Il Super Air Nautique G25 è una barca pensata e costruita per divertire. Nel senso più ampio che possiamo attribuire a questo termine. Come molte barche –  non tutte per la verità – è molto divertente condurla, avvertire le sue repentine accelerazioni e le agili virate. Ma questo scafo ha qualcosa in più in grado di produrre divertimento anche per chi ci naviga nelle vicinanze. No, non è un abbaglio. Il G25 è infatti dotata di una tecnologia in grado di generare, con il suo avanzamento, onde che possono essere surfate da chi la segue.

Il nostro incontro con questo scafo è stato del tutto casuale. Ci era stata  destinata come barca appoggio durante alcuni test in mare eseguiti qualche settimana fa a Miami. La curiosità che le sue forme, l’organizzazione della coperta e la sua carena ci hanno suscitato, si sono trasformate in poche ore nell’idea di provarla in mare. Ed ecco cosa ne pensiamo.

La barca

Costruita negli Stati Uniti, nei pressi di Orlando,  è studiata per trascorrere giornate indimenticabili sull’acqua, dolce o salata che sia. Abbondantemente dotata di potenza musicale (1000 watts di potenza in sette metri sono davvero tanti), ha una coperta pensata per essere sfruttata al centimetro. Un disegno piuttosto articolato, quello della coperta, che a prima vista potrebbe apparire quasi troppo frammentato. Viverla in navigazione offre viceversa la piacevole sensazione di spazio libero e facilità di movimento privo da ostacoli. Un piccolo capolavoro è il passaggio da poppa a prua, due pratici sportelli lo rendono possibile senza alcuno sforzo o equilibrismo.

Le sedute sono comode e sicure, distribuite lungo il perimetro dello scafo  ospitano gavoni in abbondanza.

Ma la vera particolarità di questa imbarcazione sta, come detto, nella carena e nel suo sistema per creare onde perfette per il wakeboard. Dotata di tre ballast (serbatoi di appesantimento), riesce a creare un onda perfetta per essere “surfata”. Grazie al sistema elettronico, è inoltre possibile scegliere il lato in cui l’onda sarà navigabile mentre dall’altro l’onda ovviamente frangerà.

L’operazione d’imbarco dei 1.300 litri d’acqua dura circa due minuti durante i quali la barca progressivamente affonda fino al punto in cui l’opera viva crea il profilo per “costruire” l’onda che avremo preventivamente scelto fra le diverse opzioni disponibili dal pannello elettronico.

La prova

Nella configurazione da diporto, senza aver quindi attivato i ballast, il Super Air G25  è un motoscafo la cui conduzione è molto simile alla guida di un kart da competizione. Veloce e reattiva, raggiunge la velocità massima (35 nodi) in meno di 25 secondi.

Motorizzata con un PCM da 6,2 litri, dispone di 550 cavalli che offrono una coppia formidabile. L’accellerazione è veramente bruciante, il sound del motore è molto “automobilistico” al punto da ricordare  quello di una Mustang.

Nelle accostate più strette l’abbiamo trovata un pò “leggerina” ma, indubbiamente, non è pensata per questo.

Testata la barca, vogliamo verificare l’efficacia della sua “produzione di onde”. I tecnici della Miami Nautique International non si fanno pregare e accettano  di dimostrarci la facilità con cui questa barca passa alla configurazione “wake board”. Carichiamo i ballast e la barca affonda lentamente fino a raggiungere il punto che avevamo selezionato tramite la consolle dal posto di guida.

In questa configurazione il Super Air G25 limita automaticamente la velocità al valore impostato che, in questo caso, porta l’imbarcazione a circa 9 nodi.  Aaron, un collaboratore del cantiere scende in acqua con la tavola e noi spingiamo avanti la manetta. La barca accellera appesantita dalla zavorra mentre entra in azione  la “wave plate”, una particolare superficie – brevettata dal cantiere –  integrata alla carena  proprio per produrre l’onda surfabile.  Immediatamente si forma un’onda perfetta a partire dalla poppa e il nostro uomo comincia a surfare.

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Dopo un’oretta di evoluzioni ci fermiamo e cominciamo a svuotare i ballast, l’operazione è ovviamente più lunga della precedente, la rileviamo in 1o minuti circa.

Concludiamo la giornata tornando a utilizzare il Super Air G25 come barca appoggio per le riprese. La spremiamo a fondo ma lei non da nessun segno di cedimento, consegnandoci un’impressione decisamente positiva.

Dati Tecnici