Da Parigi, Wauquiez 48 PS, voglia di viaggiare

Oltre venti anni fa, Henry Wauquiez, fondatore dell’omonimo cantiere, lanciò il concetto di deck saloon, ossia una barca con il quadrato rialzato, visibilità esterna totale, una luminosità eccellente, aprendo la gamma Pilot Saloon.

Da allora molti cantieri hanno seguito questa traccia, spesso producendo belle barche fedeli al concetto originario, altri lo hanno un po’ snaturato producendo scafi con tughe semplicemente alte e molto finestrate.

Il nuovo Wauquiez PS 48, lanciato dal cantiere per celebrare il suo cinquantesimo anniversario, ha la capacità di mantenersi fedele all’impostazione di partenza traducendola in un design moderno.

Nasce così, dall’esperienza dello studio Berret-Racoupeau, un blue water cruiser dalle linee eleganti che definiscono una barca robusta, uno scafo pensato per affrontare navigazioni lunghe, durante le quali si possano anche affrontare condizioni dure senza leggerezza ma con estrema serenità.

L’abbiamo rivista a Parigi dopo il suo esordio a Genova. E la seconda visita ci ha confermato una impressione molto faverovole. Perchè pur abbracciando uno stile moderno, non tradisce la sostanza, quel marchio di fabbrica di Wauquiez che si individua nella robustezza di costruzione, nelle attrezzature e ferramenta, negli arredi e nella evidente cura artigianale dei particolari.

Il pozzetto è concepito per separare nettamente la zona delle manovre da quella per gli ospiti, dove ruote e winch sono collocati vicinissimi in modo che il timoniere possa governare da solo la randa le cui scotte sono sdoppiate in un circuito alla tedesca. Con il fiocco autovirante, opzionale, la barca può essere davvero condotta da una sola persona.

Alle spalle del timoniere si apre lo specchio di poppa con doppia funzione: quella di trasformarsi  in una spiaggetta dalle dimensioni più che dignitose e di dare accesso a un profondo vano dove trova alloggio il tender.

La tuga, a nostro avviso, pur essendo una sovrastruttura di notevoli dimensioni, si integra alla coperta in modo piuttosto armonioso. Anche grazie alle quattro ampie finestre  laterali che ne all’alleggeriscono l’impatto visivo. Ma soprattutto, lo abbiamo sperimentato, non impedisce la visuale verso prua.

Gli interni del Ps 48 offrono più di quanto si possa immaginare guardando la barca da fuori, soprattutto se non si conosce la tradizionale qualità dei materiali e livello di rifinitura tipico del cantiere.

Inutile soffermarci sull’effetto deck saloon. Quello è colto in pieno. Il ponte rialzatoe le grandi finestre, offrono luce e visibilità eccellenti. Viceversa è necessario sottolineare con quale efficacia siano stati allestiti gli interni. Il legno utilizzato è il teak tirato a cera, accoppiato a inserimenti di cuoio e acciaio che riescono a combinare un’atmosfera accogliente, per nulla fredda pur moderna ed elegante. Il tutto su un unico livello, senza sbalzi e scalini.

 

Siamo scesi sottocoperta su una barca in mostra in un salone, ma lo abbiamo fatto immaginandoci in navigazione. Ovunque abbiamo trovato bordi rialzati, prese utili e tentibene per spostarci in sicurezza.

La disposizione degli interni prevede la cucina sulla sinistra sullo stesso piano della dinette, quindi a prua due cabine ospiti, una matrimoniale e una con letti a castello e un bagno.

Ma è a poppa che troviamo un vero esempio di cabina armatoriale. Ricavata sotto il pozzetto,  gode oltre che di spazio, di tanta luce che ricava dagli oblò apribili superiori e di quelli a murata. Stipetti in abbondanza, piani di appoggio, un divanetto e uno scrittoio e l’accesso al bagno privato ne fanno un ambiente esclusivo.

Non l’abbiamo ancora provata in mare. Un giudizio quindi sulle qualità marine di questo modello possiamo esprimerlo  confidando sulle tradizionali qualità marine dei suoi predecessori. Certo è che le sue linee, leggermente risucchiate a prua e a poppa, parlano chiaro, e raccontano di lunghe navigazioni immersi nel piacere del viaggio.

Regate? Mha, quasi come un mantra qualcuno ripete la formula del marketing che vuole tutte le barche capaci di “non sfigurare sui campi di regata”. A noi questa barca pare essere stata concepita senza alcun compromesso, per navigare dove le acque sono blu e a lungo. Poi se qualcuno vuole andare a farci un campionato invernale…

Scheda tecnica:

Lunghezza ft      14,77 mt

Larghezza            4,71 mt

Pescaggio            2,10 mt (option 2,35 – 1,80)

Dislocamento    14.000 kg

Acqua                   615 lt

Carburante         650 lt

Motore                 110 hp

 

Nico Caponetto

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Nico Caponetto

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