Itinerari- Sardegna- Stintino e l’isola dell’Asinara

Pareti rocciose, acque blu come uno zaffiro e spiagge bianchissime. Ecco il meraviglioso panorama che accoglie i visitatori che giungono nel Golfo dell’Asinara, uno luoghi più belli dell’intera Sardegna.

Il golfo si stende dall’isola dell’Asinara fino a Santa Teresa di Gallura, che ne costituisce il limite orientale.
Il tempo ideale da consacrare alla sua scoperta, per godere di tutte le bellezze -naturali e storiche- che questo tratto di costa ha da offrire, è di almeno settimana.
Per chi non abbia sette giorni a disposizione, Stintino e l’isola dell’Asinara -collocate nella parte più occidentale della baia- rappresentano due mete perfette per un weekend di relax, alla scoperta delle bellezze del Parco Nazionale dell’Asinara, delle spiagge candide e della natura circostante.

Un buon posto per partire alla volta di questo fine settimana di navigazione è Porto Torres, situata ad est di Castelsardo e rinomato punto di partenza delle grandi navi turistiche dirette a Barcellona, a Tolone ed in Corsica.

L’itinerario non presenta particolari difficoltà perché le distanze sono molto ravvicinate.
I venti però possono creare non pochi problemi durante il viaggio: il maestrale ed il libeccio possono impedire di intraprendere una navigazione serena.

Un valido punto di partenza per dare il via a questo mini-itinerario è il porto commerciale di Porto Torres, dove trovare varie aree adibite al transito ed alla sosta delle imbarcazioni di diporto e un buon ridosso dai venti provenienti da sud, da sud-est e da ovest.

Uscendo dall’area portuale e dirigendosi verso ovest si potrà già godere di un bel panorama sulla penisola di Stintino.
Il tratto di costa che da Porto Torres conduce a Stintino è tutto un susseguirsi di meravigliose spiagge dalla sabbia immacolata, circondate da macchie di vegetazione e alte scogliere.
Tra le tante, si possono ricordare la spiaggia di Ezzi Mannu, selvaggia distesa di sabbia fine, e la spiaggia delle Saline, posizionata 5 chilometri a sud  Stintino e molto apprezzata dagli amanti del windsurf.

Navigando in direzione nord-ovest si giunge così a Stintino, dove è possibile trovare tre approdi differenti.
Il Marina di Stintino – a ridosso di Porto Mannu– offre un buon numero di servizi (compresi una pompa di distribuzione carburante e un’officina per le riparazioni elettriche), oltre ad un bel ridosso dal grecale e dai venti di levante.

Attenzione però all’eventuale presenza del vento di levante, che può creare problemi nelle manovre di accesso all’area portuale.
Il piccolo centro di Stintino è grazioso e molto pittoresco e merita senz’altro una visita.

Anche a nord  di Stintino continua la magnifica serie di spiagge immacolate, annoverabili tra le più belle della Sardegna settentrionale.

La spiaggia di La Pelosa è una delle più rinomate, con il suo mare cristallino e la sabbia chiarissima. Qui, nei pressi dell‘isola di Piana, si può dare fonda, su fondali che raggiungono i 5 metri di profondità.

L’Asinara è sempre più vicina e, arrivati a questo punto,le sue ampie distese verdeggianti cominciano ad attirare sempre più l’attenzione dei naviganti.
L’area è interessata da un intenso traffico di navi turistiche. Per i diportisti dunque può essere una buona idea quella di navigare verso ovest ed imboccare il Passaggio dei Fornelli, transitando così lungo la costa sud-occidentale dell’isola.
Il passaggio è facilitato dalla presenza di quattro segnalamenti marittimi (dromi), ma è vietato nelle ore notturne.

Circondati dalle altre scogliere dell’Asinara e dalla sua incredibile vegetazione si supera il passaggio e si può navigare in direzione nord ovest e risalire lungo le coste dell’isola.
Il Parco Nazionale dell’Asinara è un organismo nato nel 1999 per preservare l’incredibile ecosistema- marino e terrestre- dell’isola.
Tutto il territorio è soggetto quindi ad una precisa regolamentazione ed è vietato dare fonda all’ancora in qualsiasi punto del Parco.

Alcune zone nella parte settentrionale e meridionale dell’isola rientrano in un’area di Riserva Totale, evidenziata dalla presenza di segnali e boe gialle.

Nel resto dell’area è invece possibile navigare ed ormeggiare ai gavitelli messi a disposizione dell’Ente Parco, sempre nel rispetto delle norme vigenti.
Nella parte occidentale dell’isola si trovano i suoi cinque campi boe, che offrono un totale di 63 posti: Cala d’Oliva, Cala del Bianco, Punta Trabuccato, Cala Reale e Fornelli.
Da qui si può sbarcare a terra in tender per ammirare da vicino la selvaggia bellezza dell’isola.

Avvicinandosi al campo boe della Rada della Reale -il più grande dell’isola, situato nella parte centrale- è bene fare attenzione alla secca di scogli affioranti che si estende in direzione sud-orientale.

Redazione


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