Capita passeggiando per il cantiere in un momento di pausa di trovare delle belle barche, ma quella che ho incontrato in questi giorni è una vera e propria signora, e se potesse parlare racconterebbe una delle storie più chiacchierate del secolo scorso. Scafo in legno dipinto di un elegante verde scuro, poppa stretta e alta, armo a goletta, richiama subito l’attenzione e fa capire che c’è qualcosa sotto. Sia poi benedetto (o maledetto?) internet per snocciolare tutti i dettagli solo digitando il nome: Royono. Una delle barche appartenute al presidente JFK, amante della vela e del mare in genere, e in particolare forse non la sua barca preferita, ma stando a quanto dice il gossip quella che usava insieme a Marilyn Monroe.
La prima barca a vela di JFK fu Flash II, una Star di 22′, una piccola imbarcazione del 1910 utilizzata nelle classi olimpiche, molto veloce. Si dice che fu su Flash II che il Presidente imparò da bambino ad andare a vela, vincendo anche diverse regate nelle coste del nord est americano. Quando la barca fu messa all’asta se la accaparrò un certo Gregory Olaf Anderson, che aveva in mente di restaurarla e venderla per cifre stratosferiche. Ma lui finì arrestato per traffico di droga, e Flash abbandonata in un deposito dove a trovarla è stato il suo attuale proprietario: un ex sostenitore di Kennedy che la custodisce in attesa che qualche appassionato si faccia avanti.
Ma la barca della vita di JFK fu la seconda, Victura, uno sloop di 25′ ricevuto in regalo per il quindicesimo compleanno. Con lei ha navigato per tutta la vita, e le foto della famiglia a bordo sono impresse nella memoria di tutti, parte di quella immagine “vincente” e da rivista patinata che ha caratterizzato la famiglia Kennedy. Ma chi lo conosceva dice che al timone di Victura JFK era davvero felice.
Fu poi il tempo delle barche “ufficiali”, e pare che l’acquisto di Manitou, uno yawl di 62′ disegnato da Olin Stephens, sia stato uno dei primi atti firmati da JFK nel ruolo di Presidente degli Stati Uniti. Manitou ospitò la famiglia Kenendy, star hollywoodiane, capi di Stato, ed è ancora adesso attiva, usata per charter e regate da una società francese. Le altre barche ufficiali erano a motore: il Marlin, adesso di proprietà di Diego della Valle, un navetta veloce che permetteva al presidente di spostarsi tra la residenza di famiglia a Port Hyannis e New York. Gli archivi ufficiali riportano che JFK si trovava a bordo del Marlin in due momenti cruciali della Guerra Fredda: quando il Segretario della Difesa Robert McNamara riportò le crescenti minacce dell’armamento russo e quando, nell’agosto del 1961, Mosca informò Washington che la costruzione del muro di Berlino era cominciata.
Ci fu poi la barca a motore utilizzata da diversi presidenti, da Truman a Eisenhower e poi ancora da Johnson e Nixon: l‘Honey Fitz era attrezzata per le comunicazioni con la Casa Bianca e perfino con Mosca, e sembra strano pensare che una volta smantellata e venduta sia finita a fare da ristorante galleggiante in Florida… Ma a dire la verità, anche se è triste raccontarlo, pare che l’ultima barca di JFK fu quella che disegnò a matita su una carta intestata dell’hotel di Dallas dove dormì la sera prima di essere assassinato. Era un piccolo sloop, affusolato e con tutte le vele al vento.
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Io posseggo una aragostiera “alglas” di 12 metri e mi dicono che era come quella usata da jfk per pescare