Come è fatto il nuovo ICE 53 ST
L’armatore di questo ICE 53 ST viene da un ICE 52 EVO (barca già parecchio veloce) con la quale ha regatato ed è andato in vacanza per alcuni anni. Questo velista francese voleva una barca a vela ancor più performate per cui, in perfetto stile ICE, Marco Malgara e lo studio Felci, si son messi al lavoro ed hanno tirato fuori dal cappello un’imbarcazione che, a dispetto dei suoi 16 metri, riuscisse ad avere un dislocamento leggero da 10 tonnellate.
Due tonnellate in meno della versione RS sono un obiettivo ambizioso, che è stato raggiunto grazie alla costruzione full carbon, realizzata con fibre quadriassiali e unidirezionali di carbonio che consentono di laminare lo scafo tramite una infusione a tre step di resina epossidica, su un nucleo in PVC a cellula chiusa.
Il risultato è una costruzione monolitica e robustissima, in grado sia di contenere i pesi che di assicurare un livello di sicurezza fuori dal comune.
Il timone dell’ ICE 53 ST è stato realizzato anch’esso in carbonio, sia la pala che l’asse, ed allungato per assicurare la massima reattività, anche ad imbarcazione sbandata. La chiglia è totalmente nuova, profonda tre metri e quaranta, e realizzata in Weldox700, un acciaio ad alta resistenza, in grado di sopportare carichi pazzeschi.
Il piano di coperta prevede un musone maggiorato, un albero in carbonio ad alto modulo studiato dal racing departement di Axxon e, ovviamente, tutto il meglio in tema di attrezzatura di coperta.
Quasi dimezzate le prese a mare che, grazie ad un clarinetto posizionato a poppa, passano da 12 a 7 riducendo cosi il drag della carena.
Insomma un imbarcazione che agli sguardi più attenti parrebbe essere certamente classificabile come racer puro, se non fosse che … che si trasforma.
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Non si parla della differenza di peso tra la versione regata e, la versione crociera ,inoltre le 10 ton. sono con serbatoi vuoti o pieni?
Comunque una soluzione molto intelligente.
Buongiorno Vincenzo,
Le 10 tonnellate sono chiaramente il peso a secco che peraltro dovrebbe corrispondere abbastanza anche a quello in regata visto che solitamente si svuota tutto e si lasciano solo una ventina di litri di carburante prima di una competizione.
In merito alla differenza con la versione crociera lascio la parola al cantiere anche se, essendo stato presente all'operazione di trasformazione ed avendoli aiutati a portare a bordo qualche pagliolo ed il tavolo della dinette, penso si parli di 6/700 kg di differenza.
ICE poi costruisce sostanzialmente su misura, per cui di nuovo il peso aggiuntivo della trasformazione in crociera penso possa variare molto in funzione delle scelte dell'armatore.
Spero di averle risposto e la ringrazio per aver letto con attenzione il mio articolo.
Luca D'Ambrosio