Al Salone di Genova, Flexiteek ha presentato una nuova cromia di teak sintetico: il bleached
Non è un caso che lo stand di Flexiteek sia adiacente a quello di Cantiere del Pardo, quasi fosse l’anticamera che conduce alle bellezze del marchio forlivese esposte nella darsena. No, non è affatto un caso perché Teaknotek è partner del Cantiere del Pardo e barche a motore come i Pardo 38, 43 e 50 o a vela come i Grand Soleil 44 (world première a Genova), 42 LC, 46 LC, 48 e 52 LC hanno in comune un elemento che balza all’occhio anche a un miglio di distanza: il teak sintetico firmato Flexiteek.
Anche quest’anno Flexiteek ha partecipato con successo al Salone Nautico di Genova e, come novità della stagione 2020/2021, c’è la cromia bleached, “una colorazione che sta rispondendo molto bene sul mercato sia per la sua bellezza sia per le sue caratteristiche tecniche e fisiologiche“, ci spiega Simone Pavan, socio Teaknotek.
Altre cromie Flexiteek molto gettonate sono il weathered e il grey, che vanno particolarmente forte sui maxi-rib, mentre sulle imbarcazioni un po’ più di nicchia va di moda il carbon.
Il marchio Flexiteek, creato nel 2000 dall’omonima azienda svedese e importato in Italia da Teaknotek, traduce alla perfezione il concetto di “walkaround”, in quanto la possibilità di muoversi liberamente in lungo e in largo sul pagliolato (soprattutto su barche che privilegiano gli spazi esterni calpestabili) si abbina a un’estetica indubbiamente elegante. Insomma, una coperta Flexiteek è proprio bella da vedere.
“Le nostre coperte e la filosofia walk-around vanno di pari passo – dichiara Pavan – è un connubio che funziona e la solida partnership con Cantiere Del Pardo ne è la testimonianza. Che un nostro cliente abbia una barca da 100 o da 10 piedi, per noi non fa alcuna differenza: la qualità e la cura del nostro teak sintetico, che è il più longevo del mondo, restano altissime su qualunque imbarcazione e di qualunque dimensione”.
Inoltre, grazie all’esclusivo brevetto 2G, Flexiteek è il teak sintetico più duraturo, tra i più leggeri in circolazione, più fresco del 30%, ha un grip molto elevato, è a manutenzione zero e riciclabile al 100%.
Flexiteek, infatti, è sinonimo di sostenibilità e, in collaborazione con l’organizzazione benefica World Land Trust a sostegno del programma Plant a Tree, finanzia la piantagione di un albero per ogni 10 metri quadrati di teak sintetico venduto per contrastare il progressivo disboscamento del nostro pianeta.
Oltre a del Pardo, sono tantissimi i cantieri che si rivolgono o si sono rivolti a Flexiteek: da Solaris a Maxi Dolphin, da Azimut a Canados, da Hanse a Cantieri Capelli, passando per Ice Yacht, Zar Formenti, Anvera, Lomac, Mylius, Safir, Dufour, X-yacht, Southernwind e Nuova Tuccoli.
Prima di salutare Federico e il suo staff, ci fermiamo per una partitella di calcio balilla e non possiamo non notare la superficie in Flexiteek che ricopre il campetto. “Qualsiasi cosa può essere rivestita con il nostro teak sintetico, non solo le barche”, scherza Pavan. Ma siamo davvero sicuri che stia scherzando?