GS 80 Custom . Prova in mare per il nuovo maxi yacht di Cantiere del Pardo .

GS 80 Custom : così Cantiere del Pardo inaugura la “Grand Soleil Custom line”

Si chiama GS 80 Custom ed è la capostipite di una nuova serie di imbarcazioni che Cantiere del Pardo ha voluto per offrire ai propri armatori yacht di alto livello, custom e semi custom, fino a ottanta piedi di lunghezza.

Capace di stupire introducendo imbarcazioni dalla bellezza sopraffina, quando questo cantiere lancia una nuova linea di imbarcazioni, fa letteralmente tremare il mercato.

D’altro canto basta solo guardare l’ultima nata per capire che, anche questa volta, è stato messo a segno un colpo vincente.

 

Bella, sexy e prepotente, il GS 80 Custom nasce dalle mani di un Giovanni Ceccarelli ai suoi massimi livelli, capace di tracciare linee pure e delineate che riescono ad essere contemporaneamente morbide ed aggressive, sinuose ed essenziali.

Deliziosa la falchetta che, smussata nel suo primo terzo riesce, nello stesso tempo, ad ingentilire la potente prua a scimitarra e ad impreziosire l’allargamento di un baglio massimo che, molto avanzato, arriva a misurare sei metri e mezzo determinando un vero e proprio primato di categoria.

Sarà forse per questo che una grande folla di giornalisti, provenienti da tutte le parti del mondo, gremisce la barca per partecipare alla sua uscita inaugurale.

La prova del GS 80 Custom

Il GS 80 Custom esce con facilità dal complicato ormeggio a cui era vincolata. E’ l’armatore in persona a manovrare e, con pochi e sapienti colpi alle eliche retrattili di prua e di poppa, siamo fuori in un baleno. Questo maxi yacht può letteralmente evolvere su se stesso in un fazzoletto d’acqua.

Appena fuori ci mettiamo al vento e, con la terza marcia dei winch elettrici posizionati a base d’albero, la randa va a riva velocemente. Poggiamo, spegniamo il motore e, ancor prima di “srollare” l’autovirante, la barca si appoggia sul fianco sinistro e parte a quasi sei nodi di velocità mentre soffiano 8 nodi di vento reale.

L’autovirante viene estratto, messo a segno e, immediatamente, il GS 80 Custom accelera creandosi il suo apparente.

A 28° dal vento stiamo navigando a 8,3 nodi di velocità mentre una folla di persone, ben lontane dall’essere disposte dove dovrebbero per agevolare la situazione, di colpo si ammutolisce e guarda gli strumenti.

Incrocio lo sguardo di Giovanni Ceccarelli, ci sorridiamo, non servono parole per commentare la soddisfazione del momento. Incredibile come, a dispetto delle quasi tre tonnellate aggiuntive di persone a bordo, questo maxi yacht possa scivolare sull’acqua, alla velocità del vento, avendo a riva solo randa ed autovirante.

Chiudo gli occhi e mi immagino la barca deserta, l’armatore al timone e la moglie sdraiata sul divano sottovento.

Il grande winch centrale è a portata di mano per scaricare la randa se il vento rinfresca. In queste condizioni si vira senza toccare un tasto.

Questo 80 piedi si porta con la facilità di un 50 e ha le prestazioni di un racer.

Giovanni mi porta all’albero e mi spiega che questo è il setting da crociera. Mi indica le rotaie per il genoa al 105% che viene usato per passare alla configurazione race del GS 80 Custom, ed è facile pensare a quanto possano ancora aumentare le prestazioni con questa configurazione.

Il vento cala fino a 4/5 nodi di reale e Paolo Semeraro, grande velista e Project Manager di questo maxi yacht, decide di mandare a riva il drifter rollabile.

La vela viene messa a segno e la magia si ripete. La barca riparte ed accelera fino a 7,2 nodi di velocità mentre gli strumenti segnano 5,2 nodi di vento reale, a 38° dall’apparente e a 90° di angolo al reale.

Paolo mi lascia la ruota e si sposta a regolare le vele. Il timone è diretto e preciso, ritrasmette millimetricamente le variazioni di rotta.

La barca è reattiva, sincera, questo GS 80 si conduce letteralmente con due dita.

 

Il vento cala ancora, si riduce ai minimi. Ma questo yacht non ne vuole proprio sapere di fermarsi, con tre nodi di reale facciamo quattro nodi di velocità.

Nel pomeriggio di ieri c’era più vento e l’armatore, viste le condizioni, è uscito per fare dei bordi. La fortuna ha voluto che anche noi fossimo fuori per il test del GS 48 Performance e, proprio mentre sfioravamo i nove nodi, in una bolina fantastica, lo abbiamo visto arrivare per poi sfrecciare avanti, passandoci agevolmente da sottovento.

Con il drone in volo abbiamo ripreso la scena e, vi confesso, ho provato un filo d’invidia nel vedere questo maxi yacht mentre navigava sbandato, snocciolando con facilità velocità a doppia cifra.

Poi il vento ci lascia del tutto ed è tempo di rientrare all’ormeggio.

Entriamo in porto e, istantaneamente, la vita in banchina si ferma.

