Nuova Jolly Prince 50: ammiraglia senza compromessi

Presentato al Salone Nautico di Genova 2020, Nuova Jolly Prince 50, ultimo nato del cantiere, è un vero principe per aspetto, prestazioni, abitabilità e cura costruttiva.

Sportivo e dalle linee aggressive con quadrupla motorizzazione e colori “militari” nasconde anche un’indole più pacata e crocieristica offrendo spazi e volumi molto generosi ed ergonomicamente avanzati. Il Nuova Jolly Prince 50 è in effetti un gommone che certo si fa notare: i suoi importanti tubolari che si sollevano verso prua lasciano intravvedere una carena dalla V accentuata con ben 6 pattini di sostentamento e ci permettono di intuire le sue doti nautiche, così come le finestrature ricavate sulle fiancate contribuiscono a suggerire l’abitabilità interna. Ma andiamo per gradi e scendiamo nei dettagli… e ne troveremo molti da descrivere.

Gli esterni

Certamente la zona che colpisce di più per complessità architettonica è quella poppiera dove troviamo una sala da pranzo in piena regola: un importante tavolo in teak per 10 persone a due ali apribili è circondato su tre lati da altrettanti divani con alto schienale imbottito.

Quando chiuso il tavolo lascia scoperti due utili tientibene inox laterali dotati di porta-bicchieri, la pianta asimmetrica del pozzetto giustifica la forma particolare delle ali del tavolo. Lo stesso tavolo può essere abbassato elettricamente (di serie il movimento è manuale) per portarsi allo stesso livello dei divani e, mediante aggiunta dell’apposita cuscineria, diventare un unico prendisole.

All’estrema poppa, prima della zona motori, è predisposto un ampio prendisole al di sotto del quale è ricavato un enorme vano per riporre tutto ciò che serve a bordo e non solo, in questo vano ad altezza uomo sono presenti infatti tutti gli impianti distanziati e a vista.

Ai giardinetti possiamo notare due coperture mobili in vetroresina che semi-nascondono un verricello elettrico ed una bitta per lato: una soluzione gradevole esteticamente, pratica per l’ormeggio ed anche comoda da utilizzarsi come seduta. Sulle murate, tra la zona divani e quella di poppa, sono montati lunghi tientibene per accentuare la sensazione di sicurezza che comunque il Prince 50 regala.

Il ponte è completamente in teak massello standard, plancette poppiere incluse, mentre luci di cortesia marcapiede generano un’atmosfera elegante e confortevole la sera. A centro-barca e alle spalle della postazione di guida, nascosto sotto un pesante coperchio, troviamo il mobile cucina attrezzato con un frigorifero da 100 litri, un secondo frigorifero da 75 litri, uno stipetto, il lavello e la piastra ad induzione.

La consolle di guida, situata sotto il possente hard top sorretto da travature in acciaio inox verniciato, è moderna ed ergonomica; la accompagnano tre poltrone sportive con seduta ribaltabile in poggia-reni, piuttosto comode ed avvolgenti sono dotate anche di pratici poggiapiedi.

La postazione di guida del Nuova Jolly Prince 50, che sfoggia pannelli in carbonio, è equipaggiata da due cartografici da 12 pollici, il VHF ed il joystick di comando per il sistema di manovra Yamaha e il joystick per l’elica di prua; la pulsantiera lineare sistemata al centro rappresenta l’unico quadro elettrico della barca dato che gli stessi interruttori sono di tipo magnetotermico a riarmo manuale.

Un parabrezza robustissimo in cristallo temperato a doppio strato e con bordo tubolare inox a forte spessore ripara efficacemente dal vento. Proseguiamo verso prua attraversando larghi passavanti:

ci troviamo in una zona salotto ben recessata costituita da un divanetto ricavato nella tuga, ribaltabile a scoperchiare una grande apertura che porta aria e luce agli interni, mentre altri due divani lineari sono posizionati lungo le due murate. Il ponte tra i divani è in realtà un tavolo che con un sistema elettrico si porta alle diverse altezze di utilizzo: pranzo, aperitivo o prendisole, una soluzione davvero intelligente e funzionale.

