La navigazione invernale, si sa, è più dura ed impegnativa del suo equivalente estivo, è preferibile quindi passare la notte in uno dei molti marina che si affacciano su questo splendido tratto di costa.
Ma come sono veramente questi porti? Noi ne abbiamo visitati un pò ed ecco le nostre impressioni:
Doppiamo Capo Noli e Punta Crena dirigendoci verso il marina da Est, l’ingresso dista circa un miglio e mezzo. Vicini all’ingresso la profondità diminuisce rapidamente, noi peschiamo 2,35 quindi rallentiamo velocemente mentre il profondimetro scandisce cifre sempre più piccole. Curiosa la tendenza di fare porti su bassi fondali, in vent’anni di mare me ne sono sempre chiesto il motivo…
Il sito del porto riporta profondità in banchina fino a 3,5 metri, difficile pensare come approfittarne visto che l’ingresso è limitato dal profondimetro a 2,60 metri. All’ingresso cartelli e boe rimarcano lo stesso problema richiamando all’attenzione per l’avvicinamento al distributore, l’ingresso in questo marina è sconsigliato con mare grosso da levante, la sua traversia è lo scirocco.
Chiamiamo sul canale 69 ed entriamo senza problemi visto lo stato del mare (calmo) ed ormeggiamo con l’assistenza di un simpatico signore che forse non c’entra con la gestione del marina ma compensa abbondantemente con gentilezza e disponibilità. Sono le 16,30 circa e l’ufficio porto è già chiuso, il gentile signore raccoglie i nostri dati, ci consegna una tessera magnetica per l’utilizzo dei servizi, e ci rimanda al mattino seguente per il pagamen
Il Marina di Capo San Donato è stato costruito nel 1962 ed ha circa 560 posti barca, nel corso degli anni ha approfittato di diversi ammodernamenti ed è inserito nel Santuario dei Cetacei.
Una bella doccia calda è quel che serve per riscaldarsi dopo la navigazione, ci dirigiamo verso i servizi che troviamo in condizioni a dir poco pessime, gli stessi sono posizionati in una struttura fatiscente, gli interni sono lasciati in uno stato di abbandono totale, l’intonaco cade a pezzi, le maniglie delle docce sono arrugginite, davvero brutto …
Finale Ligure è un bel paese, molto turistico, il porto dista però una buona mezz’ora a piedi dal centro, la camminata è però allietata da una passeggiata in legno realizzata dall’amministrazione comunale, più attenta a questo che alle esigenze dei diportisti evidentemente. Passiamo una bella serata e rientriamo per la notte, la mattina successiva paghiamo l’ormeggio che ci sembra francamente esagerato visto lo stato del porto (40 euro che salgono a 53 in alta stagione) e ripartiamo. Una nota molto positiva va al personale, gentilissimo e disponibile.
Per ogni altra dato o informazione rimandiamo alla Scheda del porto del nostro portolano, sempre più ricco di porti ed ancoraggi.
Circa 35 miglia ci separano da Sanremo, un bel SW ci porta a vela fino alla perla della riviera di levante, che incontriamo dopo aver doppiato Capo dell’Arma. L’avvicinamento qui è semplice e privo di pericoli, due lunghissime dighe di sovraflutto racchiudono sia il Porto Pubblico che Portosole, separati da un avamporto sono situati rispettivamente ad ovest ed a est dell’ingresso.
Il fondo non è mai inferiore ai 6,5 metri mentre entriamo, due bracci interni alla diga chiudono ulteriormente Portosole rendendolo privo di traversie, la torre di controllo è posizionata a sinistra entrando, una rapida comunicazione via VHF (canale 9) ci indirizza all’ormeggio.
All’interno del porto c’è un sacco di spazio per manovrare, le banchine riservate al transito sono le prime entrando, un ormeggiatore ci attende e ci porge addirittura la cima giusta (sopravento), segno di esperienza e competenza.
Qui niente interrogatorio, l’ufficio porto è aperto, ci viene detto di passare con comodo, noi mettiamo a posto il pozzetto, prendiamo un caffè in un bel bar in banchina e poi ci incamminiamo verso l’ufficio dove veniamo accolti da personale gentile e competente che ci fornisce le istruzioni per l’utilizzo dei servizi offerti dal marina e ci saluta.
L’ambiente in questo porto è perfetto, tutto è in ordine e pulito, ad ogni testa di molo ci sono dei comodissimi carrelli per trasportare bagagli e spesa verso le imbarcazioni
Insomma, un porto vivo ed immerso nella città, dalla quale trae e rilascia linfa vitale, ci è proprio piaciuto questo porto, ottimo anche per lasciarci la barca un pò di tempo.
Il prezzo per il transito giornaliero della barca della redazione (13 metri a vela) ammonta a 41€ che salgono a 66 in alta stagione, un importo più che corretto visti i servizi offerti.
Scheda del porto del nostro portolano
Da Sanremo a Mentone ci sono circa 15 miglia da percorrere, un distanza fantastica per veleggiare senza fretta. Dopo qualche ora di vela doppiamo Capo della Mortola ed avvistiamo Menton.
Arrivando da Est a dritta si riconosce chiaramente il profilo della diga di sovraflutto di Port Garavan , mezzo miglio più avanti è visibile la torre (dove risiede anche l’ufficio porto) che delimita a sinistra l’ingresso del porto vecchio.
Difficile non essere affascinati dalla vista di Menton arrivando dal mare…
Anche questo ingresso non presenta problemi di profondità, chiamiamo sul canale 9 e veniamo accolti da personale qualificato che ci indica l’ormeggio a noi assegnato.
