HomeItacatamarans: ITA 14.99 conquista l’Arsenale di Venezia
Itacatamarans: ITA 14.99 conquista l’Arsenale di Venezia
Nell’incomparabile contesto storico del Salone Nautico di Venezia fa bella mostra di sé il nuovissimo Itacatamarans ITA 14.99, fast cruiser lungo 14,99 e largo 7,80 metri; 12 tonnellate e 260 chili di catamarano pronto per la navigazione.
Emilio Caprini, socio del cantiere fondato dal fratello Emanuele, rivela che questo progetto deriva dalla sua grande esperienza di utilizzatore di monoscafi che si è tramutata nella ricerca di una barca ideale, un catamarano appunto. Ma non trovando nulla sul mercato che soddisfacesse i requisiti richiesti, decide di farne progettare uno per sé al designer emergente Francois Perus: da qui una serie di successi tra gli estimatori che vogliono acquistare questa barca costruita senza compromessi.
Ci racconta che un paio di armatori, dopo aver provato questo catamarano in condizioni severe, una volta rientrati in porto, hanno deciso sul momento di acquistarlo per le performance, la sensazione di benessere e di sicurezza a bordo decisamente superiori ad altri provati in precedenza.
La differenza tra Itacatamarans e i competitors stranieri abituati a costruire mezzi oceanici è che il design e le finiture sono da vero yacht e di gusto pienamente italiano: la cura nei dettagli, lo studio accurato degli elementi, il mobilio, i tessuti, tutto è pensato per donare quell’atmosfera raffinata e senza tempo tipica dei prodotti italiani.
Disponibile in 5 versioni, questo esemplare presente a Venezia offre due cabine ospiti ed un bagno in uno scarpone, una cabina armatore con bagno privato nell’altro, un grande cala vele e una sontuosa dinette con cucina panoramica: il tutto con altezze e volumi davvero insospettabili. Per tutte queste caratteristiche ITA 14.99 ha vinto il premio di “Multi Coque dell’anno 2020” al Salone Nautico di Parigi.
Totalmente costruito in composito, con rinforzi strutturali in carbonio, non utilizza né legno compensato né balsa, per cui è leggero ma rigido allo stesso tempo. Gli scafi sono stampati in un’unica soluzione, così come la coperta, e vengono poi giuntati mediante fazzolettatura completa in vetroresina in modo da ottenere una rigidità elevatissima.
L’albero di questo esemplare è in alluminio, mentre nelle altre quattro barche varate è in carbonio, alto 21 metri e 50 con una superficie velica straordinaria: randa square top da 90 mq, un fiocco autovirante di 48 mq di superficie, un gennaker di 140 mq e un Code 0 di 120 mq. Entusiasmanti le prestazioni, con angoli di bolina che stringono fino a 35° e velocità di punta nelle andature portanti fino ad oltre 20 nodi. Il pescaggio è variabile: da 130 cm a derive alzate nelle andature portanti fino a 2 metri e 50 con le stesse totalmente abbassate nelle boline più strette. Ma il maggior orgoglio del cantiere è la sicurezza che questa barca comunica all’armatore, anche sotto raffiche di oltre 40 nodi non si sente mai l’esigenza di lascare rapidamente la randa per evitare rischi possibili!
Pensate che questo Itacatamarans è capace di navigare di bolina in totale sicurezza con solo fiocco in condizioni severe di venti a 40 nodi ad una velocità che può raggiungere i 12 nodi. La sensazione di sicurezza, appunto, è la marcia in più che sorprende chi lo prova e piace soprattutto alle armatrici, l’asso nella manica del cantiere veneto.
Tutte le manovre come drizze, scotte e terzaroli sono riportate nel pozzetto e non è necessario recarsi a prua nemmeno per assistere l’issata del gennaker o salire al boma per sistemare la randa: tutto è studiato per navigazioni oceaniche dove quest’aspetto è davvero primario, come anche lo spazio d’aria sotto la base dello scafo che, con un’altezza sull’acqua di ben 95 centimetri, non impatta con le onde.
Una caratteristica molto importante, sia sotto il profilo estetico che dal punto di vista tecnico, è l’eliminazione dei montanti centrali nelle grandi finestrature del salone, con vetri da 8 millimetri solidali alla struttura, cosa possibile solo in presenza di uno scafo veramente solido e rigido.
La fibra di carbonio è utilizzata estensivamente negli elementi di maggior sollecitazione come il bompresso, la martingala, le gruette del tender, tutte le zone intorno alle lande (ben nove strati di carbonio sovrapposti!) e i rinforzi longitudinali e trasversali. Chiaramente il target di ITA 14.99 non è il velista della domenica, ma il velista tecnico che naviga estensivamente anche in oceano.
Questo catamarano viene proposto sul mercato, pronto a navigare e dotato di un buon equipaggiamento e di vele OneSail di fascia alta, con un prezzo molto aggressivo che non riflette esattamente il suo valore qualitativo. La barca è equipaggiata con due motori Oceanvolt elettrici da 15 kW e parco di pannelli solari sul tetto della tuga, ma si può richiedere anche con sistema ibrido o motore diesel.