Infinite sono le combinazioni di itinerari, tappe e approdi tra cui un navigante si trova a dover scegliere addentrandosi nella Laguna di Venezia. Ed infinite sono anche le bellezze naturali, artistiche e culturali che questa laguna ha da offrire.
Una delle possibilità di ingresso in laguna, è costituita dalla bocca di porto del Lido, con l’isola artificiale centrale, le paratoie e la scogliera esterna create nell’ambito del progetto del Mose, è l’ingresso più a nord alla Laguna di Venezia.
Chi non entri da questo porto ma provenga dalla direzione Chioggia/Malamocco si troverà il porto di Lido sulla destra, alla fine dell’isola di Lido, passando la Riviera San Nicolò.
Tra Malamocco e il Lido il canale si rimpicciolisce ed è bene fare attenzione a tenersi sempre in posizione centrale.
Il porto del Lido non offre un approdo per le imbarcazioni da diporto ma alla Riviera San Nicolò è possibile fare rifornimento di carburante.
All’estremità dell’isola è presente una grande spiaggia attrezzata molto frequentata dai veneziani.
Nelle vicinanze della costa ovest del Lido sorge l’isola di San Lazzaro degli Armeni, dove sorgono alcune delle testimonianze dell’ordine armeno mechitarista.
Il restringimento tra Malamocco e il Lido è dovuto alla presenza di una secca segnalata da bricole e all’inizio di tre canali, uno che continua a costeggiare il Lido, un altro che porte verso l’isola di Venezia e l’ultimo che conduce all’isola disabitata di Poveglia. Nella parte finale dell’isola si può dare fonda, grazie ad un buon fondale che tiene bene anche in caso di vento di scirocco.
Proprio nei pressi del restringimento si può imboccare sulla sinistra la rotta che porta a Venezia, lungo il Canale Santo Spirito.
Il primo punto di interesse che si incontra percorrendo il canale è l’isola di Santo Spirito, in prossimità della quale bisogna prestare attenzione ad una secca sulla destra. Seguono poi le isolette di Sacca Sessola, San Clemente e l’isola della Grazia. Si può vedere anche la Giudecca. Arrivando sul Canale dell’Orfano/Della Rocchetta si giunge nello slargo antistante Venezia. Da qui si possono ammirare sulla sinistra San Marco e San Giorgio Maggiore e si possono intraprendere vari itinerari.
Un’idea può essere quella di andare sull’isola di San Giorgio, con la sua bella basilica e la Darsena maggiore (appartenente alla Compagnia della Vela veneziana) che offre ottimo ridosso da scirocco e grecale e una settantina di posti per l’ormeggio. In alternativa, si può ormeggiare nella Darsena Verde, non lontana dalla darsena più grande, molto tranquilla ma di difficile accesso.
Da qui, con un vaporetto turistico, è possibile raggiungere piazza San Marco e le altre bellezze veneziane.
Da San Giorgio si può raggiungere anche la Giudecca, uno degli angoli più suggestivi della Laguna, dove si trova un Marina abbastanza ampio, con una grande zona cantieristica e 600 posti barca. Alla Giudecca, nella zona di Sant’Eufemia, è presente anche una stazione di rifornimento carburante.
In alternativa, arrivati nel bacino antistante Venezia, si può anche decidere di “ignorare” San Giorgio e, lasciati i Giardini della Biennale alla propria sinistra, giungere alla darsena De Zottis, sede del Diporto Velico Veneziano, che offre 290 posti per i suoi soci ma si può trovare posto anche per un’imbarcazione in transito. Questo approdo rappresenta un ottimo punto per partire alla scoperta di Venezia e del sestriere di Castello
Di fronte la zona di Giardini/Sant’Elena è collocata l’isola della Certosa, dove si trova il polo nautico Vento di Venezia, con 300 posti barca e un’ampia offerta di servizi di officina e riparazione.
Le isole- più o meno piccole- che si possono visitare partendo da Venezia sono davvero tantissime e citarle tutte sarebbe impossibile.
Murano, rinomata località di soffiatori di vetro, è molto affollata durante tutto l’anno ed trovare un posto per ormeggiare non è semplice.
Da qui, orientandosi verso destra, si incontra Sant’Erasmo, la più grande delle isole minori, quasi interamente adibita ad orto collettivo, celebre per il fortino di Massimiliano D’Asburgo. Percorrendola tutta nel senso della lunghezza lungo il Canale della Passora, si riesce quasi sempre ad ormeggiarsi a qualche palina.
Lasciandosi Sant’Erasmo alle spalle si prosegue verso nord-ovest e si giunge nel cuore settentrionale della Laguna: Burano, Mazzorbo e Torcello.
Burano, piccola e caratteristica, offre qualche possibilità di attracco nella parte meridionale, in prossimità di qualche imbarcazione da pesca. Da qui è possibile raggiungere Mazzorbo attraversando un ponte oppure salire su una delle imbarcazioni che partono verso l‘isola di San Francesco del deserto (dove non è consigliabile andare con la propria barca a causa dei fondali bassi e della scarsità di punti di ormeggio).
Da Burano si può passare a Torcello, dove visitare la celebre basilica e, proprio nei pressi dell’edificio religioso, è possibile trovare una banchina dove approdare, ben ridossata e quindi praticabile anche nelle ore notturne, con una zona adiacente di servizi igienici molto ben tenuti.
Ritornando verso sud ci si dirige verso la terraferma e , seguendo il Canale di Burano (abbastanza comodo da navigare), si arriva nel Comune di Cavallino- Treporti. Giungendo a Treporti, poco lontano dall’imbarcadero pubblico, si trova l’approdo di Marina Fiorita, dotato dei più moderni servizi e di 130 posti barca.
Ripartendo da qui e mantenendo la sinistra si può navigare il comodo Canale di San Felice, incontrando le isole di S.Cristina e La Salina, lungo un percorso che offre molte occasioni di ormeggio anche nelle ore notturne.
In alternativa, all’inizio della navigazione del Canale di San Felice, si può girare a sinistra e imboccare il Canale Gaggian, che offre delle buone zone per dare fonda.
Per tornare indietro si può seguire la propria rotta a ritroso, tenendo il litorale del Cavallino sulla sinistra, fino all’approdo del vaporetto di Treporti e quindi proseguire dritto. Si arriva così nuovamente in prossimità della bocca di porto del Lido.
Uscendo dal porto del Lido, nella parte destra, è presente una spiaggia molto frequentata dai veneziani che navigano per la Laguna, dove si può anche dare fonda in caso di bel tempo.