Le barriere architettoniche di cui sono vittime i disabili sono generalmente associate alla vita a terra, ma in realtà anche le esperienze in mare sono estremamente impraticabili. Fortunatamente quando la tecnologia si mette al servizio del sociale si realizzano creazioni come Shardana I.P.S.E. (Innovazione Progetti Sistemi Evolutivi per diversamente abili), una barca che un disabile può seguire in tutte le fasi di navigazione. Il progetto è stato presentato lo scorso 3 luglio dal cantiere Nautica Buggerru durante la Fiera dell’Innovazione organizzata da Sardegna Ricerche nell’ex Terminal Crociere del Molo Ichnusa di Cagliari.
Si tratta di una barca di 8,5 metri open, trasformabile in cabinato, che coniuga tecnologia e rispetto per l’ambiente. Shardana, infatti, è munita di un apparecchio di ormeggio intelligente che supera comodamente tutte le difficoltà tecniche delle manovre di attracco al molo. Oltretutto utilizza sistemi pensati e brevettati per effettuare tutte le operazioni necessarie alla crociera, con elevata facilità. Nonostante tutto questo è anche una barca che utilizza materiali a basso impatto ambientale ed è dotata di un motore a bassissimo consumo e ridotte emissioni.
Il grande risultato raggiunto in ambito industriale è pronto ad essere doppiato anche sul web: nei prossimi mesi sarà messo in rete un portale dedicato alla discussione e alla valutazione di esperienze per abbattere le barriere architettoniche anche in barca.
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