Scegliere l’invaso perfetto: cavalletti, puntelli, tacchi e selle

Come taccare lo scafo: i suggerimenti degli esperti per non rischiare di lesionare la barca e costruire un invaso perfetto

Durante l’inverno, quando non si utilizza la barca, molti armatori preferiscono tenere il loro mezzo a secco anziché in acqua. Questa scelta ha un triplice vantaggio: da una parte permette di ridurre i costi dell’ormeggio e dall’altra consente di pulire la carena e di risparmiarsi le preoccupazioni per la tenuta delle cime durante i giorni di forte maltempo. Tuttavia, la decisione di alare la barca richiede l’utilizzo di invasi professionali che possano rappresentare un alloggiamento sicuro, comodo e resistente per la propria imbarcazione, di qualsiasi dimensione essa sia. Di solito sono i cantieri e i circoli, con il loro personale, a occuparsi di questo aspetto, ma non è raro che l’armatore voglia assistere alle operazioni e assicurarsi che la sua barca sia mantenuta in un invaso perfetto. In entrambi i casi, dunque, può essere utile avere qualche conoscenza tecnica sul tema.

A questo proposito Navaltecnosud Boat Stand – azienda specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di invasi, cavalletti, puntelli, tacchi e selle fisse e trasportabili – ha fornito qualche utile consiglio sulla realizzazione dell’invaso perfetto, in esclusiva ai lettori di Tuttobarche.

L’evoluzione dell’alaggio

Non appena l’uomo ha cominciato a costruire barche in legno, le ha sin da subito posizionate a terra, sia nei cantieri navali che per la costruzione, sia per il rimessaggio che per le riparazioni. In origine le barche erano sostenute su scivoli di legno costruiti su ordinazione e posti sotto la chiglia, e per i sostegni laterali venivano utilizzati pali e tronchi di legno, incastrati con piccoli cunei per regolarli all’altezza desiderata: non si trattava di certo dell’invaso perfetto, dal momento che tutta questa procedura ha richiesto e continua a richiedere molto tempo, anche oggi nei cantieri navali che ancora utilizzano queste attrezzature in legno. Inoltre, considerata la precarietà di tali cunei, l’operazione mette a rischio la vita degli operatori che lavorano sotto le imbarcazioni, nonché l’incolumità delle imbarcazioni stesse.

Oggi invece, grazie allo sviluppo delle tecnologie, nei cantieri navali viene gestita l’uscita dall’acqua e la movimentazione delle imbarcazioni con gru e “travel lift”, e ha inoltre preso piede la consapevolezza della necessità di nuove attrezzature in acciaio per il posizionamento delle barche a terra, al fine di poter garantire un invaso perfetto agli armatori. In particolare, per la movimentazione nelle aree tecniche e per l’ottimizzazione degli spazi, Navaltecnosud Boat Stand ha progettato dei carrelli motorizzati o trainati che trasportano barche a motore e a vela e che le posizionano con la massima sicurezza nei luoghi desiderati. Inoltre, l’azienda ha implementato un’innovativa tecnologia anche nelle attrezzature per la taccata delle barche a terra, portando i cantieri nautici di tutto il mondo a sostituire i cunei e i pali realizzati in legno con attrezzature in acciaio zincato. Pertanto, ora esiste una moltitudine di supporti ad altezza fissa o regolabile per la chiglia di barche a motore, nonché diversi modelli di cavalletti verticali o inclinati ad altezza regolabile da posizionare sulle murate di queste barche a motore. Per le barche a vela, invece, i cavalletti hanno inclinazione fissa o regolabile in modo da adattarsi al meglio a tutte le forme di scafo.

L’invaso perfetto per ogni tipo di barca

Navaltecnosud Boat Stand produce svariati prodotti adatti a ogni esigenza del moderno alaggio, seguendo scrupolosamente i rigorosi obblighi che l’Unione europea impone per produrre queste attrezzature con il massimo fattore di sicurezza e potendo sfruttare la certificazione CE, mediante l’apposizione di una targhetta metallica su ogni prodotto per garantirne l’affidabilità. Nei grafici qui di seguito, sono illustrate le accortezze e le attrezzature più adatte da utilizzare a seconda delle dimensioni dell’imbarcazione: si tratta di indicazioni frutto della lunga e consolidata esperienza di Navaltecnosud Boat Stand, che possono essere utili a tutti i cantieri navali e circoli nautici.

