Guida alla scelta dell’autopilota ideale : i nostri consigli per barche a vela e a motore
Scegliere l’autopilota ideale non è così… automatico. Ecco allora qualche prezioso suggerimento che possa orientarvi nella scelta, nel caso in cui vogliate installare sulla vostra barca questo accessorio nautico così gettonato tra gli armatori. Innanzitutto, è sempre bene fare una premessa: l’autopilota deve combinarsi con le caratteristiche della barca e con il tipo di utilizzo.
Il parametro di base è il peso dell’imbarcazione. E’ sempre consigliato aggiungere al peso teorico circa 20-25% in più, perché si deve tenere conto che la barca verrà caricata con accessori fondamentali e/o opzionali, come vele, attrezzature, serbatoi pieni, ecc.
Se ci si trova al limite tra due tipologie di autopilota, vi consigliamo di scegliere la tipologia superiore, in modo da non trovarsi poi in situazioni delicate da gestire, come condizioni di mare avverse.
Per quanto riguarda gli autopiloti che richiedono l’installazione di attuatori montati internamente, è sempre meglio rivolgersi a personale specializzato con esperienza provata.
Per i piloti a barra, nel caso non fosse sufficiente la dotazione fornita di accessori per il montaggio, sono disponibili una serie di accessori opzionali, come prolunghe di diverse misure per allungare il braccio o staffe per adattare la posizione del pilota alla barra timone.
L’attuatore a ruota si monta sulle razze del timone tramite tre golfari forniti di serie e può essere montato in base a differenti larghezze della colonnina.
Per quanto riguarda la timoneria meccanica a ruota oltre i 7.500 kg, è necessario orientarsi su tipologie di autopiloti con attuatori montati internamente. E’ assolutamente fondamentale prevedere una solida struttura su cui fissare l’attuatore, in modo da evitare flessioni o danneggiamenti.
Questi attuatori lineari devono essere collegati a una barra dedicata (fissata sull’asse del timone) di lunghezza variabile a seconda della tipologia di attuatore. Gli attuatori rotanti necessitano di una corona dentata con un numero di giri proporzionale a quella installata sulla ruota.
Per quanto riguarda la timoneria idraulica, che è la più comune, Iìil parametro importante da ricavare è il volume cilindro della timoneria per poter dimensionare correttamente la pompa reversibile.
Le unità di controllo p70s e p70Rs di Raymarine sono di solito utilizzate rispettivamente per barche a vela e per barche a motore. Nulla vieta comunque di installare un p70s su una barca a motore o, viceversa, un p70Rs su una barca a vela.
Tutti i sistemi di autopilota, in aggiunta alle unità di controllo, hanno la possibilità di essere coordinati da un telecomando. Esistono due modelli: S100, più basico, e lo SmartController, in grado di visualizzare anche alcuni dati di navigazione. Entrambi sono dotati di una base ricetrasmittente che deve essere collegata fisicamente al bus dati dell’autopilota tramite un apposito convertitore.
Ricordiamo inoltre che gli attuatori, idraulici o meccanici, devono essere scelti in base all’alimentazione generale (esistono versioni a 12 o 24 V).
Infine, per quanto riguarda il trasduttore angolo di barra, questo viene fornito di serie in tutti i pacchetti EV-200/300/400. E’ sempre utile installarlo, in quanto, oltre a fornire costantemente dati di feedback al sistema, serve per visualizzare la posizione del timone durante la manovra, con l’autopilota in stand-by.
Eleganza, velocità e comfort sono le tre parole chiave del nuovo Ice 52ST, l’ultimo modello…
Grand Soleil Blue debutta al Boot di Düsseldorf 2025, ridefinendo gli standard della sostenibilità in…
Un salone di grande successo, con oltre 45 marchi e 50 espositori provenienti da 10…
La prova del Nuovo Prince 45 di Nuova Jolly Marine, un salto quantico in termini…
Il debutto del nuovo Ocean Alexander 28L . Ocean Alexander ha svelato il suo ultimo…
Si è tenuta oggi l’assemblea annuale di Confindustria Nautica, un evento fondamentale per il comparto…