Capace di stupire introducendo imbarcazioni dalla bellezza sopraffina, quando questo cantiere lancia una nuova linea di imbarcazioni, fa letteralmente tremare il mercato.
D’altro canto basta solo guardare l’ultima nata per capire che, anche questa volta, è stato messo a segno un colpo vincente.
Bella, sexy e prepotente, il GS 80 Custom nasce dalle mani di un Giovanni Ceccarelli ai suoi massimi livelli, capace di tracciare linee pure e delineate che riescono ad essere contemporaneamente morbide ed aggressive, sinuose ed essenziali.
Deliziosa la falchetta che, smussata nel suo primo terzo riesce, nello stesso tempo, ad ingentilire la potente prua a scimitarra e ad impreziosire l’allargamento di un baglio massimo che, molto avanzato, arriva a misurare sei metri e mezzo determinando un vero e proprio primato di categoria.
Sarà forse per questo che una grande folla di giornalisti, provenienti da tutte le parti del mondo, gremisce la barca per partecipare alla sua uscita inaugurale.
Appena fuori ci mettiamo al vento e, con la terza marcia dei winch elettrici posizionati a base d’albero, la randa va a riva velocemente. Poggiamo, spegniamo il motore e, ancor prima di “srollare” l’autovirante, la barca si appoggia sul fianco sinistro e parte a quasi sei nodi di velocità mentre soffiano 8 nodi di vento reale.
L’autovirante viene estratto, messo a segno e, immediatamente, il GS 80 Custom accelera creandosi il suo apparente.
Incrocio lo sguardo di Giovanni Ceccarelli, ci sorridiamo, non servono parole per commentare la soddisfazione del momento. Incredibile come, a dispetto delle quasi tre tonnellate aggiuntive di persone a bordo, questo maxi yacht possa scivolare sull’acqua, alla velocità del vento, avendo a riva solo randa ed autovirante.
Il grande winch centrale è a portata di mano per scaricare la randa se il vento rinfresca. In queste condizioni si vira senza toccare un tasto.
Questo 80 piedi si porta con la facilità di un 50 e ha le prestazioni di un racer.
Giovanni mi porta all’albero e mi spiega che questo è il setting da crociera. Mi indica le rotaie per il genoa al 105% che viene usato per passare alla configurazione race del GS 80 Custom, ed è facile pensare a quanto possano ancora aumentare le prestazioni con questa configurazione.
La vela viene messa a segno e la magia si ripete. La barca riparte ed accelera fino a 7,2 nodi di velocità mentre gli strumenti segnano 5,2 nodi di vento reale, a 38° dall’apparente e a 90° di angolo al reale.
Paolo mi lascia la ruota e si sposta a regolare le vele. Il timone è diretto e preciso, ritrasmette millimetricamente le variazioni di rotta.
La barca è reattiva, sincera, questo GS 80 si conduce letteralmente con due dita.
Nel pomeriggio di ieri c’era più vento e l’armatore, viste le condizioni, è uscito per fare dei bordi. La fortuna ha voluto che anche noi fossimo fuori per il test del GS 48 Performance e, proprio mentre sfioravamo i nove nodi, in una bolina fantastica, lo abbiamo visto arrivare per poi sfrecciare avanti, passandoci agevolmente da sottovento.
Con il drone in volo abbiamo ripreso la scena e, vi confesso, ho provato un filo d’invidia nel vedere questo maxi yacht mentre navigava sbandato, snocciolando con facilità velocità a doppia cifra.
Entriamo in porto e, istantaneamente, la vita in banchina si ferma.
Gli sguardi di tutti volgono in nostra direzione mentre il GS 80 Custom evolve elegantemente per andare a prendere posto al molo centrale.
Perché questo maxi non è solo veloce, è anche inconfutabilmente bello.
Capace di imbarcare un jet tender da quasi quattro metri di lunghezza nel suo garage, la poppa di questo maxi yacht è il biglietto di presentazione di una barca in grado di esprimere contemporaneamente potenza ed eleganza.
