Naumatec E-Tender 460, un tender a propulsione elettrica tutto italiano

Naumatec E-Tender 460

Lo avevamo visto di sfuggita a Cannes, durante il salone nautico di settembre, ma è al Boot di Dusseldorf che ci siamo presi il tempo di osservare con calma quello che è stato presentato come un luxury tender ecosostenibile. Si tratta dell’E-Tender 460 che è mosso da un motore elettrico entrofuoribordo messo a punto da Huracan, azienda tutta italiana con sede in provincia di Venezia.

A produrre questo nuovo battello, è la Naumatec, marchio specializzato nella produzione di tender di lusso acquistato nel 2016 da Nuova Jolly Marine.

Progettato, sia per quanto riguarda le linee d’acqua sia per la coperta, da Federico Fiorentino, ha uno stile inconfondibile sul piano estetico. Lungo 4,60 metri per 2 di larghezza fuori tutto, è omologato per il trasporto di sei persone e ha un peso a secco di 480 chilogrammi. Dimensioni e peso che lo rendono molto pratico nelle movimentazioni e nell’alloggiamento nei garage dei megayacht.

L’aspetto più innovativo risiede naturalmente nella motorizzazione. La versione standard prevede una motorizzazione da 15 kW che sfrutta una sola batteria, vi è inoltre la possibilità di installare un motore da 30 kW alimentato da due batterie.

Sul piano ambientale, le ripercussioni positive sono immediate: emissioni zero e silenzio assoluto in navigazione. Caratteristiche che consentono al tender di inoltrarsi anche in aree marine protette. Dal punto di vista della manovrabilità, la Huracan ha studiato un innovativo piede mobile dotato di trim che sembra garantire un raggio di sterzata molto contenuto e un’ ottima manovrabilità, anche in retromarcia.

Mariapia Vettori di Naumatec

La carena è stata sperimentata a lungo proprio per adattarla, con modifiche successive, a questo tipo di motorizzazione. I risultati in prova sono più che soddisfacenti, sia sul piano delle prestazioni, circa 20 nodi di velocità, sia su quello dell’autonomia, che, a questa velocità, è compresa è superiore ad un’ora ma che è destinata ad aumentare in modo esponenziale se navighiamo a velocità inferiori.

La costruzione è realizzata con la tecnologia dell’infusione sottovuoto della resina che come è noto permette di ottenere una maggiore resistenza meccanica a fronte di un minore peso della carena. La parte pneumatica è costituita da uno speciale tubolare in hypalon a “D” che ha anche la funzione di parabordo.

La robustezza è una delle caratteristiche principali di questo tender di lusso. La giunzione fra scafo e coperta è realizzata con l’uso di adesivi strutturali e tutte le parti sottoposte a maggiori sollecitazioni subiscono una fascettatura interna. Il tutto con tecniche che garantiscono, a fronte di un‘elevata rigidità e robustezza, un risparmio di peso che va dal 20 al 30% rispetto alle unità della stessa misura. Il layout della coperta si manifesta in una una sobria eleganza, con un divano a poppa che funge anche da postazione di guida, una seduta a pruavia della consolle di guida e una seduta a V nella zona prodiera.