Il mondo dei multiscafi vi attira? Ma lo conoscete poco! In effetti in Italia è spesso percepito come un mondo parallelo a quello delle barche tradizionali. Anche se, va detto, in questi anni è diventato un settore sempre più vivace. Forse il più vivace. Comunque, se volete farvi un’idea la cosa migliore è partire per un bel viaggio fino a La Grande Motte, in Camargue. Non è dietro l’angolo, oltre che in auto (340 km dal confine con la Francia), ci si arriva in aereo (l’aeroporto di Montpellier-Méditerranée è a 10 km e quello di Nîmes-Arles-Camargue a 35 km) o in treno (stazione di Montpellier più autobus), ed è un bel posto dove vale la pena in ogni caso trascorrerci qualche giorno.
Tornando ai multiscafi, dal 13 al 17 aprile alla Grande Motte c’è il Salon International du Multicoque, il salone nautico più importante in Europa dedicato solo ed esclusivamente ai multiscafi. Una manifestazione del genere non poteva che essere in Francia, la “patria” di queste imbarcazioni. Qui ci sono i principali cantieri al mondo – Bali, Catana, Fountaine Pajot, Lagoon, Outremer, Privilge – e qui si concentra il 65% della produzione mondiale.
In banchina, catamarani e trimarani a vela o a motore, da crociera o super sportivi, grandi o piccoli. In totale saranno circa 60 tra i 20 e 100 piedi. A terra sono 2.500 i metri quadrati di esposizione dedicati ad accessori, vele e designer… Insomma in un colpo solo ci si tuffa nel mondo a due o più scafi!
Tra le novità che verranno presentate quest’anno, vi segnaliamo per la vela il Fountaine Pajot Lucia 40, il Lagoon 42, i due nuovi Privilege della serie 6 e 7, il Nautitech Open 46, l’Xquisite 5, l’ Outermer 4X (versione sportiva dell’ Outermer 45) e il TS 42, pensato per persone con problemi di mobilità. Per il motore il Leopard 43Pc. e per gli amanti dell’elettrico il Ceclo: più che un catamarano è un’isola elettrica a “pedalata assistita”, perfetto per dei pic nic sul mare.
Last but not least, una piccola “grossa” chicca per gli appassionati: davanti all’ufficio del comandante del porto sarà ormeggiato il catamarano di Francois Bich, non potrete sbagliarvi, un albero di 48 metri non passa inosservato. È l‘ex Orange 2 di Bruno Peyron, vincitore del Trophée Jules Verne nel 2005. (il giro del mondo senza scalo in 50 giorni e 16 ore).
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