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Due rotte antiche e nuove

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Ai due estremi degli Stati Uniti, in Alaska e  in Florida, quest’estate si riapriranno due vie di mare che da tanti anni, per motivi diversi, non potevano essere percorse. In agosto partirà da Seward in Alaska la Crystal Serenity, una nave passeggeri della compagnia Crystal Cruises, che porterà 1.700 persone ad attraversare il mitico passaggio a Nord Ovest, navigando per oltre un mese tra l’Alaska e la Groenlandia fino a New York. Ancora prima, in maggio, la Adonia, una nave della Carnival, partirà da Miami per arrivare all’Havana, portando 700 passeggeri a circumnavigare Cuba in una settimana.

Entrambe le rotte si riaprono grazie al “disgelo”, fisico in un caso e politico nell’altro, ed entrambe le rotte pongono problemi tecnici non da poco, che le compagnie di navigazione si sono impegnate a risolvere in virtù dei grossi guadagni che si prospettano all’orizzonte. Le crociere per Cuba e attraverso il passaggio a Nord Ovest saranno infatti molto più costose della media (circa 20.000 dollari il mese per il passaggio a Nord Ovest, circa 2.000 dollari la settimana a Cuba), ma tanta è stata l’attesa che i turisti americani (e non solo) sembrano pronti a pagare delle belle cifre per esplorare le due nuove rotte.

Nel caso di Cuba il gelo è durato quasi 60 anni, e si sta sciogliendo piano piano, tanto che la Carnival ha  dovuto far fronte a due grosse questioni per l’organizzazione delle crociere nei mari cubani: prima di tutto le infrastrutture portuali, non in grado di ospitare grandi navi e sicuramente non lontanamente paragonabili agli scali per le navi da crociera che si vedono in giro per il mondo.

In secondo luogo, le autorità hanno per ora concesso autorizzazioni solo a viaggi culturali e di scambio: la Carnival non solo ha dovuto trovare una nave abbastanza piccola, quindi, ma si è anche dovuta dotare di insegnanti di castigliano, pellicole di film cubani, musica cubana e menù di cibo cubano per fare della vita di bordo un’esperienza di apprendimento. Allo scambio culturale la compagnia ha dedicato un intero marchio, chiamato Fathom (che in inglese significa sia “scandagliare” che “capire”), il cui programma non prevede (perché non può?) piña colada sulla spiaggia ma una serie di attività culturali di vario tipo non meglio identificate. Dalla possibilità di viaggiare a Cuba, infine, sono per ora esclusi tutti coloro che ci sono nati e hanno poi cambiato cittadinanza, il che esclude una buona parte della popolazione di Miami, ma lascia un mercato abbastanza ampio da rendere la Carnival molto ottimista sul futuro della rotta.

Il passaggio a Nord Ovest pone problemi diversi. La difficoltà e la pericolosità di attraversarlo sono testimoniate dai numerosi incidenti in cui le navi si sono ritrovate navigando nell’arcipelago artico canadese: la spedizione Franklin, nel 1847, finì in tragedia per i 150 membri dell’equipaggio, mentre nel 1850 i marinai della spedizione McClure rimasero intrappolati nel ghiaccio per 3 anni, e solo nel 1906 Roald Amundsen riuscì a completare il passaggio, non senza difficoltà. Da qualche anno lo scioglimento della calotta artica ha reso più “facile” il passaggio e molte piccole imbarcazioni riescono a percorrerlo ogni anno.

Le autorità sono però molto più preoccupate per i danni che le navi possono fare alla natura di quelli che la natura potrà fare alle navi... Per poter navigare tra l’Alaska e la Groenlandia, le navi dovranno sospendere tutti gli scarichi in mare, utilizzare un combustibile speciale ed essere seguite da navi attrezzate per ripulire le fuoriuscite di gasolio. Ovviamente sono anche in corso lunghe riunioni per definire i piani da adottare in caso di emergenza, per ripartire i compiti tra la Guardia Costiera canadese e statunitense (che già nel 2010 si sono ritrovate a salvare 200 passeggeri di una nave che urtò una secca) e gli altri organi preposti alla sicurezza della zona. Una delle preoccupazioni maggiori, infine, è la quantità di persone che le crociere porteranno nei territori di Nord Ovest: le popolazioni di turisti che scenderanno da ogni singola nave saranno molto più numerose di quelle locali, e la convivenza potrebbe non essere semplice.

Sara Teghini

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