In diretta dal Salone di Parigi, ecco qualche interessante oggetto galleggiante…

Il Nautic di Parigi arriva a fine anno, ultimo dei saloni, e non può offrire grandi emozioni in termini di novità assolute (unica eccezione il mondo dei gommoni) ma è sempre un’interessante fonte di suggestioni… barche insolite, progetti stravaganti, idee che forse nei nostri mari non vedremo mai. Ma che non possono non stuzzicare la nostra curiosità.

Partiamo da la Gazelle des Sables, piccola imbarcazione in vetroresina che replica le linee dei vecchi scafi tipici della Vandea, in Francia. Lunga 2,7 metri, larga 1,22 pesca 45 cm e ha una riserva d’acqua per renderla più stabile da 50 kg di peso.
Quattro diversi gli armi,  a seconda quanta tela si vuole tirare a riva: si parte da una semplice randa al terzo (nella più classica configurazione da Cat Boat) per arrivare allo sloop aurico con anche controranda e spinnaker. Optional un motorino elettrico integrato nella chiglia (e relatavi pannelli solari), di serie una piccola rotella, sempre sotto alla chiglia, per favorire alaggi e vari. Prezzi a partire da 6.960 Euro. Il cantiere propone anche barche leggermente più grandi, fino a 3,9  metri di lunghezza, ma animate sempre dallo stesso spirito.

Piccoli e interessanti, ma certo non vere barche, sono le Finboard di Elva Sport. Un catalogo piuttosto ricco di tavole per pinneggiare in mare e fare escursionismo lungo costa. Realizzate anche in carbonio (solo 8 kg di peso) esistono in più versioni, ma quella che ci ha incuriosito di più è quella (ancora in fase prototipale) dotata di vela. Ha un alberetto in carbonio smontabile, la veletta si issa in un attimo e porta fino ad una bolina molto larga, sotto al guscio c’è una piccola e lunga chiglia. Prezzi da 890 Euro (modello base in vetroresina) fino ai 1.350 Euro del top di gamma in carbonio.

Concludiamo con un sette metri dallo stile vintage, il Code# di Black Pepper. Linee d’altri tempi (tirate dal maestro Marc Lombard), ma costruzione sofisticata in carbonio ed epossidica. Lungo 8,2 metri e largo 2,55 pesa 1.400 kg di cui la metà sono nella pinna (mobile, 0,8 – 2,2 metri di pescaggio). Anche l’armo è in carbonio e la superficie velica a disposizione è di 45 mq di bolina, 110 quando si viaggia alle portanti, sottocoperta c’è spazio per due cuccette, di serie un motore entrobordo da dieci cavalli. Se il design è retrò (ed elegante) le prestazioni promesse sono da adrenalina pura. Prezzo a partire da 150.000 Euro. Con la stessa filosofia il cantiere francese realizza barche fino a diciassette metri di lunghezza.

 

Luca Sordelli

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