Una delle caratteristiche del Boot, il salone nautico di Düsseldorf che partirà tra dieci giorni, è che le aree espositive sono esclusivamente in secco. Chiaro che la logistica del trasporto delle barche più grandi deve essere uno degli incubi maggiori degli organizzatori… E quest’anno si sono dovuti cimentare in una bella prova, portata a termine con teutonico tempismo e organizzazione: portare al salone, via acqua sul Reno prima e via terra poi, uno yacht lungo 24 metri, largo più di 6, e dal peso di 175 tonnellate.
Si tratta di un lussuoso Explorer Yacht 24, prodotto dai cantieri Drettmann di Brema, distanti 300 km da Düsseldorf. Il viaggio dello yacht è cominciato in largo anticipo – un mese prima dell’apertura del salone – e ha avuto diversi momenti salienti. Per prima cosa i cantieri hanno dovuto allargare l’ingresso dell’area di costruzione per far passare il bestione. Poi la barca ha dovuto fare un breve viaggio aldilà della strada per essere caricata sulla chiatta: solo per questo ci sono volute 24 ore… Dopo il lungo viaggio sul Reno la strada per arrivare allo stand non era più molta, ma c’era l’ultimo ostacolo da superare: la gru del Boot (soprannominata Willi dagli organizzatori) non era sufficiente per le 175 tonnellate del Drettmann Explorer Yacht.
Perchè tanta fatica? Perchè l’Explorer Yacht 24 è una delle novità presentate a Düsseldorf, che abbiamo già cominciato a vedere, ed è una produzione tutta tedesca dei cantieri Drettmann, attivi dal 1970 e ancora gestiti dalla famiglia che li ha fondati. Il cantiere è specializzato nella realizzazione di mega yacht, e lancia il nuovo DEY facendo leva soprattutto sulle innovazioni tecniche: l’utilizzo di un sistema di propulsione elettrica POD, già diffuso e testato ma raro su barche di queste dimensioni. Ovviamente il sistema propulsivo riduce i consumi e i costi, ma riduce anche l’ingombro dei motori aumentando lo spazio disponibile a bordo per tutto quello che non può mancare sugli yacht di lusso: sauna, piscina e garage per tender e giochi vari.