L’Isola d’Elba: le rade, le spiagge più belle, gli approdi migliori e i consigli utili per non incappare in sorprese
L’Elba dista dalla Corsica 27 miglia, 18 da Capraia, solo 7,4 miglia la separano da Pianosa, l’Isola del Giglio poi è a quasi 28 miglia, mentre Montecristo è lontana 20,50, e servono invece 38,7 miglia di navigazione verso Nord per raggiungere Gorgona, la piccola perla del Mar Ligure. Perciò l’isola principale dell’arcipelago Toscano è forse una delle migliori destinazioni per i diportisti nel Mediterraneo e lo è senz’altro per stilare questo itinerario-guida, fatto di accorgimenti utili per navigare attorno alla bella Aithàleia. Iniziamo a veleggiare lungo la Costa nord dell’Isola d’Elba: Capo Sant’Andrea, ed ecco subito una spiaggia silenziosa che attira i naviganti per la sua bellezza. Da Sant’Andrea si può cominciare il periplo dell’isola, ma se passate la notte in rada attenzione a dove buttate l’ancora, perché potrebbe incagliarsi in una tubatura sottomarina, quindi occhi ben puntati al tavolo da carteggio sui dettagli della mappa, e il suggerimento in questo caso è di consultate la “Carta Nautica N.40” (da Cap Corse ad Alistro e all’Isola d’Elba), edita dall’Istituto Idrografico della Marina.
Viticcio guarda da meridione il Capo d’Enfola tagliando a un certo punto l’aqua in una sottile striscia di terra. L’occasione ideale per una piccola gita terrestre. Prima
Proseguendo sotto costa è meglio stare alla larga dalla bella spiaggia di Paudelella perché proprio a Capo Bianco, che ne contorna l’inizio, c’è una secca peraltro armata di scogli pericolosi. Portoferraio chiama: la scelta degli approdi però si amplia anche sul porto di Marciana Marina (GPS 42.809744, 10.196837), a cui si accede a velocità massima di 3 nodi portando attenzione a una boa arancione dotata di radarreflector, posizionata a 200 metri dal fanale del porto per indicare un correntometro. Marciana Marina dispone di 115 posti barca ed è protetto da un molo di sopraflutto in massi artificiali, il canale VHF è il numero 9. Il fanale 2064 (E 1408) indica il porto lampeggiando verde con un periodo di quattro secondi. Le tariffe in questa stagione vanno dai 65 euro al giorno per un’imbarcazione fino ai 10 metri e salgono a 210 euro per quelle lunghe almeno 20 metri.
Rio Marina (quindici i posti barca in transito) nella parte orientale dell’isola guarda al canale di Piombino e dista circa 16 miglia nautiche da Marciana Marina, il porto è dotato di un molo foraneo lungo cento metri, e da una banchina di 250, qui i fondali sono da 2,2 a quattro metri. Il canale VHF per le comunicazioni è il numero 16, le coordinate GPS sono invece: 42°48′,93 N 10°25′,83 E. Il molo di Levante, detto anche Porticciolo di Cavo, ha un pescaggio ridotto a due metri in banchina massimo (minimo 50 centimetri) e lo spazio di manovra è ridotto anch’esso. Un ormeggio vicino si trova anche a Porto Azzurro (GPS: Lat. 42 DEG 45′,74 NORD; Long. 10 DEG 23′,82 EST). Qui in marina sono disponibili 93 posti barca con una lunghezza massima di 60 metri e si può richiedere assistenza all’ormeggio al canale VHF 10. La marina è sicura e controllata 24 ore su 24, la profondità all’ormeggio varia da 1,8 a 9 metri. Per ritornare a Portoferraio da qui ci sono 15 miglia di navigazione, mentre Cavo dista appena 3,36 miglia.
Marina di Campo offre ormeggio al campo boe ed è il punto prediletto per navigare verso la Corsica, seppur molto frequentato nei periodi di alta. Ad indicarla c’è un fanale rosso, il pescaggio del fondale va da un metro a sei massimo. Attenzione perché i posti barca non sono custoditi. Fra i servizi offerti troviamo: carburante, scivolo, gru, acqua e corrente. Per farsi un’idea, Marina di Campo dista 23 miglia da Portoferraio e 17,5 da Rio Marina.
Chi lo gradisce ha anche l’opzione di ormeggiarsi a Cala di Mola, presso il campo boe. C’è un pontile galleggiante di 36 metri che dista circa 400 metri dall’incantevole Porto Azzurro. L’ormeggio è possibile per le imbarcazioni da 4 a 16 metri, ma il pescaggio massimo è di due metri. Per info alle boe il numero di telefono è il seguente: 329-7495839, da notare che sono previsti sconti per le soste più lunghe. È disponibile il servizio di traghettaggio dalle 09:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 19:30, e l’orario è fra l’altro “continuato” nel periodo di alta stagione. Altri servizi prevedono il posto auto, rifornimento di acqua dolce e illuminazione notturna.
Valida alternativa di ormeggio sono i cantieri Esaom Cesa che allocano ben trecento imbarcazioni con lunghezza massima di quaranta metri. Quest’ultima Marina in questione (coordinate GPS +42° 4’ 35.1’’, +10° 18’ 55.53’; canale VHF numero 09) dista un chilometro da Portoferraio e offre molti servizi, è aperto fra l’altro un punto vendita con gli accessori nautici e i ricambi. Per gli yacht di dimensioni maggiori qui è disponibile inoltre il servizio di bunkeraggio dei carburanti in banchina.
Vi raccomandiamo l’escursione onshore alle miniere di ferro di Rio Marina e il suo museo dei minerali nel paesino. Sul mare di questa località pittoresca vedrete la Torre dell’Orologio, voluta da Giacomo d’Aragona, che fa capolino composta rigidamente nei suoi otto lati visibili dalla spiaggia cittadina. Nel porto vicino, con un po’ di fortuna, si può ormeggiare sui pontili (se sono disponibili) ma solo in alta stagione. L’Elba è davvero perfetta, perché gli approdi sono tutti vicini, vanta ben settanta spiagge da scoprire, e il vento non manca a fare la gioia dei velisti. Un altro vantaggio è quello che la vede ben posizionata a sole 40 miglia da Piombino. Da non perdere poi è la storica
Il centro storico di Portoferraio offre anche una frizzante vita notturna, ma non manca nemmeno la cultura. L’invito è quello di visitare la Residenza napoleonica dei Mulini, il Museo archeologico, senza tralasciare le Fortezze del Falcone e Stella. In più valgono almeno un bagno le spiagge vicine di Capo Bianco a Ovest della città, e anche quella a Nord-est di Schiopparello merita almeno un’uscita in mare per vederla a largo. Le nostre guide per veleggiare in sicurezza scegliendo gli itinerari più ricercati, continueranno nel prossimo episodio alla volta di Giannutri, da cui l’Isola d’Elba si separa per circa 40 miglia di navigazione.
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