Non è stato facile convincere Carlo Selva a lasciarci il tender in test per il secondo anno consecutivo. Lui sa bene quanto è stressiamo i prodotti in prova e, una seconda stagione di trattamento massacrante, non è cosa da tutti.

Il nostro 270 VIB, alla fine della stagione passata, è stato riposto come non si dovrebbe mai fare, semplicemente lo abbiamo arrotolato così com’era, salato ed insabbiato. Poi lo abbiamo avvolto nella sua custodia che, con quattro cinghie a strozzo, lo comprime nelle due dimensioni e ne riduce gli ingombri. Infine lo abbiamo infilato nella cala vele del Daydreamer a fine settembre scorso e li lo abbiamo lasciato fino a luglio di quest’anno.

Non vi nascondo che qualche dubbio sul fatto che si rigonfiasse lo avevo ma, contro ogni pronostico, appena arrivati a Calvì lui si è gonfiato ed ha preso forma. I segni del nostro pessimo “invernaggio” erano visibili, chiazze di sporco qui e la e la sabbia dell’anno precedente facevano bella (brutta) mostra di se.

Noi, sempre dubbiosi, lo abbiamo lavato con acqua di mare e olio di gomito, senza usare nessun prodotto e lui ancora una volta ci ha stupito ed è tornato candido. Lasciato asciugare ci abbiamo montato il Torqeedo 1003 che avevamo in prova a siamo scesi a terra. Una bella prova inziale perchè, dalle boe di Calvi al porto, è un bel pezzo e, se il tender si fosse sgonfiato … Avremmo dovuto trovare un passaggio per il ritorno.

Ma è andata bene e da allora il nostro  Selva 270 VIB non ha avuto più bisogno di essere rigonfiato, fino a fine crociera.

Un tender come questo risolve molti problemi, 270 centimetri di lunghezza, 153 di larghezza e tubolari da 42,5 centimetri assicurano una stabilità ed una portata che risolve le vacanze. Il tender sarebbe omologato per 3 persone ed un bambino ma noi, anche per testare il Torqeedo 1003, lo abbiamo usato al doppio della sua portata più volte e non ha mai dato cenni di cedimento.

Sappiamo tutti come, avvicinarsi alle spiaggie, sia spesso un problema ma, con la panca centrale l’utilizzo a remi del tender è semplice e poco faticoso.

Per il secondo anno il tender è sempre stato rimorchiato, anche nelle condizioni più difficili, arrivando ad accumulare più di 1.500 miglia, tutte effettuate utilizzando un unico punto di trazione, quello posizionato a prua con la maniglia. Il punto in questione come potete vedere non ha riportato il minimo segno di cedimento. Del resto è lo stesso per tutte le altri componenti del tender, Selva Marine usa materiali davvero resistenti per i suoi prodotti ed il tender ne è la prova.

La chiglia pneumatica è efficente e regala una buona stabilità di rotta, è composta da due camere ad alta pressione che, gonfiate a 0,8 bar, assicurano un piano di calpestio eccellente. Le stesse camere danno origine a due estensioni che, poste a poppavia del supporto motore, svolgono la funzione di flap e tengono effettivamente bassa la prua quando si da gas.

Conclusioni

Lo abbiamo stressato moltissimo il nostro Selva Marine 270 VIB, trainato per 1500 miglia ha subito tutti i nostri test sui fuoribordo passando dai due Torqeedo al Sea Bass 5, con il quale planavamo che era un piacere. Non abbiamo riscontrato nessuna rottura, nessuna usura evidente delle componenti.

Quello che infine ci ha colpito è stata la sua capacità di restare bianco, candido.

In sintesi un prodotto che possiamo consigliare a chiunque voglia un mezzo affidabile e duraturo nel tempo.

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