Fuoribordo: sempre in assetto con i trim…risparmiando carburante

L’uso corretto del trim ha come diretta conseguenza quella di far navigare la barca con assetto corretto, quindi più veloce e soprattutto più sicura. E cosa non secondaria, ottimizzando i consumi.

Purtroppo è uno strumento spesso ignorato dai diporitisti meno esperti. L’argomento è vasto e si presta a considerazioni che attengono alle diverse condizioni della navigazione prima fra le quali lo stato del mare.

Innanzitutto stabiliamo subito quale effetto abbia l’uso del trim. Se diamo trim positivo, ossia lo alziamo, la spinta dei fuoribordo si esercita verso il basso, con il risultato di far alzare la prua. Se viceversa portiamo il trim in negativo, quindi abbassiamo i fuoribordo, la spinta sarà esercitata verso l’alto con il risultato di far abbassare la prua.

Stabilita questa regola generale, dobbiamo capire come e in quali condizioni sia più opportuno dare trim negativo o positivo. Per praticità possiamo stabilire qualche altra regola generale la cui applicazione va interpretata alla luce delle condizioni che troviamo in quel dato momento in mare.

IMG_0094

Quando diamo trim positivo alleggeriamo il carico a prua, limitando la parte bangata e che offre resistenza, da centro barca fino a poppa. In queste condizioni si tende ad avere maggiore velocità e minore consumo rispetto alla condizione in cui ci troviamo quando diamo trim negativo , abbassando la prua e quindi navigando con più scafo bagnato, maggiore resistenza, minore velocità e più consumi. Inoltre, con la prua troppo carica, ossia con i trim troppo negativi, lo scafo risentirà di più degli effetti delle onde.

Un’abitudine che abbiamo acquistato nel tempo è quella di partire con i trim negativi, se non al 100% almeno al 50% e regolare poi l’assetto che reputiamo più opportuno. Non si tratta certo di una regola ma semplicemente di una nostra preferenza che non si è certo obbligati ad osservare.

Ora vediamo di applicare queste regolette a condizioni pratiche che come vedremo introducono qualche variabile. Se per esempio stiamo navigando con onda formata, diciamo di circa un metro, e probabilmente anche con vento, dobbiamo trovare un giusto compromesso. La regola teorica vorrebbe che tenessimo lo scafo con la prua più alta quindi trim positivi, per ridurre la superficie soggetta all’effetto dell’onda. Ma dobbiamo tenere presente anche l’azione del vento, soprattutto se è forte di prua. In questo caso allora, dare trim negativo del 30% può essere un buon compromesso. Lo scafo sarà bagnato da circa i 3/4 della sua lunghezza verso poppa.

IMG_0095

Con meno onda, diciamo circa mezzo metro e meno vento, possiamo portare il trim verso una posizione neutra, scaricando un po’ la prua e riducendo così la parte bagnata e quindi la resistenza.

Infine, con mare piatto, possiamo scegliere di dare trim positivo anche al massimo scaricando completamente la prua e riducendo al minimo la parte bagnata ottenendo, a parità di giri, il massimo della velocità con l’ottimizzazione dei consumi.

Come detto si tratta di regole generali dettate solo dall’intenzione di schematizzare gli effetti dell’uso del trim. In ogni caso, fatte le dovute considerazioni relative al tipo di scafo che abbiamo e alle condizioni meteomarine, la cosa importante è quella di avere idea di quali effetti il trim produca sulla nostra navigazione e di non lasciarlo inutilizzato.

Nuova Jolly Prince 38 CC

Facebook
Twitter
X
Pinterest
LinkedIn
WhatsApp
Email

Lascia un commento

Devi essere loggato per inserire un commento.

Categorie

REGISTRATI

[forminator_form id="7943"]

Hai bisogno di vendere la tua barca? Sei nel posto giusto! Tuttobarche.it è infatti il più grande portale online sulla nautica da diporto e in questa sezione ti sarà possibile scrivere gratuitamente il tuo annuncio se vuoi vendere la tua imbarcazione. Aggiungere un nuovo messaggio di vendita è molto semplice e intuitivo così come trovare una barca che interessa acquistare, ma per rendere ancora più appetibile il tuo annuncio, vogliamo darti alcune indicazioni generiche ma importanti che se vorrai potrai seguire.

Prima di tutto cerca di personalizzare il tuo annuncio, descrivendo la storia della barca e magari la motivazione per cui la vendi, in questo modo otterrai più fiducia da parte del lettore.

Puoi definirla “seminuova” se è quasi nuova, oppure “usata” specificando se essa si trova o meno in buone condizioni. Indica lo stato dei motori, l’anno di immatricolazione, quanti proprietari ha avuto – soprattutto indica se la barca è stata di un unico proprietario: aumenta l’interesse verso chi legge l’annuncio.

Nel tuo messaggio deve trasparire la bontà della tua imbarcazione, perché prima di convincere qualcuno devi essere tu stesso convinto che il prodotto sia valido.

È importante che nell’inserzione non si commettano errori di ortografia, quindi rileggete bene il messaggio prima di metterlo online. Il linguaggio poi deve essere chiaro e semplice, comprensibile a tutti.

Serve ad attirare l’interesse e indurre il lettore a proseguire la lettura, è la parte più importante e deve riassumere in una riga lintero messaggio che vogliamo dare. Purtroppo non si hanno grandi possibilità di distinguersi molto se non con qualcosa di veramente originale per attirare l’attenzione. Quindi concentratevi su dettagli della barca veramente originali, sulle sue qualità reali: nel portale Tuttobarche.it apparirà questo breve riassunto passando sulla foto dell’imbarcazione con il mouse.

È importante inserire in modo chiaro la scheda generale dell’imbarcazione. Da inserire sempre: cantiere, modello, lunghezza, larghezza, pescaggio, motori, numero cabine, anno di costruzione, prezzo.

Nella scheda dell’imbarcazione inserisci accuratamente tutti i dettagli dell’imbarcazione, le dotazioni standard ed extra. È utile comunicare molti particolari e dettagli per coloro che sono veramente interessati e continueranno a leggere oltre le prime righe.

Suggerisci al lettore che vuole comprare le caratteristiche migliori della tua imbarcazione e non indicare – a meno che non sia necessario informare preventivamente l’acquirente – informazioni che possano influenzare negativamente il lettore.

Indicate sempre il prezzo. A meno che non vogliate assolutamente trattare, consigliamo di aggiungere la dicitura “prezzo trattabile” che dà uno stimolo all’acquirente a contattarvi.

Norme Redazionali

VUOI DISCONNETTERTI DAL TUO ACCOUNT?