È una mattina abbastanza tranquilla al Salone di Genova, c’è un bel sole e il maltempo è appena passato, ma non è ancora sereno, e si vede dal mare, che non è molto calmo.
Monto a bordo di Freccia 800 dal prendisole di poppa e mi siedo sul sedile del passeggero, da subito mi accorgo quanto avvolgente e comodo sia, mi aspettavo che questo rib fosse sportivo, ma non a questi livelli, e mi chiedo subito perché… un dubbio a cui poco dopo ho subito avuto risposta.
Io e Claudio Aiello, tecnico e tester Nuova Jolly Marine e Naumatec, siamo usciti dal porto e abbiamo sentito subito il vento che increspava la superficie del mare, creando onde che non ci davano troppo fastidio, grazie alla carena a V profonda di Freccia 800.
La forma così affusolata, il baricentro molto basso, e la nostra posizione all’interno del battello mi ha dato l’impressione di essere dentro ad una lancia super sportiva, che fendeva le onde senza il minimo sforzo, e senza risentire di nessun rollio.
Subito dopo aver rilevato le velocità del Freccia 800 equipaggiato con il motore Suzuki 250 CV fuoribordo, ho preso il comando, vivendo una delle esperienze più adrenaliniche di sempre.
Ho cominciato ad accelerare piano, per capire la risposta del motore in un’imbarcazione così leggera e sportiva, e come immaginavo, è stata pressoché immediata. Nel giro di qualche secondo ho raggiunto i 30 nodi, sfrecciando sull’acqua in modo fluido ed estremamente divertente.
Poco dopo ho provato a virare in maniera più o meno stretta, cercando di vedere dove poteva essere il limite di avere una carena cosi particolare… limite che non ho trovato dato che la maneggevolezza, l’agilità e la precisione di questo rib sono impressionanti.
Nonostante il mare mosso, grazie allo scafo molto basso e allungato, Freccia 800 virava come fosse su un binario, e la velocità continuava vertiginosamente ad aumentare. Sono arrivata a sfiorare i 50 nodi, aumentando sempre di più l’adrenalina e il vento sul viso, tanto da far fatica a tenere gli occhi aperti.
Un’emozione incredibile, una scarica di forza che poche volte ho provato, soprattutto considerando che anche navigando a quella velocità mi sono sentita sempre, e dico sempre, al sicuro.
Una prova talmente adrenalinica che di certo ricorderò per molto tempo!