L’estrema prua, organizzata a scala pontata in teak per facilitare la discesa a terra, presenta un ampio gavone ancora con doppia chiusura di sicurezza, due bitte di ormeggio a scomparsa e due bicchieri per poter installare i pali in carbonio del tendalino (identico sistema si trova nel pozzetto con un tendalino a tutto baglio che raggiunge l’estrema poppa retto da pali in carbonio). Tutta la zona di prua, come lo era quella di poppa, è resa più sicura dalla presenza di robusti tientibene inox che corrono per tutta la lunghezza dei divani ed oltre. Altre due bitte a scomparsa sono invece montate sulle murate ai terzi di barca.

Gli Interni del Nuova Jolly Price 50

L’aspetto esteriore è quello dell’open puro, poco lascia presagire che il Nuova Jolly Prince 50 possa offrire interni spaziosi ed accoglienti. Un largo tambuccio con una chiusura curva scorrevole ed una scala a due gradini porta sottocoperta dove l’unico ambiente che accoglie il visitatore è organizzato e concepito per essere multi funzione.

All’ingresso è ricavata un’estensione della cucina principale esterna: un lavello, un frigorifero ed un forno microonde sono montati in un mobile laterale, tutti di serie nella versione standard. Di fronte alla cucina il bagno è completo e dotato di box doccia separato, mentre più verso prua una porta nasconde un capace armadio.

Tutta la zona di prua arredata a salotto con tavolo su gamba singola in alluminio è trasformabile velocemente in un unico letto matrimoniale piuttosto grande; l’ambiente possiede buona altezza ed è molto luminoso per la presenza a soffitto di una vetrata fissa e di un grande portello di apertura (lo stesso che ospita il divanetto già citato) che ne amplia notevolmente la vivibilità. La contro-stampata lucida bianca e il mobilio in laminato chiaro rendono gli interni freschi e luminosi.

Verso poppa, sotto il pozzetto e accessibile dalla zona cucina, è ricavato invece un letto matrimoniale la cui altezza non è eccessiva ma sufficiente, d’altra parte la cabina è aperta completamente alla dinette. Gli interni sono dotati sia di aria condizionata sia di riscaldamento veicolati attraverso bocchettoni e griglie distribuite negli ambienti (anche il generatore di corrente situato a poppa è di serie). Letto principale e secondario sono accompagnati da varie mensole portaoggetti laterali che ne migliorano la fruibilità.

La costruzione

Lo scafo è realizzato interamente in infusione con resine vinilestere utilizzando tappeti multi-assiali che garantiscono maggiore stabilità e resistenza strutturale, il ragno strutturale è volutamente sovradimensionato con madieri e paramezzali di sezione molto generosa. Gli interni, laddove la vetroresina è a vista, sono realizzati in contro-stampata gelcottata lucida, il mobilio in laminato è frutto della maestria degli artigiani coinvolti.

La prova. del Nuova Jolly Prince 50

Mi avevano già raccontato storie mirabolanti sul Nuova Jolly Prince 50, ma sono rimasto comunque colpito dalle doti nautiche di questo possente gommone di 15 metri. La prova è avvenuta in una uggiosa giornata autunnale con poco vento e poca onda, il colore plumbeo del cielo amplificava l’aspetto aggressivo del mezzo. La carena, dopo diversi mesi in acqua, non era proprio al suo massimo e presentava una colonizzazione di animali bentonici che certamente non aiuta a raggiungere la velocità massima possibile, ma diciamo che comunque 48 nodi possano dirsi un risultato più che soddisfacente.

