Equipaggio multietnico e barca appena varata, risultato? Si arriva secondi alla Elbable.

L’Ice 52 “Phelia” vince a dispetto dei pronostici.

Ci sono una spagnola, un austriaco, un tedesco e un italiano. Non è l’inizio di una delle più classiche barzellette, ma una storia di vela straordinaria. I protagonisti sono un equipaggio multietnico e un’imbarcazione appena varata. Lo scenario è lo splendido mare intorno all’isola d’Elba, teatro di tante imprese nautiche. E il secondo posto di categoria dell’Ice 52 Phelia può entrare di diritto nelle storie di vela più strane ed affascinanti.

L’imbarcazione, varata lo scorso 20 giugno, si è presentata all’Elbable con tanti punti interrogativi. La giovanissima età, prima di tutto: la corsa si teneva il 24 giugno, quattro giorni dopo aver toccato l’acqua per la prima volta. Non ultima, la diversa origine dei membri dell’equipaggio: una spagnola alla tattica, un tedesco al timone, un austriaco alla randa, un italiano alla prua e qualche altro “passeggero”.

Il linguaggio nautico tuttavia è universale e non conosce confini territoriali e linguistici. Il mare non fa distinzioni etniche, sociali o culturali, costringe a un lavoro di squadra in cui è necessario fidarsi ciecamente dei compagni. Soprattutto in una corsa come l’Elbable, circumnavigazione dell’isola d’Elba con la possibilità di scegliere se percorrere il senso orario o antiorario. La prima opzione si è dimostrata più efficace, premiando le 19 imbarcazioni (su 24) che si sono fidate delle previsioni meteorologiche, poi rivelatesi corrette. E l’equipaggio dell’Ice 52 Phelia non ha sbagliato strategia, pur nella sua composizione eterogenea.

Il sogno del successo è stato cullato fino a poco dalla fine. Dopo undici ore condotte al comando però l’imbarcazione è stata superata da Cronos 2, barca da regata pura, che ha poi ottenuto il successo nella categoria ORC. Il tempo impiegato per circumnavigare l’isola d’Elba è stato di 13 ore, 29 minuti e 38 secondi. Il gradino più basso del podio è invece andato a Carpe Diem, equipaggio giovane guidato da Carlo Pistolesi.

Il neonato Ice 52 Phelia contiene nel suo nome un riferimento paterno. Il suo armatore (tedesco) ha infatti scelto la crasi dei soprannomi delle due figlie per dare il nome allo yacht. L’imbarcazione presenta una lunghezza al galleggiamento di 14,84 metri, con un pescaggio di 2,80 m. L’albero Southern Spar è realizzato in carbonio, mentre per le vele la scelta è ricaduta su Millennium.

La nuova imbarcazione è costruita con gli standard di Ice Yachts, imbarcazioni sofisticate, realizzate in carbonio con esperienza artigianale, espressione del miglior made in Italy.

Il risultato porta il primo acuto sportivo stagionale alla giovane società, che aveva già ricevuto il  premio Asia Marine & Boating Awards 2017 nella categoria Yachts a vela sopra i 45 piedi nel corso del ventiduesimo China International Boats Show. Cantiere italiano, equipaggio ispano-austro-tedesco e riconoscimenti dal mercato asiatico: più internazionale di così…

Il piazzamento nella classifica di categoria non cancella del tutto il rimpianto di aver condotto la classifica assoluta fino a circa due ore dalla conclusione. La vittoria nella generale è sfumata insieme a quella di classe nelle battute conclusive.

Per quanto riguarda le altre categorie, nell’IRC si sono imposte imbarcazioni battenti guidone dello Yacht Club Cala de’Medici, organizzatore dell’evento. La prima a tagliare il traguardo è stata il Vismara V50 Mistress, che ha preceduto il Mylius 76 Grillo Parlante e il GS Maxi One Ely J.

Un dato rende bene l’idea della difficoltà dell’Elbable: dei 24 equipaggi al via, soltanto 7 sono arrivati a destinazione entro il tempo massimo di 23 ore. Per gli altri le graduatorie sono state stilate in base ai passaggi intermedi, come da regolamento.

Motivo in più per complimentarci con il cantiere, per aver consegnato una barca già pronta per regatare, e soprattutto, con il fantasioso equipaggio che, da oggi, ha conquistato il primo posto nella nostra graduatoria personale.

Davide Terraneo

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