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Raymarine RayMic Kit Wireless: la prova | Yacht Digest

Raymarine RayMic Kit Wireless: la prova

Abbiamo installato e testato a bordo Raymarine RayMic Kit Wireless: ecco come è andata        

Quest’estate ci siamo concessi una bella vacanza itinerante in Costa Azzurra a bordo del nostro Daydreamer, con un comfort in più e un vincolo in meno. Sì, perché la crociera in acque francesi è stata l’occasione per testare una soluzione che dice definitivamente addio al cablaggio e che ci ha permesso di utilizzare l’apparato radio VHF principale in qualsiasi punto dell’imbarcazione, senza doverla – appunto – cablare.

Si tratta di RayMic, il microfono wirless che si accoppia al VHF di Raymarine sfruttando tutta la praticità di un dispositivo portatile che utilizza, però, la potenza di segnale di quello fisso e l’elevazione della sua antenna.

Possiamo così mettere finalmente in un cassetto i secondi VHF portatili dalla portata piuttosto ridotta e le ingombranti, nonché limitate, cornette collegate ai cavi. Inoltre non si è più costretti a scendere in quadrato per effettuare le chiamate importanti.

Installare un sistema che ci permette di utilizzare il VHF in modalità wireless significa quindi godere di maggiore comodità in manovra, oltre che di un più alto livello di sicurezza in navigazione, soprattutto in equipaggio ridotto. Abbiamo dunque installato il Raymarine RayMic sul Daydreamer e di seguito vi raccontiamo come è andata.

Tre elementi facili (e rapidi) da installare

Il kit wireless è costituito da tre elementi, tutti impermeabili, che possono essere installati sia sottocoperta che all’aperto.

Innanzitutto abbiamo RayMic, il microfono senza fili che, accoppiato al VHF, permette lo speaking in entrata e in uscita e fa anche da ripetitore dei comandi; è completo di supporto fisso di ricarica a induzione. Poi c’è l’altoparlante attivo, anch’esso wireless, che può essere installato in qualsiasi punto dell’imbarcazione. Infine,
Hub Wireless che, collegato al VHF fisso, trasmette audio e dati, da e verso le altre unità.

L’installazione è molto rapida: essendo tutti accessori wireless, i tre componenti necessitano solamente di una fonte di alimentazione e di nessun altro cablaggio. Noi ci siamo fatti aiutare da Ugo Soldi di Continental Marine che, grazie alla lunga esperienza, ha eseguito il lavoro in poco più di un’ora.

L’unica connessione obbligatoria è quella dell’Hub Wireless, che va collegato al VHF di Raymarine (da controllare se il modello di quest’ultimo è compatibile con il sistema) con un unico cavo che fornisce sia l’alimentazione all’hub sia la connessione dati.

Questi tre accessori possono essere posizionati a bordo in base alle proprie necessità e alla tipologia di barca. Noi, sul Daydreamer, abbiamo optato per installare la base di ricarica del microfono al carteggio, l’Hub Wireless a centro barca e l’altoparlante in esterno, vicino al timone.

Questa soluzione ci permette di ricaricare e riporre il microfono all’interno (l’autonomia in stand-by è di 100 ore), di sentire l’audio quando siamo al timone tramite l’altoparlante, che può rimanere sempre acceso in navigazione poiché alimentato dal circuito degli strumenti e, infine, di mantenere equidistante da prua e da poppa l’Hub, che è il centro del nostro segnale.

L’intera procedura di installazione è verificabile dal video che abbiamo postato a fondo pagina. Vi consigliamo di prestare particolare attenzione all’accoppiamento tra il microfono e il VHF, poiché le istruzioni su dove trovare la password da inserire variano da apparato ad apparato. Conclusa l’installazione dei tre componenti, procediamo con il test.

Raymarine RayMic Kit Wireless: test superato a pieni voti

Accendiamo il microfono e, guardando i display, notiamo che, cambiando stazione da quest’ultima, il comando viene ripetuto sul VHF e viceversa. RayMic e Ray63 (il nostro modello di VHF) funzionano, sono quindi correttamente accoppiati.

Usciamo in coperta con il microfono in mano, ci accomodiamo in pozzetto e proviamo ad effettuare una chiamata di prova. Detto fatto: il porto ci risponde e la conversazione avviene tutta tramite il microfono, la qualità del suono è impeccabile.

Proviamo ad effettuare una seconda chiamata portando il microfono all’estrema prua. Lo facciamo per per testare il segnale e per provare anche l’altoparlante a poppa a cui io rimango vicino, simuliamo così una tipica manovra eseguita in due persone. Il microfono non ha problemi di ricezione del segnale e ci godiamo dalla timoniera la conversazione che ascolto dall’altoparlante. Anche quest’ultimo funziona.

Non ci resta che testare la portata del segnale wireless. Scendo dal Daydreamer, percorro la banchina con il microfono e, fino a circa trenta metri di distanza, rimango perfettamente collegato al VHF. Questo significa che, installando l’Hub al centro di un’imbarcazione, lo stesso potrà essere utilizzato anche su imbarcazioni molto grandi.

Il sistema Raymarine RayMic Kit Wireless si è dimostrato facile da installare, pratico e funzionale e farà comodo agli armatori che avranno, sia in manovra che in navigazione, il VHF sempre a portata di mano.

Anche sugli yacht di grandi dimensioni il nuovo sistema di Raymarine potrà fare la differenza, non solo grazie alla portata del segnale.

L’hub supporta fino a tre microfoni, che possono funzionare insieme agli altoparlanti anche come una rete di comunicazione interna, a circuito chiuso. Una funzionalità che sarà molto apprezzata da comandanti e crew di professionisti.

Vi riveliamo un’ultima chicca: se la barca dovesse “nascondere la cornetta”, il microfono del RayMic è dotato di un allarme sonoro. Insomma, ritrovarla non sarà mai un problema.

www.raymarine.it

Joni Scarpolini


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Joni Scarpolini
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