Nel febbraio del 1986 alle Azzorre si scatenò una delle peggiori tempeste del XX secolo. Il vento raggiunse i 250km/h e le onde un’altezza tra i quindici e i venti metri. Pare, e come vedremo ce ne sono le prove, che l’altezza dei frangenti delle onde superò i 60 metri di altezza.

La storia che si racconta da Peter è che qualche anno dopo la tempesta un certo Josè Henrique Azevedo, volendo far vedere a dei passanti quanto violenta fosse stata la burrasca, stampò delle foto che aveva scattato più o meno casualmente il 26 febbraio 1986. Così facendo scoprì in una delle foto che Nettuno stesso si era mostrato quel giorno, lasciando un profilo inconfondibile nel frangente di un’onda contro una scogliera alta appunto più di 60 metri.

 

Che si riesca a vedere o meno il profilo di Nettuno, non è possibile restare indifferenti alla forza di questa immagine. Io, come tutti quelli che vanno per mare, credo, rabbrividisco al solo pensiero di trovarmi a fronteggiare condizioni simili. Mi spaventano anche da terra!

Le Azzorre si trovano in una posizione affascinate dal punto di vista metereologico. Non essendo un’esperta non pretendo di spiegarla in dettaglio, ma più o meno funziona così: l’anticiclone, ovvero la zona di alta pressione che normalmente staziona su questa zona (ne abbiamo sentito parlare tutti, dell’anticiclone delle Azzorre), crea una sorta di “barriera” che blocca il passaggio di circolazioni di basse pressioni, sinonimo di maltempo, al di sotto di certe latitudini. Quando l’anticiclone si posiziona più a nord delle Azzorre lascia invece un corridoio per le circolazioni depressionarie, che quando riescono ad arrivare fino a qui agganciano i venti che soffiano da Ovest in alta quota e diventano ancora più potenti.

Devono verificarsi diverse condizioni affinchè fenomeni metereologici come quello del febbraio del 1986 si possano verificare: prima di tutto le acque superficiali dell’oceano devono avere una temperatura elevata; in secondo luogo la distribuzione dei venti deve essere tale per cui le correnti da est non blocchino le formazioni che arrivano dall’Atlantico. Vedremo cosa succederà quest’anno… Per adesso la temperatura dell’acqua è di 14 gradi.

 

 

 

Sara Teghini


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Sara Teghini

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