La barca laboratorio di yachtdigest.com, il Comet 460 Daydreamer, in questi giorni è sottoposta a ogni tipo di preparazione e installazione nel nostro centro prove, l’Alpha Shipyard nel marina di Varazze, prima di prendere il mare per la lunga crociera dei test.

E fra i tanti interventi non poteva mancare l’annuale appuntamento con la pulizia della carena e con la stesura dell’antivegetativa. Anche questo sarà oggetto di una prova. La carena infatti sarà osservata e fotografata dopo alcune settimane di mare e quindi a fine stagione, per verificare i risultati dell’antivegetativa e le differenti azioni del mare sui diversi punti della carena, asse, elica.

lavaggio carena Daydreamer barca laboratorio yachtdigest.com

Dopo l’alaggio e lavaggio dello scafo, ne abbiamo approfittato per documentare le fasi di preparazione e stesura dell’antivegetativa, una Magellan 630 della Boero.

Si tratta di un’antivegetativa autolevigante senza rame. Abbiamo scelto questo tipo di prodotto perché è piuttosto innovativo, essendo realizzato  con  tecnologia SPC (Self Polishing Copolymer). In particolare, fra le caratteristiche che vogliamo testare, c’è quella della sua particolare efficacia  contro il fouling più aggressivo che dovrebbe ridurre il consumo di carburante. Inoltre, non contiene rame né stagno  e può essere applicata su tutti i supporti, incluso l’alluminio ed è adatta sia per l’acqua salata che per quella dolce. Inoltre è idonea anche per scafi di barche a motore che toccano velocità fino a 35 nodi. Insomma, le aspettative sono alte.

Intanto, abbiamo soprattutto osservato e documentato l’operato del tecnico che ha realizzato il lavoro, Valerio Silvagno.

La prima fase riguarda il lavaggio che deve essere eseguito accuratamente per togliere tutti i residui presenti sulla carena che, si spera, non sia ridotta come quella della foto in apertura del nostro articolo.

Quindi, con un orbitale, oppure a mano con cartavetrata leggera, si tolgono tutte le parti che si staccano e si carteggia leggermente. In alcuni casi si può essere costretti a piccoli interventi di stuccatura.

antivegetativa Boero Magellan 630

Una volta pulita la carena, si deve delimitare con un nastro tutto il perimetro della linea di galleggiamento per non fare brutte sbavature.

E’ questo il momento di procedere con la stesura del primo prodotto. Si tratta di un primer di sigillatura della vecchia antivegetativa che nel nostro caso è un Mistral fondo della Boero. Si tratta di un fondo anticorrosivo  con una forte capacità  impermeabilizzante ed è stato ideato specificatamente per superfici immerse. E’ un prodotto in grado isolare la vecchia antivegetativa, utilissimo proprio quando non ricordiamo quale prodotto ci fosse in precedenza e ci apprestiamo a stendere la nuova antivegetativa. Lo si stende a mano, anche su legno e acciaio e si deve fare asciugare per 24 ore.

Quando il primer è asciutto, si può applicare la prima mano di antivegetativa. Possibilmente la mano va data senza diluire il prodotto. Il ricorso a un po’ di diluente è un escamotage che si può adottare nel caso le temperature siano molto basse per facilitare la stesura.

In questa fase è importante scegliere strumenti di buona qualità. Oggi sono stati praticamente abbandonati i pennelli e si utilizzano esclusivamente i rulli a pelo raso.Stesa la prima mano, occorre che passino altre 24 ore per dare la seconda.

antivegetativa Boero Magellan 630Per quanto riguarda asse dell’elica e pale, si devono utilizzare prodotti appositi. Noi abbiamo applicato una Orion Extra, sempre della Boero che abbiamo steso con un pennello viste le forme circolari e svergolate su cui dovevamo intervenire.

Si tratta di un’antivegetativa specifica a matrice insolubile,  particolarmente indicata per la protezione di eliche, assi in acciaio e piedi poppieri in alluminio.

 

A questo punto occorrono almeno altre 24 – 48 ore, ma non di più, prima di mettere di nuovo la barca in acqua.

Daydreamer sta per salpare dal mantivegetativa Boero Magellan 630arina di Varazze per i primi test, fra i quali quello dell’antivegetativa Boero. Una prima analisi delle condizioni dello scafo la faremo intorno alla fine di maggio. Poi sarà la volta del test conclusivo a fine stagione, quando vi mostreremo gli effetti del mare nei vari punti dello scafo e i risultati della barriera antivegetativa della Magellan 630 di Boero.

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