Il porto vecchio di Menton è gestito da personale simpatico e disponibile, al nostro arrivo (31 dicembre) ci vengono fornite indicazioni chiare sull’utilizzo del porto e dei servizi, ci vengono forniti anche due codici d’accesso per la wifi gratuita del marina ed infine anche una pianta della cittadina con le indicazioni dei musei e delle cose da visitare. Veramente un ottimo servizio.
L’unico neo di questo bellissimo porticciolo, immerso praticamente nel centro storico, è la risacca. Quando soffia dai quadranti meridionali qui si balla parecchio, specie nei posti riservati al transito che sono i più vicini all’ingresso.
Il prezzo per il transito giornaliero della barca della redazione (13 metri a vela) ammonta a 30€ che salgono a 46 in alta stagione.
Anche in questo caso per le informazioni tecniche è possibile visitare la scheda del nostro portolano
Arrivando da ovest si costeggia fino a rilevare Monte S. Stefano, lasciando a sinistra Riva Ligure, si percorre la diga di sovraflutto fino all’ingresso del porto, situato su un fondale di profondità abbondante.
Anche qui la gentile
Il distributore del carburante ha una banchina molto lunga ed è situato a metà del porto, proprio di fronte all’ufficio porto.
Dopo ever espletato le formalità del caso, veniamo gentilmente istruiti all’utilizzo delle strutture, qui sovrabbondanti. Nel complesso del marina vi sono anche tutti i negozi (40 !) di cui si possa aver bisogno, contiamo addirittura tre ship chandler !!!
Qui l’assistenza è fornita per 24 ore al giorno, il servizio meteo è sempre aggiornato e i servizi igienici sono sempre puliti ed efficienti, un servizio 5 stelle che, fortunatamente, è dato ad un prezzo assolutamente nella norma, questa struttura è quella che abbiamo preferito per rapporto qualità prezzo.
Il prezzo per il transito giornaliero della barca della redazione (13 metri a vela) ammonta a 33€ che salgono a 51 in alta stagione, un importo più che corretto visti i servizi offerti.
Arriviamo da ovest in una giornata caratterizzata da ondoni alti e lunghi provenienti da sud-ovest, segno che il Golfo del Leone sta dando del suo meglio, fortunatamente l’ingresso a Porto Maurizio è orientato ad est per cui appena entriamo in avamporto smettiamo immediatamente di rollare e possiamo finalmente posizionare i parabordi.
Avevamo già chiamato sul canale 9 e troviamo ad attenderci un ormeggiatore a bordo di un gommoncino che ci guida verso il posto di transito, situato lungo la diga di sovraflutto ad ovest della struttura. Lì troviamo ad attenderci un altro ormeggiatore che ci porge la trappa e riceve le nostre cime d’ormeggio.
Porto Maurizio è immerso nel borgo storico di Imperia, a pochi passi c’è davvero di tutto, essere ormeggiati in città ha sempre i suoi vantaggi…
L’ufficio porto è molto distante dagli ormeggi e così la struttura si è inventata un check-in a bordo, davvero una bella iniziativa. Ci danno il tempo di rilassarci e poi un impiegato viene a bordo e con lui espletiamo velocemente tutte le formalità, compreso il pagamento visto che sono dotati anche di POS portatile.
Porto Maurizio offre ai diportisti più di 1.200 posti barca dai 5 ai 90 metri ed è una delle più grandi aree attrezzate del Mediterraneo, informazioni più dettagliate sono presenti sul nostro portolano nella pagina specifica
E così anche questa crociera volge al termine, rientrando però ci vien voglia di visitare un ultimo porto, e così ci fermiamo a Genova al Marina di Porto Antico che, anche se non più nel ponente, val proprio la pena di descrivere.
Il Marina di Porto Antico è un gioiello incastonato nel cuore pulsante di Genova, direttamente nell’omonimo
Attraversando la strada si entra direttamente nei caruggi genovesi, in altri tempi definiti come “gli spazi angusti di una città obliqua”, e il panorama dive
Il Marina dispone di 265 posti barca dai 10 ai 65 metri, è una location decisamente “5 stelle” ma, vi possiamo assicurare, il conto non riflette questo concetto, un motivo in più per andare a vedere di persona com’è.
Il prezzo per il transito giornaliero della barca della redazione (13 metri a vela) ammonta a 60€ che salgono a 70 in alta stagione.
Anche in questo caso il nostro portolano ha una scheda molto dettagliata.
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Portosole resta sempre l'approdo sull' "isola felice" a due passi dal centro!
Marina degli Aregai offre davvero tramonti indimenticabili!
Il porto di Finale Ligure è sempre stato dal punto di vista dei servizi una vergogna. Ci sono in totale tre wc sempre lerci e sovente con problemi. L'accesso ai servizi è unico per uomini e donne. Le docce sono a pagamento e a tempo (molto corto).
Hanno speso parecchi soldi per ristrutturare il porto, ma a nessuno del Comune è venuto in mente di dotarlo finalmente di locali igienici decenti ed in numero adeguato alla quantità di barche ormeggiate.
Ci vorranno ancora altri 50 anni per avere un minimo di decenza nei servizi?
Viste le foto mi sono detto: "Tò il porto di Viareggio!"
Poi, letto l'articolo...!
Concordo con Elisa.
Mancano le tariffe di Porto Maurizio, che trovo assolutamente care.
Perchè non rivelare come a Sanremo si possa ormeggiare gratuitamente al porto pubblico, poco prima del distributore, con acqua e luce in banchina. Ci sono anche bagni che la scorsa estate erano momentaneamente chiusi. Si ormeggia all'inglese e ho sempre trovato posto anche in agosto.
Una sosta a alla Vecchia Darsena di Savona vi avrebbe meravigliato per tariffe e servizi.