L’accelerazione data dai 4 propulsori Yamaha da 425 cavalli ciascuno fa volare in maniera impressionante la notevole massa del gommone e, ancora più sorprendenti, sono scaturite le doti di maneggevolezza e agilità dimostrate nelle gimcane e nelle accostate a 8 strettissime, circa 30 metri a 25 nodi! La migliore posizione di guida, per una corporatura come la mia, risulta essere quella eretta mentre la più comoda è quella nella poltroncina di guida. La visibilità della strumentazione è ottimale, il parabrezza devia il flusso dell’aria in maniera corretta.

Ricapitolando il Nuova Jolly Prince 50 è un gommone di nicchia, non certo per tutti, che unisce l’eleganza e la raffinatezza di un mezzo ben studiato a doti marine che permettono prestazioni di alto profilo, il tutto per un pubblico di estimatori esigenti ed evoluti che sanno cosa acquistano.

www.nuovajolly.it

infojolly@nuovajolly.it

Dati Tecnici

Lunghezza f.t.: metri 14,99

Larghezza: metri 4,54

Peso: Kg 10.000

Persone imbarcabili: 20

Potenza massima: HP 1.800

Dati della prova

Carburante imbarcato: litri 1000

Acqua imbarcata: 0

Vento: nodi 5

Mare: 2 calmo

Persone a bordo: 2

Motorizzazione: HP 425×4 Yamaha XF 425 XTO Offshore

Minima di planata trim a zero: nodi 12,5 a 2.200 rpm

Minima di planata con trim: nodi 9,3 a 1650 rpm con 50% di trim

 

giri/min velocità litri/ora litri/miglio Autonomia miglia
600 3,2 10,3 3,2 574,8
1000 6,2 25,2 4,1 455,2
1500 8,5 36,9 4,3 426,2
2000 12 67 5,6 331,3
2500 14,5 85 5,9 315,6
3000 19,2 120 6,3 296
3500 21,8 145 6,7 278,1
4000 26 176 6,8 273,3
4500 31,5 220 7 264,9
5000 37,9 309 8,2 226,9
5500 42,2 375 8,9 208,2
6000 45 410 9,1 203
6200 48 490 10,2 181,2

 

Martino Motti

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  • Prova interessante, ma l'autonomia va calcolata sottraendo il 10% di carburante. Poiché il serbatoio è da 1850 litri, il calcolo va fatto su 1665 litri Quindi l'autonomia a 26 nodi è di 235,85 miglia nautiche e non di 273,3 come da voi erroneamente indicato. Considerando inoltre che in un lungo trasferimento non si trova mai il mare piatto, un consumo realistico a 26 nodi sarà di circa 7.5 litri miglio, e l'autonomia reale sarà di circa 220 miglia nautiche con barca appena uscita dal cantiere e non appesantita da una configurazione da crociera.
    Con barca in assetto crociera diciamo che realisticamente l'autonomia sarà di circa 200 miglia nautiche. Decisamente troppo poco per un gommone da 15 metri abbondanti, non solo perché impedisce un trasferimento diretto ad esempio da Cefalonia a Reggio Calabria, ma anche un trasferimento diretto dalla Sardegna alle Baleari. E perché obbliga l'armatore a fermarsi spesso a fare benzina durante l'utilizzo estivo.

    • Buongiorno Nicolò, l'autonomia indicata dalle riviste nelle prove è sempre un'autonomia teorica perchè quella reale va studiata di volta per volta,come giustamente indicato anche da lei, in funzione dello stato della barca e delle condizion meteo che si affronteranno.
      Riferendomi invece alle sue valutazioni sul modello posso aggiungere che i dati si riferiscono alla barca in prova, come è noto su questi modelli la possibilità di personalizzazione è molto alta per cui sia i serbatoi che le motorizzazioni possono essere modificati su richiesta dell'armatore. Chi avrà l'esigenza di fare lunghi trasferimenti come lei, potrà quindi studiare insieme al cantiere le soluzioni del caso per ottenere ciò che gli serve, è del tutto consueto su questo livello di imbarcazioni...

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Martino Motti

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