Itinerari in barca: Croazia, costeggiando l’Istria alla scoperta dei tesori del Quarnaro
Tra le comprovate motivazioni che gli italiani devono dichiarare alla dogana per poter entrare in Croazia ci sono anche quelle turistiche.
Una ragione bella e buona per liberare la propria barca in questa estate post-lockdown e navigare lungo l’infinita costa dalmata: oltre 5.800 chilometri di litorale, isole incluse.
Noi vi suggeriamo una rotta molto suggestiva nella Dalmazia del nord, fra borghi marinari e baie solitarie, che parte da Trieste e circumnaviga la penisola istriana, proseguendo nel Golfo del Quarnaro alla scoperta dell’arcipelago croato settentrionale. Il tutto in una settimana, macinando non meno di 200 miglia tra andata e ritorno e prendendosela con tutta calma.
E’ innegabile che la costa orientale dell’Adriatico, in particolare quella che appartiene territorialmente alla Croazia, sia la più intrigante dal punto di vista naturalistico, in quanto è molto frastagliata e ricca di insenature paradisiache che non hanno nulla da invidiare ad alcuni scorci marittimi del resto del Mediterraneo.
Parenzo e Rovinj, due borghi marinari pieni di vita
Non solo: l’Istria è costellata da città portuali davvero caratteristiche come Parenzo e Rovinj, che tutto l’anno offrono iniziative culturali e movida notturna, oltre che una cucina di pesce da provare assolutamente.
E per chi vuole fare shopping, i negozietti di souvenir e le botteghe di oggetti artigianali pullulano sui lungomare e nelle stradine dei rispettivi centri storici.
Sia a Parenzo che a Rovinj (tra le quali s’interpongono poco meno di 10 miglia di distanza) potete attraccare presso le banchine riservate alle imbarcazioni di passaggio, ritagliandovi dunque la possibilità di scendere a terra e visitare queste due località vivaci e ospitali.
Superata l’estrema punta meridionale dell’Istria, percorrendo circa 80 miglia da Rovinj, viriamo a est e ci addentriamo nel grande Golfo del Quarnaro, caratterizzato da correnti abbastanza accentuate nella parte più esposta all’Adriatico, che però tendono a dissolversi mano e mano che ci avviciniamo all’arcipelago interno, dove inizia un vero e proprio paradiso galleggiante.
Itinerari in barca: Croazia, l’arcipelago più grande dell’Adriatico
Le prime bellissime isole ad accoglierci sono quelle di Unije e Cres, le cui scogliere bianche a strapiombo sul mare fanno da contrasto con le acque blu intenso.
Ormeggiamo nella baia di Maracol, protetta dal vento e per questo molto frequentata dalle barche a vela. Non preoccupatevi, però, c’è spazio per tutti e lo spettacolo al tramonto è garantito.
Se invece volete atterrare e rilassarvi sulla spiaggia, sostate a Susak, a 40 miglia da Cres. Susak è un’isola fatta interamente di sabbia tanto da sembrare un atollo delle Maldive.
Immancabile, sempre restando “in zona”, la tappa a Losinj, un borgo coloratissimo con porticciolo dove fermarvi per un pranzo o una cena.
Per chi vuole spingersi ancora più sud prima di risalire verso Trieste, consigliamo di ancorare davanti alle isole di Premuda (25 miglia da Susak), Ist, Silba, Olib e Ilovic, ideali per gli appassionati di snorkeling, grazie ai loro fondali generosi di specie marine.
Anche la flora terrestre non è da meno, in particolare sull’isola di Ilovic, dove palme imponenti e rigogliose la fanno da padrone.
La Dalmazia ha il privilegio di avere l’arcipelago più vasto dell’Adriatico e quello che vi abbiamo proposto è solo uno dei tantissimi tour che si possono fare in barca, anche navigando in direzione della famosa e pittoresca Ragusa Vecchia o di Molunat, la località marittima più a sud, al confine con il Montenegro.
Dunque, quest’estate, salpate e bussate alle porte della Croazia: avete le vostre buoni ragioni per farlo.
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