Da luglio scorso il sud dell’Australia è avvolto dalle fiamme
Gli incendi in Australia hanno ormai eroso ormai più di 8 milioni di ettari di territorio tra New South Wales, Victoria, Sud Australia e Queensland, un’estensione equivalente ai quattro quinti di tutte le foreste italiane.
Città come ad esempio Balmoral, a sudovest di Sydney, sono state interamente distrutte dagli incendi. Non lontano dalla famosa metropoli, le fiamme hanno distrutto foreste ed intere aree boschive, tra cui parchi nazionali e zone protette come le Blue Mountains, che ospitavano rare specie di animali e vegetali.
In Australia le stagioni sono opposte rispetto a quelle dell’emisfero settentrionale, e settembre, il mese in cui comincia la prima vera, si scatenano gli incendi stagionali, nelle foreste di ecualipto e del bush. Quest’anno però, il fuoco non sembra intenzionato ad arretrare e ha invaso anche gli ambienti più umidi e le foreste che solitamente non aggredisce, mettendo a rischio la vita di animali e persone, arrivando a minacciare la grande biodiversità del continente.
A Mallacoota, cittadina di poco di mille abitanti dello stato del Victoria, l’ordine di evacuazione non è mai arrivato. Al sopraggiungere delle fiamme, gli abitanti hanno dato il via ad un fuggi fuggi verso l’oceano e le rive più vicine contornate da un celo rosso fuoco. Con la strada principale nel caos, molte persone hanno abbandonato la propria auto e sono corse verso la riva a piedi.
Gli abitanti di Mallacoota si sono ritrovati in massa sulla spiaggia, chi in barca e chi sul bagnasciuga con l’oceano alle spalle e l’incendio a poca distanza dalla riva.
Per ricomporre la situazione è stato necessario l’intervento della Marina, che arrivata in soccorso degli abitanti a bordo della HMAS Choules, nave da sbarco di 176 metri di lunghezza e 16.000 tonnellate di peso.
Come si può vedere nel video, gli abitanti vengono rassicurati dalla Marina Australiana e, come spiega un rappresentate, dopo una breve attesa traghettati all’interno dell’HMAS Choules:
“Al momento non abbiamo mezzi di sbarco disponibili, li stiamo utilizzando per traghettare altre persone a bordo dell’HMAS Choules. Non appena saranno disponibili vi porteremo nella zona d’imbarco. Non posso ancora darci istruzioni fintato che i mezzi di trasporto non arrivano. Ma è semplice. Una colta che sarete a bordo sarete al sicuro, faremo un conteggio finale degli imbarcati che durerà 10-15 minuti. Una volta a bordo, vi verranno forniti cibo, acqua e delle sistemazioni.”
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