Coppa America, spettacolo e condizioni instabili a New York. Tutti, per ora, in fila dietro i Kiwi

E, alla fine, tra nebbie, correnti, venti troppo deboli o troppo forti, raffiche che si incanalavano tra i grattacieli di Manhattan, è stato team New Zealand ad avere la meglio su tutti nella tappa newyorkese delle Louis Vuitton Cup. La barca kiwi, quella che per la campagna della Coppa edizione numero 35 ha certamente il budget più contenuto, ha messo tutti in fila dietro di se, anche avendo agganciato la boa di partenza nell’ultima prova e avendo fatto uno spettacolare una caramella col gennaker nella penultima.

 

C’è tantissimo talento a bordo della squadra capitanata da Glenn Ashby , ma c’è anche stata una discreta dose di buona sorte in questa vittoria. Una dannata lotteria”, così ci ha sintetizzato questa due giorni di regate Leigh McMillan, il secondo timoniere di Team Land Rover Bar, lo “sparring partner” di Ban Ainsle e marinaio con due campagne olimpiche sui tornado alle spalle e due vittorie nel circuito degli Extreme Sailing Series. “Non possiamo che fare i complimenti ai ragazzi di Glen, ma questa tappa se da un lato è stata certamente la più affascinate delle cinque disputate fino ad ora, è stata anche la più pazza, quella tecnicamente meno stabile”.

E’ stato sicuramente così, basti pensare che il secondo giorno, dove si sono disputate tre prove, il vento saltava in continuazione da 5 a 20 nodi di intensità e la corrente è arrivata fino a 5 nodi di intensità. Alla fine Team Emirates – con a bordo anche il nostro Max Sirena – ha chiuso con 52 punti davanti ai padroni di casa di Team Oracle con 50, Groupama Team France 44, SoftBank team Japan 42, Land Rover Bar 42 e Artemis Racing 40.

Nella classifica generale, dopo sei tappe e ancora tre da disputare i Kiwi hanno un risicato vantaggio su Orcale, 8 punti, e uno più significativo 17 sugli inglesi di Team BAR. Per la vittoria della Louis Vuitton Sailing Series si prospetta quindi una lotta a tre. Seguono, ben più staccati, giapponesi, svedesi e francesi.

Prossime tappe Chicago, Porstmouth, Tolone e anche il Giappone, appena confermato per novembre. Le Lois Vuitton Sailing Series assegnano due punti al primo e uno al secondo al via del primo round robin a eliminazione: sei barche al via (defender compreso, e questo è un grande vantaggio perché potrà confrontare da vicino le sue prestazioni con quelle dgli avversari, cosa che storicamente il detentore della Coppa non poteva permettersi), passano in quattro e Oracle viene eliminato automaticamente. Andrà ad affrontare, a metà giugno, il vincitore dei due successivi “turni di eliminazione”.

Luca Sordelli

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