Filippetti S55 . La rinascita del coupé sportivo

Nel Filippetti S55 la S che precede il numero non è frutto del caso, sta per Sport, sigla quanto mai opportuna per uno yacht che promette velocità vicine ai 50 nodi.

Se poi sono Fausto Filippetti, co-fondatore di Pershing, e Davide Cipriani di CentrostileDesign a presentare questo yacht, allora bisogna drizzar le antenne perché la notizia è certamente importante.

Motivo per cui, durante il Miami Yacht Show, non abbiamo esitato e siamo saliti a bordo di questa imbarcazione.

 

Primo contatto con il Filippetti S55

Il Filippetti S55 non manca certo di personalità. E’ un coupé sportivo, su questo non c’è dubbio, le linee grintose con cui è stato disegnato non lasciano spazio ad interpretazioni. Ma c’è qualcosa in più in questo yacht, qualcosa che riesce a distinguerlo e a renderlo unico, particolare.

Percorro il pontile per trovare un’altra angolazione, mi fermo, osservo e poi capisco.

CentrostileDesign è riuscito ad introdurre, in un design moderno ed innovativo, abili richiami ad un glorioso passato che, magistralmente, siglano le linee di un design destinato a non invecchiare, ovvero a rimanere attuale per sempre.

Ed è proprio in questa forma di “neoclassicismo” che il Filippetti S55 trova la sua dimensione e riesce, perfettamente, a coniugare potenza ed eleganza, dinamicità e lusso.

Uno stile lontano anni luce dal design un po’ “barocco” ed eccessivo che accompagna, purtroppo, alcune imbarcazioni sportive presenti sul mercato.

Linee filanti ed un sapiente gioco di luci ed ombre, esaltato dalla colorazione delle finestrature, contribuiscono a massimizzare l’effetto delle entrate potenti che caratterizzano la prua, accompagnando alla scoperta di un’imbarcazione semplicemente deliziosa.

Gli interni del Filippetti S55

Il confine fra interno ed esterno è piacevolmente effimero in questo coupé. Davide Cipriani è riuscito a disegnare un ambiente trasformabile che, quando è chiuso consente di climatizzare gli interni ma che, quando è aperto, regala la vista e gli spazi di un grande attico sul mare.

I due grandi soggiorni diventano così un tutt’uno e creano un area immensa che parte dalla postazione di guida ad arriva fino al grande prendisole di poppa, abilitando di fatto un ambiente elegante e raffinato, ideale sia per gli aperitivi al tramonto che per ospitare ricevimenti affollati.

E’ uno stile pulito e lineare quello che caratterizza il design di tutti gli interni di questo yacht.

Essenze dalle tonalità delicate si accostano al bianco crema della pelle con cui sono rivestiti i divani, le parti pregiate degli arredamenti e tutti i cielini dello yacht.

Ne deriva un colpo d’occhio complessivo sublime, al quale basta aggiungere un tocco d’azzurro posizionando pochi particolari d’arredamento,  perché questo yacht raggiunga vette di raffinatezza inaspettate per un’imbarcazione sportiva come questa.

Scendendo sottocoperta troviamo un grande disimpegno che ospita una cucina ad L in grado di soddisfare abbondantemente le necessità degli ospiti. Da qui si accede facilmente alle tre cabine previste da questa versione del Filippetti S55.

La Master Cabin è disposta per baglio e sfrutta tutti i 4,64 metri di larghezza per offrire un ambiente enorme, esclusivo e raffinato. Qui luci, specchi e finestrature giocano fra loro ad allontanare i confini naturali di questo ambiente che, sapientemente studiato, trova in questo posizionamento il luogo ideale per la dimora dell’armatore.

La Vip cabin è posta all’estrema prua ed è fornita di un letto queen size incorniciato da due coppie da due gradini ciascuna che, se da un lato lo mettono in risalto, dall’altro ne rendono agevole l’accesso.

Completa la zona notte una cabina doppia con letti a castello che, posizionata non a caso a ridosso della cucina, può parimenti fungere da alloggio per l’equipaggio o ospitare una coppia di bimbi che si contenderanno il letto superiore.

Le motorizzazioni del Filippetti S55

Come per il resto dello yacht, anche la motorizzazione è ovviamente personalizzabile.

Per gli armatori più “tranquilli” quelli che proprio non riescono a rinunciare ad avere a bordo degli IPS, è prevista la presenza di una coppia di Volvo Penta D13 – IPS 1200 da 900 cavalli ciascuno.

Scelta che, oltre a ridurre considerevolmente la velocità, porta il pescaggio a ben 1,72 metri.

Che poi sarebbe un po’ come comprare una Ferrari e mettergli il motore di una Prius…

 

Per gli armatori che hanno invece capito lo spirito di questo yacht, è disponibile la versione con una coppia di Man V8 1200 che, a dispetto dell’omonimia nella sigla, erogano ben 1.200 cavalli ciascuno e consentono a quest’imbarcazione di raggiungere velocità prossime ai 50 nodi.

I 600 cavalli in più di questa versione, portano inoltre in dote una trasmissione Arneson ad eliche di superficie che, oltre a ridurre gli attriti in modo significativo, abbassa il pescaggio a poco più di un metro.

Che poi sarebbe come godere della velocità, ammirare quell’inconfondibile e magnifica colonna d’acqua a poppa, e poter ancorare la, dove i colori dell’acqua son più chiari.

Perché secondo noi è questa la vera essenza di un Filippetti S55 .

FILIPPETTI YACHT
Via Val Cesano, 66
Mondolfo (Pu) – ITALY

info@filippettiyacht.com

+39 348 60 34 834

FILIPPETTIYACHT.COM

Caratteristiche tecniche

Lunghezza fuori tutto 17,38 m Immersione versione IPS 1,72 m
Lunghezza di costruzione 16,76 m Immersione versione ASD 1,20 m
Lunghezza al galleggiamento 13 m Dislocamento (a vuoto) 24 t
Larghezza massima 4,64 m Dislocamento (a pieno carico) 28 t
Materiale di costruzione Vetroresina Capacità serbatoio carburante 2.700 lt
Carena Planante Capacità serbatoio acqua 700 lt
Motorizzazione IPS: 2 x Volvo Penta IPS 1200 Autonomia IPS: 315 mn
ASD: 2 x MAN V8 1200 ASD: 270 mn
Potenza motore IPS: 900 hp Velocità massima IPS: 34 nodi
ASD: 1200 hp ASD: 47 nodi
Propulsione IPS Velocità di crociera IPS: 31 nodi
Arneson Surface Drive ASD: 40 nodi
Generatore 1 x 11 kW Cabine 3
Sistema di stabilizzazione Optional Servizi 2
Omologazione e categoria RINA CE-A Exterior design Filippetti Yacht & Davide Cipriani

 

Luca d'ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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