Hanse 675
Hanse ha fatto sua la filosofia di regalare la sensazione ai propri armatori di trovarsi su vere e proprie case sul mare, l’ ammiraglia, l’Hanse 675, non poteva che essere l’ambasciatrice di questo pensiero. Ha spazi vivibili e confortevoli ben al di sopra della media ed è, anche, in linea con quello che offrono i cruiser di grande metratura improntati all’easy sailing.
Gli esterni sono pensati, in particolare modo, per soddisfare chi è alla ricerca di zone in cui rilassarsi durante la navigazione.
Il pozzetto, coperto da un T-top rigido, è attrezzato con ben due tavoli di cui uno pensato per diventare tutt’uno con le sedute adiacenti, quando abbassato, in modo da sviluppare un esteso spazio prendisole. In caso si voglia più privacy o una posto a stretto contatto con il mare, Hanse ha pensato di creare un ulteriore prendisole nella parte centrale di prua, appena davanti alla rotaia del fiocco autovirante.
Questo prendisole è ben protetto, poiché incassato nella tuga, le cui linee fanno anche da paramare; sistemarsi qui, anche a barca leggermente sbandata sarà quindi un piacere.
La zona della timoneria, intorno a cui si sviluppano delle profonde sedute ad L, è molto ampia. Dalle consolle di comando sulle colonnine dei timoni, si possono regolare le vele, senza nessuno sforzo, tramite una pulsantiera . Qui, la visuale verso l’alto non è completamente ostruita dal T-top a protezione del pozzetto, poiché quest’ultimo, nella parte centrale, è dotato di un’apertura in tela scorrevole che permette di vedere la randa.
L’Hanse 675 ha un grande box nella poppa per alloggiare il tender, il portello di accesso si apre ad un angolo tale da farne immergere una parte direttamente in acqua, accorgimento utile, che ci consente di non sollevare il tender durante l’operazione di stivaggio.
Se gli esterni dell’imbarcazione sono votati alla comodità, gli interni lo sono ancor di più. Sono offerti in diversi layout e possono essere composti in diversi materiali e colori.
Tutti gli spazi hanno dei volumi degni di nota, le cabine e i bagni sono attrezzatissimi e la dinette in particolare ha dimensioni degne di un salone di casa, a cui in effetti assomiglia. Questo ambiente è costituito da una zona pranzo con un tavolo per 6 persone, e da una zona contrapposta dedicata al relax ed equipaggiata con un comodo divano.
Più a poppa ci si può accomodare seduti di fronte al tavolo da carteggio, dove sono alloggiati gli strumenti e la TV. Nell’angolo opposto un angolo cocktail, separato dalla cucina e attrezzato con ghiacciaia, cantina per vini e macchina per il caffè.
Hanse ha anche risolto brillantemente quello che è il grande problema tipico dei grandi spazi al chiuso: la luminosità. Le finestrature sono abbondanti e, cosa rilevante al fine di una migliore illuminazione, al centro della tuga sono state installate delle vetrate panoramiche apribili che, oltre a favorire l’ingresso di luce naturale, arieggiano al meglio gli interni.
Questa abbondanza di luce, nella parte centrale dell’imbarcazione, è stata sfruttata anche per le due cabine adiacenti, il tutto senza rovinare l’impatto dell’ effetto visivo dato dalle lunghe vetrate. Le cabine di centro barca sono dotate di un proprio soffitto, indipendente dalla tuga, da cui si aprono degli oblò che attingono luce ed aria dalle finestrature centrali.
L’effetto finale è quello di avere più luce in dinette, senza sacrificare la luminosità delle cabine.
La privacy degli occupanti non è stata trascurata, è un elemento imprescindibile per gli armatori di imbarcazioni di questa metratura, visto che spesso navigano in compagnia di comandanti e marinai. La cabina destra di poppa è collegata direttamente alla cucina e insieme creano un ambiente indipendente dal resto dell’imbarcazione, dove l’equipaggio può muoversi liberamente.
Questa zone, che potremmo anche definire di “servizio”, è accessibile tramite un secondo tambuccio, mascherato da gavone, che si apre a prua della consolle del timone di sinistra.
Parlare delle sue prestazioni a vela è per noi molto difficile poiché l’imbarcazione la abbiamo potuta studiare solo a secco durante il salone. Possiamo solo fare alcune riflessioni con i suoi dati tecnici alla mano.
La barca è super accessoriata e questo va ad influire sul peso complessivo che è di 37 tonnellate.
La matita che ha disegnato l’Hanse 675 è, però, quella di uno studio noto per realizzare imbarcazioni tra le più performanti degli ultimi anni, si tratta infatti di quella di Judel/Vrolijk.
Sarà anche per questo motivo che la superficie velica complessiva non è di certo limitata. E’ armata a cutter, sullo strallo più a prua è disposto un Genoa di 168 m², mentre su quello più a poppa un fiocco autovirante di 99 m².
Questa soluzione permette di navigare in modo soddisfacente dispiegando la giusta tela sia con venti leggeri che sostenuti, il tutto senza troppi sforzi visto che entrambe le vele sono avvolgibili tramite un meccanismo elettrico comandato direttamente dalla pulsantiera posta sulla consolle della timoneria.
Dati tecnici Hanse 675
LOA | 21.10 m |
LWL | 19.20 m |
Larghezza | 5.90 m |
Pescaggio | L-keel, medium 3.10 m |
Dislocamento | L-keel, medium approx. 37.10 t |
Zavorra | L-keel, medium approx. 12.00 t |
Motore (linea d’asse) | diesel standard 150 PS 150 HP option approx. 218 PS 218 HP |
Serbatoio gasolio | 1.100 l |
Serbatoio acqua | 900 l |
Certificato CE | A-12 |
Design | judel/vrolijk & co Interior HanseYachts Design |
Lunghezza albero | 31.95 m |
Supercie randa | 145.50 mq |
Superficie fiocco autovirante | 99.00 mq |
Superficie genoa | 168.00 mq |
Superficie gennaker | 280.00 mq |