Noi di Tuttobarche i test li prendiamo seriamente il che, in altre parole, vuol dire che abbiamo lasciato a casa il nostro fuoribordo 4 tempi e abbiamo mollato gli ormeggi portando con noi SOLO il Torqeedo 503 S.
Cominciamo col dirvi che abbiamo dovuto vincere la nostra stessa diffidenza iniziale, durante le traversate di trasferimento il pensiero andava spesso al fuoribordo elettrico e la domanda era sempre la stessa, ce la farà?
Ed il Torqeedo 503 S ce l’ha fatta abbondantemente, il maestrale degli ultimi giorni ci ha permessi di testarlo anche in condizioni abbastanza estreme e lui, il nostro compagno silenzioso, non ci ha mai tradito.
Il Torqeedo 503 S da noi testato è la versione gambo corto, “nel suo insieme” pesa 12,7 kg. ed è equipaggiato con un motore da 500W che equivale, più o meno, ad un motre a scoppio da 0,7 HP
Ed ora la prova:
Imbarco sul tender e montaggio
Non a caso prima abbiamo usato il termine “nel suo insieme”, il Torqeedo infatti è composto da tre pezzi che si assemblano in un secondo e che consentono sostanzialmente di divedere il suo peso in due oggetti da 6 kg circa (la barra comandi pesa pochi etti) , questo rende molto semplice e leggera qualsiasi movimentazione dello stesso e fa si che possa essere utilizzato da chiunque e, soprattutto , in completa sicurezza, anche quando le onde rendono complesse le operazioni.
Si imbarca per primo il solo gambo assicurandolo allo specchio di poppa del tender, come già detto questa operazione è facilitata dal peso ridotto del gambo stesso.
Si imbarca la batteria, fornita di comoda maniglia, e la si inserisce nelle apposite sedi. La stessa maniglia sarà poi utilizzata per alzare ed abbassare il fuoribordo completo.
Poi è la volta della barra che si inserisce anch’essa facendola scivolare nel proprio alloggiamento.
Ed infine si inserisce un fermo, geniale, che rende il tutto solidale. Tutte le operazioni sono semplicessime e si compiono in non più di due minuti.
Abbiamo infine messo a dura prova il tutto trainando con la barca il tender con il fuoribordo alzato a più di 7 nodi, il fuoribordo era stabile nonostante le sollecitazioni, bisogna quindi ammettere che il prodotto è dannatamente robusto.
In navigazione
Accendere il fuoribordo non sarà più un problema, è sufficente premere per 1 secondo (per spegnerlo ce ne vogliono 3) il bottone sulla barra ed il display si anima, mai più strappi a ripetizione quindi, un altro bel vantaggio.
Il display del Torqeedo contiene un sacco di informazioni:
in alto troviamo la percentuale di carica, in questo scatto all’89%, più sotto il tempo di moto residuo (3 ore e 3 minuti nel display) che viene calcolato istantaneamente in funzione della velocità che, nel nostro caso era 1,6 nodi (c’è un gps annegato nella batteria) , l’ultimo indicatore è invece il consumo istantaneo espresso in watt ed anchesso in funzione di quanta “manetta” stiamo dando.
E’ un rumore nuovo, molto simile al silenzio, quello del Torqeedo, si sente molto di più lo sciabordio dell’acqua sullo scafo.
Si percepisce invece più nettamente il cambio di spinta all’aumentare del “gas”, che dosiamo tramite la manopola posizionata sulla barra che assolve anche alla funzione di marcia indietro, ovviamente ruotandola nel verso opposto, altra utilità offerta da questo Torqeedo.
A tutta manetta abbiamo navigato a 4,1 nodi, con mare calmo ed una leggera brezza. Di planare ovviamente non se ne parla ma questo fuoribordo non è fatto per questo. In retromarcia, sempre a tutto gas siamo andati a 3 nodi, segno di una buona coppia, ammesso ci si possa riferire così alla capacità di spinta di un motore elettrico…
Ieri sera c’era un pò di maestrale e volevamo testare sotto stress il nostro Torqeedo, lo abbiamo caricato al 100% e siamo quindi scesi a terra per cena (barca alla boa altrimenti non lo avremmo mai fatto), dalle boe di Santa Giulia in Corsica al ristorantino dall’altra parte della baia c’è in linea retta circa mezzo miglio, quasi il doppio se si va prima a terra e poi si costeggia la forma ellittica della baia il che vuol dire che, fra andata e ritorno ci siamo sciroppati più o meno 2 miglia con ondine ripide e cattive.
Mentre mangiavamo il maestrale è salito di intensità fino ad attestarsi intorno ai 25/27 nodi, sotto raffica un pò di più, tornando indietro lo abbiamo risalito costeggiando la spiaggia ed abbiamo registrato 3,2 nodi di velocità massima controvento che tendevano ad aumentare quando “poggiavamo” per traversare più direttamente, il tempo di moto residuo variava dai 40 minuti quando andavamo a manetta controvento alle 3 ore e passa di quando eravamo al minimo…
Abbiamo riguadagnato la scaletta del Daydreamer e l’indicatore riportava il 62% di carica residua, non male per un giretto notturno sotto maestrale, unica nota negativa è che il display non si illumina per cui dovevamo girarci ed illuminarlo con la pila, a totale svantaggio della visione notturna.
Non si è comportato male nemmeno il tender che avevamo in prova , un Selva 270 VIB a chiglia pneumatica, ma di lui vi parleremo più avanti .
Ricarica
Ci sono tre modi per ricaricare il torqeedo: usando il pannello solare (optional), usando il caricabatteria a 12v (optional) ed usando il caricabatteria a 220v in dotazione.
Il pannello non ci ha soddisfatto moltissimo, la carica è un pò troppo lenta, ma funziona bene per tenerlo in carica fra una scorribanda in rada e l’altra, per effettuare il test abbiamo addirittura inventato un “tender solare”
Funziona invece benissimo l’alimentatore a 220v che, con un inverterino portatile carica dal 40% al 100% in circa due ore.
Non abbiamo provato l’alimentatore a 12v perchè ne eravamo sprovvisti ma supponiamo sia la soluzione di gran lunga migliore.
Il prezzo di questo Torqeedo 503?
Compreso di IVA il Torqeedo 503 S costa 1.569€, ma con soli 320 euro in più si prende il 1003 S con il doppio della potenza (l’equivalente di 3hp) che vi consigliamo vivamente e che avremmo molta voglia di provare anche noi perchè, con tutta probabilità, plana per davvero.
In conclusione questo motore elettrico ci è piaciuto molto, così tanto che abbiamo deciso di tenercelo fino alla fine di questa crociera, ma non ditelo a Selva Marine (l’importatore esclusivista) perchè altrimenti se lo ricorda e ce lo richiede indietro…