Fra le barche che hanno attirato la nostra attenzione in queste ore a Düsseldorf, c’è il nuovo Dehler 42, un progetto dello studio Judel / Vrolijk che va a sostituire il precedente 41 piedi.
Si tratta di un cruiser /racer che cerca nell’equilibrio la sua ragione d’essere. E tutto sommato, vederla al salone di Düsseldorf, conferma una opinione che avevamo ricavato in una veloce visita al salone di Parigi di dicembre, quando il confine fra un uso tradizionale come veloce barca da diporto e scafo da regata, ci era apparso netto ma facilmente valicabile grazie a una base comune su cui si innestano tutta una serie di variabili a favore del carattere sportivo.
Il cantiere infatti, che appartiene al gruppo che accoglie i marchi Hanse, Moody, Varianta, Fjiord e Sealine (con qualche ricaduta positiva sulle economie di scala e quindi sui prezzi finali dei prodotti), ha realizzato una versione standard in cui il tutto compreso significa molto: vele, elettronica, ruote in composito, verricelli elettrici, mentre l’optional ci sposta direttamente nel mondo della regata, con una possibilità di personalizzazione totale.
Alla base gli elementi comuni che definiscono il carattere versatile di questa barca. A partire dalle linee d’acqua che sono identiche per la versione standard e per quella regata, con sezioni fini a prua e una svasatura verso poppa che aumenta la lunghezza al galleggiamento a barca sbandata, conferendo più velocità e potenza nelle andature montanti.
Ancora, l’albero è passante ed è posizionato in corrispondenza della chiglia, mentre un ragno in carbonio di rinforzo sul fondo dello scafo attribuisce a entrambe le versioni una notevole rigidità.
Cominciamo a verificare le differenze per quanto riguarda la versione da regata a partire dalla chiglia, che da quella standard a 2,15 metri passa a quella a 2,40 per prestazioni più sportive. E’ prevista anche una versione a basso pescaggio a 1,98 metri.
Ma anche il pozzetto si presenta con la possibilità di aderire alle diverse esigenze. Ossia chiuso, come quello dell’esemplare che abbiamo visto al salone di Dusseldorf, con una piattaforma per i bagni di mare che invece sparisce nella versione regata. In entrambe le versioni, una forte propensione alla semplificazione della manovre in modo che sia veramente possibile condurre la barca con solo due persone di equipaggio. Da non dimenticare a prua un bompresso per armare un potente gennnaker.
Naturalmente differisce il dislocamento, che nella versione sportiva perde quasi una tonnellata grazie ad un uso importante di materiali in composito per le attrezzature.
La visita agli interni cattura la nostra attenzione su due questioni. Le forme, arrotondate e prive di spigoli, e l’uso generoso di massello per le rifiniture. Le essenze standard sono il mogano e l’acacia australiana, ma la possibilità di scelta varia fra il ciliegio americano e il noce scuro con un grande ventaglio di possibilità di colorazioni per i rivestimenti.
Due le versioni previste a due o tre cabine, e in entrambi i casi davvero interessante il brevetto Dehler UNI Door, ossia una porta che divide il bagno dal salone oppure, ruotando, separa il locale doccia dalla toilette.
Molto classica invece ci è apparsa la disposizione, con cucina a L e due divani contrapposti separati dal tavolo centrale da pranzo.
Scheda tecnica:
Lunghezza ft 12,84 mt
Larghezza 3,91 mt
Pescaggio 2,15/2,40/1,98
Dislocamento 9.100 kg (8.400 versione regata)
Motore 39 hp
Acqua 315 lt
Carburante 160 lt
Prezzo 202.181 euro Iva inclusa