Il design della coperta è semplicemente un capolavoro. Giovanni Ceccarelli è riuscito a creare una prospettiva che, se da un lato esalta il concetto di flush deck, dall’altro ospita tutte le funzionalità che un grande yacht a vela deve avere per navigare in completa sicurezza.
Doppia circolazione che, solitamente riservata ai superyachts, in questo GS 80 Custom di Cantiere del Pardo, ritroviamo anche sottocoperta dove, di nuovo magistralmente, è la cucina a fungere da ambiente perno. Accessibile anche dall’armatore, una volta chiusa, delimita quello che sono i veri e propri alloggi equipaggio che, dotati di ingresso indipendente, ruotano attorno ad una grandissima postazione di lavoro, controllo e carteggio, ed occupano l’intera poppa.
Essenze pregiate ed un pagliolato da favola innescano un gioco di chiari e scuri che spinge i confini di questo locale, già immenso di per se stesso, al di là di quelli fisici.
Un design che riesce contemporaneamente ad essere splendido e ad evocare lo spirito che contraddistingue da sempre le barche a vela.
Ne sono la prova i numerosi tientibene che, sapientemente occultati, sono lì esattamente dove dovrebbero essere quando si naviga a barca sbandata.
Posizionata a prua, sfrutta un’ingegnoso quanto innovativo design, per posizionare un letto king size nella mezzeria di sinistra dell’imbarcazione.
Questo accorgimento riesce a sintetizzare in un’unica soluzione i vantaggi di un letto centrale e quelli di uno a murata. Ne deriva un letto enorme che, accessibile da entrambi i lati, lascia spazio alla cabina ed al corridoio che porta ai servizi en suite che, da soli, si sviluppano nello spazio equivalente di una cabina.
Dotati di doppio lavandino e di un enorme box doccia, sono realizzati, come d’altronde il resto di questo maxi yacht, con una cura ed una raffinatezza che non temono nessun paragone.
Il nuovo GS 80 Custom di Cantiere del Pardo è destinato a cambiare le regole del mercato. In grado di competere alla pari con le migliori e più lussuose realizzazioni internazionali, riesce inequivocabilmente ad essere sia un lussuoso cruiser che, allo stesso tempo, un formidabile racer.
Creato per essere completamente personalizzato, questo maxi yacht è l’oggetto del desiderio di tutti quegli armatori che, dovendo necessariamente trovare un compromesso fra l’utilizzo in famiglia e con gli amici in regata, con questo yacht non solo non sacrificano nulla, ma viceversa massimizzano entrambe le esperienze.
Modello | Model | GS 80 Custom – 01 | |
Architetto navale | Naval architect | Ceccarelli Yacht Design | |
Csotruttore | Shipyard | Ceccarelli Yacht Design | |
Categoria di navigazione | CE A Ocean | CE A Ocean | |
LFT | LOA | 25,95 mt | 85,13 ft |
Lunghezza scafo | Hull lenght | 23,99 mt | 78,70 ft |
Lunghezza al galleggiamento | LWL | 21,95 mt | 72,01 ft |
Baglio massimo | Max beam | 6,49 mt | 21,29 ft |
Pescaggio | Draft | 4,45 mt | 14,60 ft |
Dislocamento | Displacement | 35.000 Kg | 77.162 lb |
Zavorra | Keel | 12.050 Kg | 26.566 lb |
Motore | Engine | 260 Hp | 191 kW |
Serbatoio carburante | Fuel tank | 1.500 lt | 330 gal |
Serbatoio acqua | Water tank | 1.500 lt | 330 gal |
Superficie velica di bolina | Upwind sail area | 325 mq | 3498 square ft |
Direttore responsabile, tester e giornalista. Comincia a navigare in tenera età con il padre poi da adulto scopre la vela e le regate d'altura. Lavora da più di trent'anni in editoria e naviga continuamente, soprattutto a bordo della barca della redazione, una vecchia signora dei mari che ha ristrutturato completamente e che svolge egregiamente la funzione di "laboratorio mobile" per The International Yachting Media.
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