La cultura del gommone, negli USA, è molto diversa da quella che abbiamo qui da noi nel Vecchio Continente. Entrare in questo mercato e adeguarsi alla visione “a stelle e strisce” dei battelli pneumatici non è semplice. Ce l’ha spiegato molto bene Teo Aiello di Nuova Jolly al suo stand al Fort Lauderdale Boat Show. Nuova Jolly era già sbarcata, qualche anno fa, in Florida, ma quest’anno la sua presenza si è consolidata con la partnership con InterMarine di Miami (nella foto sopra Teo Aiello e Mike Thorpe).
“In realtà – ci ha raccontato Teo Aiello – questo è un ritorno per noi, in terra americana. Già dal 1999 al 2001 avevamo cominciato a creare una nostra rete commerciale. Poi l’attentato alle Torri Gemelle a la conseguente crisi internazionale ha reso tutto molto difficile…”
Ora però siete tornati…
“Si, i tempi sono maturi, e soprattutto siamo riusciti, quest’anno, a consolidare una partnership che stavamo progettando da tempo con un dealer molto serio e molto importante qui in Florida, la InterMarine“.
Come mai è stato così difficile trovare un partner affidabile da queste parti?
“Il dealer deve essere lo specchio della tua azienda in un altro paese, deve rappresentare la tua filosofia e la tua tradizione. Se vuoi ottenere buoni risultati la ricerca della realtà giusta è lunga e complessa“.
Soprattutto qui, dove i gommoni non sono visti proprio come da noi…
“Esatto. Qui c’è la tradizione del Center Consolle, li hanno inventati da queste parti e, effettivamente, sono barche belle e marine. I gommoni, fino a non molto fa, erano visti principalmente come tender. Quando siamo sbarcato qui nel ’99 erano visti solo come tender. Ora le cose stanno cambiando, e per questo abbiamo deciso di investire con forza in questa direzione. Ora i gommoni cominciano ad essere vissute come vere imbarcazioni, a tutti gli effetti. Il mercato USA vive evidentemente di grandi numeri, riuscire a penetrarlo è assolutamente strategico, soprattutto ora che si sta aprendo questa porta“.
“I clienti, ovviamente, fanno subito un confronto diretto con le barche che sono abituati a vedere da queste parti, con i loro center consolle, e capiscono che i nostri battelli possono essere una vera alternativa“.
Con che barche siete venuti qui in Florida?
“Abbiamo voluto differenziarci dai nostri competitors in termini di misura, loro qui hanno messo in mostra modelli fino a sei metri. Noi abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso. Per quanto i riguarda i “piccoli”, li abbiamo in catalogo e sappiamo di poter proporre una gamma completa. Ma qui abbiamo voluto mostrare qualcosa che fosse una vera alternativa ai loro loro Center Consolle, quindi dai sette metri in su: abbiamo portato 25, 30 e il 38. Il 30 in realtà non era allo stand per motivi di spazio, ma nelle prossime settimane sarà qui per prove in mare e per fare dei servizi per i giornali americani“.
Il Prince 38, il più grande che avevate qui, è piaciuto?
“Molto, per la qualità delle finiture e per la carena molto profonda, adatta a questi mari. E’ un modello che proponiamo in due versioni. Il primo prototipo l’avevamo lanciato al Salone di Parigi 2015, poi è arrivato l’allestimento “Dinette” dove, a poppa, abbiamo previsto una dinette al posto di un prendisole fisso. Ora questa è una zona trasformabile che cambia forma rapidamente: dalla configurazione base con il tavolo da pranzo si può passare a quella per prendere il sole abbassandolo a livello con gli altri cuscini, e la superficie totale diventa sconfinata: 1,60 x 2,10 metri. Il tavolo, infine, lo si può far sparire completamente a livello del pagliolo, ideale in navigazione, prima di tutto per motivi di comfort e sicurezza. Il tavolo ha un gambo elettrico compreso nel prezzo. Il Prince 38, in entrambe le versioni ha anche una seconda dinette a prua, mi n questo caso il tavolo con elettrico è un optional. In più tutte e due, sotto la consolle, hanno una piccola cabina con due posto letto e bagno, ideale per chi vuole stare qualche giorno in crociera. Le due cuccette si possono unire in un singolo letto matrimoniale da 2,50 x 2, 10 metri”
Voi siete in Europa e in USA, ma non solo…
“Si, siamo sbarcati, anche in Australia, e da maggio ad ora siamo riusciti a vendere un numero notevole di battelli anche lì. Stiamo portando avanti un approccio veramente internazionale“.
Prossimi saloni?
“Parigi e Düsseldorf. In Francia lanceremo un Prince cabinato, la lunghezza è sui 33 piedi. In Germania metteremo in mostra barche più piccole perché per il mercato locale è importante che siano carrellabili. Sulla carta abbiamo anche il progetto di nuova ammiraglia, nella fascia dei 50′. Ma prima di lanciarla vogliamo che si consolidi bene il mercato del 43. L’dea è quella di proporre una gamma completa e di dare agli armatori che vogliono crescere di taglia un’alternativa valida e affidabile. E’ un processo che va portato avanti con calma. Ma, visto come va il 43, devo dire che forse non dovremo attendere molto…”
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