Non si arresta il fiume in piena delle proposte Raymarine per migliorare la sicurezza, ma anche il piacere, nel fruire di attività come il diporto, la pesca, o la navigazione professionale, attraverso i suoi strumenti.

Ed è all’International Boat Show di Miami che abbiamo assistito al lancio di tre prodotti che daranno sicuramente uno scossone al mercato di settore: le nuove telecamere termiche Flir M 100 e Flir M 200, e, soprattutto, la nuova famiglia di schermi multifunzione Axiom.

Le Flir M100 e M200 vanno ad arricchire il già nutrito parco delle telecamere termiche associabili ai sistemi integrati Raymarine, ed in particolare costituiscono una versione leggermente semplificata, ed economica, della Flir M400 già presente sul mercato.

Le immagini create da questi sensori si basano sul calore emesso dagli oggetti, o dalle persone, e non sulla amplificazione della luce. Con una risoluzione di 320×240 microbolometer la M100, e la M200, consentono in qualsiasi condizione di luce ( ma chiaramente il loro utilizzo si concentra nelle ore di buio totale ), di  “vedere” ogni tipo di ostacolo. Le  boe, le altre imbarcazioni, gli eventuali ostacoli galleggianti, sono rilevati e resi ben visibili in toni di grigio sui display multifunzione Raymarine.

La telecamera M100, e la sorella M200, risultano in questo modo determinanti per la sicurezza, soprattutto in condizioni meteo difficili, e sono molto più efficienti di altri sistemi nel rilevare eventuali persone fuori bordo. Le due telecamere hanno un campo visivo tra i 24 ed i 18 gradi, a seconda dello zoom digitale utilizzato ( 2x è l’ingrandimento massimo ), ed hanno un basso consumo di esercizio: tra i 15 ed i 18 Watt. Determinante la possibilità di essere puntate in ogni direzione, grazie al libero movimento sia sul piano longitudinale, che su quello orizzontale.

Se le due telecamere costituiscono una bella realtà, il piatto forte delle novità Raymarine è fornito dalla nuova famiglia di display multifunzione denominati “Axiom”, che qui a Miami ha vinto il premi come prodotto più innovativo.

“Qualcosa di certo”: un assioma appunto. I nuovi display rischiano davvero di segnare un punto di svolta nel modo di concepire la percezione, e la consapevolezza dell’ambiente circostante, attraverso gli strumenti. Esteticamente ineccepibili, sono disponibili con schermi in vetro touch screen da sette, nove, e dodici pollici. Sin qui, poco di nuovo, ma estetica a parte, è nel cuore dei nuovi sistemi integrati, che i tecnici di Raymarine hanno fatto la differenza.

Una CPU quad-core veloce, associata al nuovo sistema operativo LightHouse 3, rende i nuovi display capaci di una potenza di calcolo impensabile prima, e quindi la gestione dei sistemi di bordo, effettuata dal proprio schermo, diventa intuitiva e “friendly”.

È possibile personalizzare il numero delle vedute sullo schermo aprendo contemporaneamente più finestre relative a dati, regolazioni in tempo reale, cartografico, radar, sonar, telecamere termiche, oppure gestire il sistema audio di bordo, o ancora il pilota automatico: tutto è funzionante in modo fluido, comprese le operazioni in background.

Lo standard Wi-Fi, e la connettività Bluetooth, ne consentono poi il collegamento a tutte le applicazioni Raymarine dedicate a tablet e smartphone. In fiera ne è stato in particolare sottolineato l’utilizzo associato al nuovo sonar Real Vision 3D che fornisce immagini spettacolari di fondali e pesci. Probabilmente il sogno di ogni pescatore per il realismo, e per le prospettive ottenibili, da un range di rilevazione che è di 300 piedi in profondità, ed altrettanti lateralmente.

Il lancio in Italia è previsto probabilmente per fine Marzo, con prezzi che si prospettano aggressivi rispetto alla concorrenza.