Nuova Jolly è una azienda famigliare. Sono i cinque fratelli Ajello i protagonisti di questa realtà italiana che produce un gamma di battelli pneumatici molto ampia, dai 2,50 ai 13,50 metri. Il loro core business è la misura centrale, tra i 6,00 e gli 11 metri, sono infatti il 23, il 25 e il 35 i modelli più venduti.
Abbiamo incontrato Teo Ajello al NavigaMi, l’evento che si è tenuto alla darsena di Milano dal 13 a 15 maggio.
“Il NavigaMi per noi – spiega Teo Ajello – è una bella vetrina. Vogliamo far vedere ai milanesi che cosa è e cosa fa Nuova Jolly. Abbiamo deciso di portare il 21, 23, 25 piedi perché il nostro cliente milanese cerca un mezzo maneggevole, carrellabile, semplice da gestire anche dal punto di vista di rimessaggio invernale. Insomma facile“.
Cinque fratelli, non è sempre semplice portare avanti una azienda famigliare così…
“La nostra è una passione. Ha iniziato mio padre nel 1961 quando noi eravamo tutti piccoli, ci siamo trovati ‘dentro’ fin dall’inizio. Avremmo potuto fare altro, ma la passione per la nautica ci ha sempre travolto e tenuti uniti. Il nostro segreto per andare d’accordo è che ognuno si occupa di una cosa diversa. e che teniamo fuori dal lavoro le problematiche legate a una grande famiglia. In questo modo essere cinque fratelli diventa una forza”.
Siete appena rientrati dal salone di Palma di Maiorca, Che aria tira in giro?
“La ripresa inizia a sentirsi. Anche in Italia. L’usato, quello ‘bello’ e interessante, è finito e la gente si riaffaccia finalmente sul nuovo. Torna la voglia di barca. Di vivere il proprio tempo libero, le proprie vacanze sull’acqua. Noi in questi tempi difficili ci siamo difesi grazie ai mercati esteri, Francia in primis, che è il nostro mercato di riferimento, seguito da Germania a anche dalla Croazia che ad anni alterni ci ha dato una buona mano. La Spagna, invece, è simile al mercato italiano. La Francia è un esempio splendido per tutti, è un paese in cui se hai una barca sei considerato un amante del mare e niente altro!”
Il mercato, dopo questa crisi, che speriamo agli sgoccioli, è cambiato in termini di misure dei battelli?
“Per noi è cambiato. Pre crisi in Italia vendevamo soprattutto modelli tra gli 8 e i 10 metri. Ora la misura si è abbassata tra i 7 e gli 8“.
Che programmi avete, in termini di eventi e saloni, per i prossimi mesi?
“I prossimi eventi di Nuova Jolly saranno i saloni autunnali. Il primo sarà a Cannes a settembre, subito seguito da La Rochelle, Friedrichshafen, Barcellona, Parigi“.
E Genova?
“No quest’anno niente Genova. Insieme ad altri produttori di gommoni abbiamo deciso di non esserci. Il risparmio che faremo saltando questo salone noi di Nuova Jolly lo investiremo nelle fiere di cui ho appena parlato, e il resto lo dedicheremo a iniziative locali, porte aperte, prove in acqua e ad altri saloni italiani come il Nauticsud che quest’anno ci ha dato grandi soddisfazioni. Il nostro concessionario durante il salone ha venduto quanto aveva fatto negli ultimi 3 anni. Alla gente oggi gli eventi locali piacciono. Non ha più voglia di spostarsi e di aspettare un grande salone per vedere le novità. Ormai le vede quasi in tempo reale sui social, sui siti e sulle riviste e poi vuole e si aspetta di vederlo a casa sua”.
Cosa vedremo di nuovo l’anno prossimo?
“Le novità del 2017 saranno il Prince 38 CC, che in realtà abbiamo portato ora in anteprima assoluta al salone di Palma, anche se la presentazione ufficiale sarà a Cannes quando l’allestimento sarà completo, a Parigi – ma forse già a Cannes – vedremo il nuovo Prince 30 Sport Cabin. Poi ci sarà il restyling del 23 e del 25 che riguarderà in particolare il layout di coperta.
Qui al NavigaMi siamo riusciti a portare il Prince 23 parzialmente rivisto con la nuova consolle centrale più grande. Ci serviva un cruscotto più largo per il monitor multifunzione Raymarine che gestisce tutto. Dalla coperta sono spariti interruttori e controlli motore poiché ora tutto è gestito dal touchscreen”.
Quale è il trend di oggi. Cosa vuole la gente sul gommone?
“Oltre alla strumentazione elettronica sempre più completa, le richieste dei clienti riguardano il rollbar, sia in acciaio sia vetroresina, verricello elettrico e frigorifero. Tutti accessori che rendono la vita più comoda a bordo. Con il rollbar aprire la tenda parasole diventa banale, bastano pochi minuti e in più la si può utilizzare anche in navigazione, regge bene fino a 30 nodi“.
Per quanto riguarda la customizzazione come vi state muovendo?
“Nuova Jolly sta puntando molto anche su una fascia alta di clientela, che ha voglia di personalizzazione. L’anno scorso e quest’anno abbiamo lavorando per questo.
In cantiere ormai è normale vedere in produzione due battelli dello stesso modello ma con accessori e colori completamente diversi. Quest’anno, per esempio, il grigio antracite è andato moltissimo abbinato a cuscinerie grigio antracite e grigio titanio“.
Forse una soluzione un po’ calda in estate?
“I tubolari forse, i cuscini meno. Ma stiamo parlando di una clientela diversa. Chi acquista un gommone personalizzato ‘naviga in bermuda e camicia’ e quando arriva in porto o allo yacht, di cui il battello è il tender, ha anche qualcuno che glielo sistema. Come il 38 che abbiamo portato a Palma: è il tender di una barca più grande che viene usata anche per il charter. È nero con i cuscini arancioni, una chiara scelta fatta per differenziarsi, per farsi notare“.
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