Cambia l’esame della patente nautica. Il decreto con le modifiche apportate all’esame utile a conseguire l’agognato titolo abilitante per il comando delle unità da diporto, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10 agosto 2021. Fra gli obiettivi raggiunti c’è la «semplificazione delle parti nozionistiche e mnemoniche a favore di una maggiore attenzione a sicurezza e navigazione pratica», spiegano in Confindustria Nautica, che ha espresso pareri e innescato il dibattito con le istituzioni per la modifica dell’esame.
Saverio Cecchi, presidente dell’Associazione, ha detto che «questo è un ulteriore tassello dello svecchiamento del nostro corpo normativo che portiamo avanti senza sosta da ormai quattro anni e iniziato con la revisione del Codice della nautica». Cecchi ha inoltre insistito su un altro punto, chiamando in causa il ministro delle Infrastrutture, Giovannini, perché intervenga in favore di una «rapida adozione del Regolamento di attuazione del Codice che sappia accogliere le esigenze di competitività delle imprese, del sistema Italia e le esigenze di semplificazione per l’utenza».
Con riferimento alle patenti nautiche di categoria “A”,”B” e “C”, sono «nuove le modalità di svolgimento delle prove» e cambiano anche i «programmi di esame». A giovarne saranno i canditati, stanchi delle vessazioni burocratiche, ma anche l’Amministrazione, che vedrà snellito l’iter degli esami stessi. Innanzitutto cambia che «chi ha ottenuto l’idoneità alla prova scritta, ma non ha superato – per le due volte consentite – la prova pratica, può risostenere entro 30 giorni la sola pratica senza ricominciare il percorso dall’inizio».
Di più: il candidato potrà ripetere la sola prova scritta, ma, nel caso in cui non superi il carteggio per la patente senza limite di miglia nautiche, potrà “ritrattare”, chiedendo di conseguire solo la patente nautica entro 12 miglia dalla costa.
Ed è confermata la possibilità, per chi non risponda correttamente al “Quiz Vela”, di optare semplicemente per il «conseguimento della equivalente patente a motore» e proseguire l’esame di conseguenza. Un occhio attento anche ai disabili e persone con disturbi specifici dell’apprendimento, che potranno «richiedere l’applicazione di misure personalizzate compensative per lo svolgimento delle prove di esame».
In sede di esame, per quanto riguarda il vocabolario nautico da conoscere, la ‘nomenclatura’ delle unità si restringe alle parti principali dello scafo. Mentre la parte relativa alle piccole avarie interesserà soltanto «quelle che possono prevedere un intervento non specialistico del diportista».
Per quanto concerne i segnali del Colreg (Regolamento per prevenire gli abbordi in mare) «si dovranno conoscere “a memoria” quelli principali, tra cui quelli delle unità da diporto e delle navi inferiori e maggiori di 50 metri, delle navi all’ancora e delle unità da pesca», spiegano in Confindustria Nautica.
Con il nuovo esame della patente nautica, le domande a risposta multipla vertono di più sui temi relativi a “manovra e condotta”, cercando di indagare maggiormente le conoscenze del candidato sulle «precauzioni da adottare all’ingresso e all’uscita dei porti» e «navigazione in prossimità della costa e dei bagnanti», ma anche «limiti di velocità ed elementi sulla protezione dell’ambiente marino».
Inoltre «è previsto l’uso di strumenti elettronici per il posizionamento del punto nave», si legge nel comunicato di Confindustria Nautica. L’ammissione all’esame è consentita a chi abbia svolto «pratica di manovra per almeno cinque ore» e sia munito di una relativa attestazione rilasciata da una scuola nautica. Con il nuovo esame sono 20 in totale i quesiti a risposta multipla (tre le risposte possibili) e si viene promossi con almeno 16 risposte esatte (prima erano 17).
La difficile prova di carteggio per la patente oltre le 12 miglia cambia. Con le modifiche apportate all’esame di patente nautica, «viene introdotta la possibilità di commettere un errore». Perciò sulle quattro domande sottoposte, il candidato dovrà rispondere correttamente almeno a tre di queste, in un tempo massimo di 60 minuti.
Mentre per la patente entro le 12 miglia, la prova di carteggio è sostituita con un quiz inerente a «elementi di carteggio», costituito da cinque domande a risposta aperta. Chi si sottopone all’esame deve dare prova di essere in grado di leggere in maniera idonea una carta nautica oppure la cartografia elettronica. Anche il “Quiz Vela” si supera con almeno quattro risposte esatte sulle cinque a risposta singola, proposte in sede di esame.
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Quindi col nuovo esame sarà ancora più pericoloso andare per mare con imbarcazioni da diporto entro le 12 miglia dalla costa.
Col nuovo programma la pianificazione della navigazione non si deve più saper fare sulla carta nautica.
Per cui si rischia navigando sotto costa di incagliarsi o prendere uno scoglio o navigare a meno di 200 metri dalla costa.
La cartografia elettronica certo aiuta ma potrebbe, come spesso accade, non funzionare, compreso il GPS, per cui in questo caso bisogna saper effettuare le operazioni di carteggio sulla carta nautica.
Figuratevi che gli ufficiali di coperta delle navi mercantili devono sapere fare tutto: l'uso della carta elettronica (ECDIS) ma anche saper utilizzare e fare il punto nave sulla carta nautica e anche il punto nave astronomico.