Al Boot 2017 il cantiere Frauscher, non ha giocato sulle primizie, ma sulle serie speciali. Così ha portato a Düsseldorf, oltre a un “normale” 747 Mirage, due modelli in edizione limitata: il 1017 Lido, limited Edition Thomas Rath e il 1414 Timeless Edition, realizzato, quest’ultimo, su richiesta di una grossa società tedesca che tratta immobili di pregio e ha voluto per la sua clientela un oggetto molto particolare: “Rifinito in maniera impeccabile – illustra Mauro Feltrinelli, anima della Frauscher Italia e di Nautica Feltrinelli – con dettagli esclusivi e molto difficili da realizzare. La sfida per il cantiere, in questo caso, è stata proprio quella di riuscire a soddisfare un cliente così esigente”.
La versione del 1017 Lido firmata dallo stilista tedesco mantiene l’anima da tender di lusso o, meglio, di partyboat, mezzo per stare insieme e divertirsi; ma che cosa ha di speciale?
Risponde Feltrinelli: “Niente… niente perché siamo abituati ad avere cose insolite a bordo. Ci piace costruire barche particolari e seguire tutte le indicazioni del cliente: l’armatore ci fa delle richieste e noi siamo abituati, nei limiti del possibile, a soddisfarle. Ci limitiamo a suggerire qualche aggiustamento se le richieste sono in qualche modo eccessive in termini di funzionalità o proprio impossibili da realizzare, ma per il resto : libro aperto e carta bianca”.
Il rapporto col cliente è qualcosa di fondamentale per Frauscher perché chi sceglie le sue barche è “particolare, molto esigente in quello che acquista, vuole che si legga chi è e quali sono i suoi gusti da ciò che mostra”.
Frauscher una decina d’anni fa ha saputo ridare lustro alle barche sotto i 10 metri. Fino alla fine del XX secolo, i mezzi fino a 31’, erano considerati solo come barche economiche, rivolti alla nautica cosiddetta popolare. Il prestigio si misurava solo con le misure, si era persa quell’allure degli Anni 60, per esempio, quando marchi famosissimi ti permettevano di avere una barchina di cinque metri e fare un figurone.
Con la sua virata stilistica e concettuale, il cantiere austriaco è tornato a quei temi: barche di estremo lusso, per una nicchia ristretta, senza eccedere nelle dimensioni, negli orpelli, nel gigantismo.
Visto che si parla di apparenza e di immagine i progetti Frauscher sono barche che sanno prima di tutto farsi vedere o ben navigare? Risolve la questione l’imprenditore italiano: “Innanzitutto una barca deve navigare e navigare bene. Una cosa che mi piace, proprio restando su questa edizione speciale Thomas Rath, molto modaiola, è che al di là dell’aspetto esteriore c’è una carena che naviga bene. E allora ci si può sbizzarrire anche con il tessuto capitonné diamantato, con i porta occhiali rivestiti in pelle, con le maniglierie in accio inox anch’esse rivestite in pelle primofiore ecc, perché quello che conta c’è già: linee d’acqua che garantiscono comfort, sicurezza e prestazioni. Un mezzo che ti riporta sempre a casa e che ti permette di navigare in qualsiasi situazione in estrema sicurezza”.
Avendo rivoluzionato le barche piccole, è lecito aspettarsi un maxi yacht Frauscher?
“Mai dire mai – accenna Feltrinelli – ma non direi nell’immediato. Il cantiere di Ohlsdorf negli ultimi cinque anni si è ampliato e con la 1414 ha raggiunto la sua massima espressione produttiva. Ma cos’altro arriverà in futuro lo scopriremo solo strada facendo”.
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