Beneteau First : il ritorno di un mito
Tutti noi ricordiamo la mitica e longeva gamma First di casa Beneteau, linea di imbarcazioni nata negli anni 80 che, con il passare del tempo ha continuato a rinnovarsi fino ad arrivare alla fine degli anni 2000 ed a essere riconosciuta come sinonimo per antonomasia di ottimi racer/cruiser a prezzi ragionevoli dalla maggior parte degli appassionati per le metrature più grandi e di vere sportive per le più piccole; inoltre entrambi i segmenti erano accomunati dalla facilità di utilizzo.
Matite tra le più rinomate hanno contribuito a fare sempre rinascere la gamma attraverso lo scorrere del tempo e il cambiamento della tecnologia; come quella di Finot per il First 25, ancora in auge come monotipo sui campi di regata, o quella di Farr per il 40.7, dominatore nella classe IMS per tutti i primi anni 2000.
Tutto questo sembrava non avere più seguito dopo la sesta generazione della linea. Vuoi per le negative congiunture economiche mondiali o forse per la tendenza da parte dei cantieri di sviluppare linee di prodotti che non prevedevano più l’incontro tra le caratteristiche di sportività e cruising all’interno dello stesso scafo, differenziando di molto i due prodotti. Di fatto niente sembrava più “bollire in pentola”.
Ora, per fortuna, le cose hanno subito un’inversione di tendenza. Lo scorso luglio Beneteau ha deciso di acquisire e rendere parte del suo universo il marchio sloveno Seascape.
Con questa mossa il cantiere vandeano ha inglobato al suo interno dei progetti maturi e ben riusciti. Li ha perfezionati e rinominati, sono così nati il First 27, il First 24, il First 18 e il First 14. Tutti scafi di dimensioni contenute , ma un buon punto di partenza per vedere cosa riserverà il futuro.
Ora Beneteau, grazie alla sua leva commerciale, li sta spingendo sempre di più sul mercato. Al salone di Parigi erano al centro dello stand del marchio francese.
Li ho visitati e, anche se non li ho ancora provati in acqua, cosa che mi piacerebbe molto fare, posso dirvi che guardandoli, con le dovute propo
rzioni, sembrano ricalcare perfettamente le linee guida del successo dei loro predecessori, ovvero riassunte nelle parole divertimento e semplicità d’uso.
Sono tutte imbarcazioni carrellabili. Anche le più grandi hanno la chiglia retrattile, ottimo compromesso per mantenere un ottimo coefficiente di raddrizzamento e operazioni di trasporto, armo e disarmo celeri. Insomma, l’ideale per potersi divertire ovunque, senza impiegare troppo tempo in lunghi trasferimenti.
Le due ” grandi” dispongono di cuccette sottocoperta per potere essere sfruttate anche in una crociera senza grandi pretese di comfort, ma all’insegna della pura velocità. I timoni sono facilmente estraibili dalle loro guide, potremo così, anche grazie alla chiglia retrattile, facilmente spiaggiare le barche.
Il First 27, è omologato in categoria CE B (Offshore) e ISAF OSR categoria 3, segno che la barca è adatta a lunghe navigazioni e ad affrontare condizioni impegnative, quindi uno scafo solido, idoneo, inoltre, a regatare in altura. Quest’ultimo è anche l’unico modello a potere essere equipaggiato con motore entrobordo.
Spigoli accentuati e doppia pale del timone sono sicuramente i particolari distintivi degli scafi del 18, 24 e 27. Armano tutte il gennaker, che va da 32 m² del 18 piedi fino a 80 m² del 27 piedi, metrature importanti e, se lo pensiamo unito alle linee plananti dello scafo, ci faranno volare in poppa.
Gli alberi sono appoggiati in coperta su tutta la gamma, così da essere facilmente disarmati a mano e sono in carbonio come boma e bompresso. Le sartie hanno regolazioni semplici ed immediate, diventeranno certamente gioie e dolori degli armatori qualora, uno di questi modelli, con buoni risultati nelle vendite, diventi monotipia sui campi di regata.
Dando uno sguardo all pacchetto di dotazioni standard, con cui vengono proposte le barche, si evince che saranno consegnate veramente pronte a navigare attrezzate di tutto punto, con ottimi materiali. L’unica cosa esclusa in questo pacchetto è l’attrezzatura per l’ancoraggio.
Un discorso a parte lo merita il First 14, la piccola della gamma. E’ un vero e proprio Skiff senza trapezio, pensato per essere portato in singolo. Il fiocco è avvolgibile e autovirante e il gennaker di 13 m² ha un retriver che permette di ammainarlo direttamente nella sua sacca. Una barca sicuramente divertente ma, non facilissima da portare e sfruttare a pieno delle sue potenzialità in singolo, quando il vento è sostenuto.