Barche a motore da 6 a 10 metri

Per l’invaso perfetto per una barca a motore da 6 a 10 metri, è sufficiente una singola attrezzatura semplice e piuttosto bassa in altezza, come quella mostrata nell’immagine qui sopra, in quanto non c’è da sopportare un peso eccessivo.

Barche a motore da 11 a 15 metri

Con l’aumentare delle dimensioni (e dunque del peso) della barca a motore, sono necessarie più attrezzature. In particolare, Navaltecnosud Boat Stand suggerisce di utilizzare tacchi fissi, tacchi regolabili doppi telescopici, cavalletti verticali e cavalletti a inclinazione fissa. Il posizionamento corretto di queste quattro attrezzature è indicato nell’immagine qui sopra.

Barche a motore da 16 a 20 metri

L’invaso perfetto per le barche a motore da 16 a 20 metri richiede una varietà minore di attrezzature rispetto agli scafi inferiori, ma con una quantità e una capacità maggiore. Nello specifico, Navaltecnosud Boat Stand suggerisce tacchi fissi, tacchi regolabili doppi telescopici e cavalletti verticali, sempre seguendo il posizionamento indicato nell’immagine. La resistenza di queste attrezzature è ovviamente superiore rispetto a quella dei modelli suggeriti per gli scafi da 11 a 15 metri.

Barche a motore da 21 a 40 metri

Con l’aumentare delle dimensioni e del peso della barca, per ottenere un invaso perfetto occorre un aiuto in più. Con barche a motore di dimensione fra i 21 e i 40 metri, oltre ai tacchi fissi, ai tacchi regolabili e ai cavalletti verticali, è fondamentale adoperare dei cavalletti a inclinazione fissa che possano sostenere lo scafo in sicurezza. Il loro numero e posizionamento varia a seconda della lunghezza (nelle immagini della galleria qui sopra, sono mostrati alcuni esempi).

L’invaso perfetto per le barche a vela

Completamente diverso è il discorso dell’invaso perfetto per le barche a vela, in quanto si tratta di strutture più leggere proprio grazie all’assenza del motore, che costituisce il peso principale da mantenere sollevato. In questo caso, dunque, Navaltecnosud Boat Stand suggerisce di adoperare delle semplici selle, sempre seguendo il numero e il posizionamento suggeriti nelle immagini seguenti.

Ulteriori accortezze per l’invaso perfetto

In questa breve guida abbiamo cercato di riassumere i diversi sistemi per posizionare a terra le varie tipologie di barche a vela e a motore, in tutta sicurezza e seguendo gli obblighi della certificazione CE. Per imbarcazioni con scafi fragili o per barche a vela in carbonio, Navaltecnosud Boat Stand consiglia di utilizzare qualche cavalletto aggiuntivo al fine di distribuire meglio il peso ed evitare di danneggiare i punti di contatto dello scafo. Inoltre, per le barche a vela e le grandi imbarcazioni a motore, considerando che hanno lo scafo arrotondato, è indispensabile collegare tra loro i supporti tramite tiranti e catene con sistema di tensionamento.

Un’ultima considerazione, ma non meno importante: i perni che fissano il movimento dei cavalletti telescopici non devono essere posizionati sopra la parte fissa, passando solo nei due fori della parte telescopica, bensì devono seguire le norme della direttiva CE secondo la quale il perno deve passare attraverso quattro fori, cioè due della parte fissa e due della parte telescopica. In questo modo la parte telescopica risulterà bloccata in tutte le quattro direzioni, alto e basso + destra e sinistra, in modo da evitare pericoli per le mani dell’operatore. I punti di contatto con le mani dovranno ovviamente essere verniciati di rosso (sempre in base alla direttiva CE) in modo che l’operatore sia avvisato del pericolo.

Per ulteriori informazioni, gli esperti di Navaltecnosud Boat Stand sono a disposizione per fornire consigli e suggerimenti.

NAVALTECNOSUD BOAT STAND
tel. +39 393 5493586
www.navaltecnosud.it

Alessandro Giuzio

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