è dotato di motori fuoribordo per spingersi sui 35/40 nodi, questo è certo. La vivibilità è per una mini-crociera di un weekend. In rada a bordo del Seawalker si dorme in una cabina open space con letto doppio a prua. Sottocoperta, in linea con la plancia di comando, ci sono altri due letti singoli.
Fiart Seawalker 43 sempre stupendo
Se il Mediterraneo chiede una barca per sé, questo è il Seawalker 43. Coperta walkaround, quasi 14 metri di lunghezza e un baglio da quattro, rappresentano nel complesso una sciccheria di bellezza nautica che richiama l’armatore al mare tanto quanto come il faro alla terra. Varato nel 2020 il Seawaker 43 si esprime sull’acqua con le forme affilate dell’ampia beach area di poppa dove l’imbarcazione si alza su un pozzetto privo di ostacoli fisici. Spazi generosi fino alla plancia dotata di tre poltrone che guardano a prua, protette da un vetro parabrezza di confine sugli strumenti. T-top opzionale ma munito di tenda tirata fino allo stern.
All’interno ci sono nel sottocoperta poppiero due cabine agevoli in altezza fino a 1,80 metri, con letti gemelli e coadiuvate da un servizio in comune ma con doccia a parte. Con i Volvo Penta in dotazione si naviga a velocità comprese fra i 36 e i 42 nodi. Per sentirne il rombo sull’acqua planando con un Seawalker 43 (nuovo) servono 450mila euro, imposte di valore aggiunto escluse.