Gli sguardi di tutti volgono in nostra direzione mentre il GS 80 Custom evolve elegantemente per andare a prendere posto al molo centrale.

Perché questo maxi non è solo veloce, è anche inconfutabilmente bello.

 

Descrizione del GS 80 Custom di Cantiere del Pardo

Costruito interamente in carbonio, il GS 80 Custom di Cantiere del Pardo è equipaggiato con le migliori attrezzature di coperta disponibili oggi sul mercato. Tutti gli interni sono stati costruiti con materiale leggero e, successivamente, rivestiti con le migliori essenze e pellami.

Capace di imbarcare un jet tender da quasi quattro metri di lunghezza nel suo garage, la poppa di questo maxi yacht è il biglietto di presentazione di una barca in grado di esprimere contemporaneamente potenza ed eleganza.

Il design della coperta è semplicemente un capolavoro. Giovanni Ceccarelli è riuscito a creare una prospettiva che, se da un lato esalta il concetto di flush deck, dall’altro ospita tutte le funzionalità che un grande yacht a vela deve avere per navigare in completa sicurezza.

Giovanni è riuscito non solo a cesellare una “safe area” dove gli ospiti possono godersi comodamente la navigazione, al riparo da scotte e drizze, ma ha anche creato una vera e propria doppia circolazione di bordo, che rende questa zona isolata ma asservita dall’equipaggio attraverso il portello che, geniale, ha posizionato a poppa del grande tavolo centrale.

Doppia circolazione che, solitamente riservata ai superyachts, in questo GS 80 Custom di Cantiere del Pardo, ritroviamo anche sottocoperta dove, di nuovo magistralmente, è la cucina a fungere da ambiente perno. Accessibile anche dall’armatore, una volta chiusa, delimita quello che sono i veri e propri alloggi equipaggio che, dotati di ingresso indipendente, ruotano attorno ad una grandissima postazione di lavoro, controllo e carteggio, ed occupano l’intera poppa.

Scandendo le scale, a prua del pozzetto ospiti, si scende nel salone e contemporaneamente si rimane a bocca aperta. E’ un livello di finiture altissimo quello che caratterizza questa imbarcazione.

Essenze pregiate ed un pagliolato da favola innescano un gioco di chiari e scuri che spinge i confini di questo locale, già immenso di per se stesso, al di là di quelli fisici.

Un design che riesce contemporaneamente ad essere splendido e ad evocare lo spirito che contraddistingue da sempre le barche a vela.

Ne sono la prova i numerosi tientibene che, sapientemente occultati, sono lì esattamente dove dovrebbero essere quando si naviga a barca sbandata.

Il corridoio che conduce a prua apre, lungo il suo percorso, a due cabine che portano a 8 il numero di ospiti che questo GS 80 Custom può portare in crociera. Ma è solo aprendo l’ultima porta che si giunge nella Master Cabin, regno indiscusso dell’armatore.

Posizionata a prua, sfrutta un’ingegnoso quanto innovativo design, per posizionare un letto king size nella mezzeria di sinistra dell’imbarcazione.

Questo accorgimento riesce a sintetizzare in un’unica soluzione i vantaggi di un letto centrale e quelli di uno a murata. Ne deriva un letto enorme che, accessibile da entrambi i lati, lascia spazio alla cabina ed al corridoio che porta ai servizi en suite che, da soli, si sviluppano nello spazio equivalente di una cabina.

Dotati di doppio lavandino e di un enorme box doccia, sono realizzati, come d’altronde il resto di questo maxi yacht, con una cura ed una raffinatezza che non temono nessun paragone.

Conclusioni

Il nuovo GS 80 Custom di Cantiere del Pardo è destinato a cambiare le regole del mercato. In grado di competere alla pari con le migliori e più lussuose realizzazioni internazionali, riesce inequivocabilmente ad essere sia un lussuoso cruiser che, allo stesso tempo, un formidabile racer.

Creato per essere completamente personalizzato, questo maxi yacht è l’oggetto del desiderio di tutti quegli armatori che, dovendo necessariamente trovare un compromesso fra l’utilizzo in famiglia e con gli amici in regata, con questo yacht non solo non sacrificano nulla, ma viceversa massimizzano entrambe le esperienze.

Caratteristiche tecniche

ModelloModelGS 80 Custom – 01
Architetto navaleNaval architectCeccarelli Yacht Design
CsotruttoreShipyardCeccarelli Yacht Design
Categoria di navigazioneCE A OceanCE A Ocean
LFTLOA25,95 mt85,13 ft
Lunghezza scafoHull lenght23,99 mt78,70 ft
Lunghezza al galleggiamentoLWL21,95 mt72,01 ft
Baglio massimoMax beam6,49 mt21,29 ft
PescaggioDraft4,45 mt14,60 ft
DislocamentoDisplacement35.000 Kg77.162 lb
ZavorraKeel12.050 Kg26.566 lb
MotoreEngine260 Hp191 kW
Serbatoio carburanteFuel tank1.500 lt330 gal
Serbatoio acquaWater tank1.500 lt330 gal
Superficie velica di bolinaUpwind sail area325 mq3498 square ft

Luca D'Ambrosio

Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.

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