Cannes Yachting Festival : Dopo 40 anni di stretta convivenza vela e motore separati in casa per un matrimonio d’interesse
Si sono separati in casa i due mondi della nautica allo Yachting Festival : il ridondante motore resta ancorato nella storica sede di Vieux Port, a soli due passi da “ Brun “ l’ ostri-caro più famoso di Cannes, mentre gli alberi dei velieri, ornati di coloratissime bandiere, trasmettono gioia e allegria a Port Canto. I due poli espositivi distano esattamente 0,68 miglia e ci hanno confidato che le motobarche trasferiscono gli ospiti gratuitamente ogni 15 minuti da una fiera all’altra in soli 8 minuti .
Beh che dire ? Tutto giusto e perfetto ma passatemi un mio aforisma, valido per ogni circostanza nautica :” la vela è passione, il motore è ostentazione “ .
Quindi condivido la scelta delle camere separate per consentire frequentazioni diverse a questo matrimonio di puro interesse tra la vela e il motore, e riconosciamo a quest’ultimo la sua preponderanza numerica .
Lo Yachting Festival di Cannes alla sua 42sima edizione ha spiccato il volo verso una dimensione espositiva ancora più ampia e la deprecata vicinanza di calendario con il Nautico di Genova potrebbe trasformarsi in un forte stimolo per gli operatori presenti in Francia di trasferirsi dopo tre giorni nel Bel Paese riutilizzando le medesime barche.
A chi ipotizzava guerre internazionali tra i due saloni nautici , io oppongo una felice sinergia : a Cannes “Lei” s’è concessa di visitare la barca da “ Lui “ desiderata compensando tutti gli “stop and go” impostiGli davanti a ogni vetrina dei favolosi brand. Il reciproco sacrificio verrà poi compensato !
Fra una settimana “Lui” troverà il modo di parcheggiare “Lei“ in uno splendido hotel dell’ altrettanto affascinante riviera ligure e, con una breve licenza di qualche ora, potrà andare a negoziare, finalmente da solo, l’altra “ Lei “ a Genova.
Ma per ora restiamo a Cannes ad ascoltare i commenti di chi ci lavora e che, dopo aver contati i contatti per i futuri contratti, potrà meglio giudicare se la scelta organizzativa di spezzare in due il “ Festival “ sia stata proficua.
E’ stato inevitabile ascoltare il bailamme del “tot capita tot sententiae” sebbene un po’ tutti usassero toni molto pacati e più prudenti del solito. Traspare un sottofondo abbastanza condiviso nell’auspicio di poter contenere l’effetto week end, dal sabato pomeriggio alla domenica sera dove, agli interessati a un probabile acquisto, si sommano i curiosi, i turisti e i perdi-tempo, le tre categorie invise agli espositori, graditissime invece agli organizzatori per le loro biglietterie e per i grafici statistici delle presenze.
Ci adeguiamo alla cautela poiché questi cambiamenti, così importanti, rivelano i loro pregi e i loro difetti dopo un paio d’anni e quindi non ci resta che aspettare: divorzio mai, rappacificazione forse, comunque resterà una coppia aperta a ogni favorevole occasione .
Buon Vento