La Coppa America punta sui J Class. E a dare man forte arriva Svea, il J più grande di tutti

Periodo d’oro per i J Class. La J Class Association si è affiliata alla International Maxi Association (IMA), guadagnando così il primo campionato del mondo di classe. Evento che arriva in un anno in cui la Coppa America sta cercando di attirare attenzione anche grazie alla presenza di questi storici velieri che di quella competizione hanno rappresentato, secondo il sentire di molti appassionati, il momento più alto.

 J Class Yachts Endeavour e Vesheda
Endeavour, in primo piano, e Vesheda sullo sfondo, due storici J Class.

L’IMA amministra la classe dei maxi yacht ed è riconosciuta da World Sailing, la federvela mondiale. Ciò le permette di organizzare un campionato del mondo all’anno per le classi che le sono in seno, come, per esempio, il Maxi 72 World Championship, disputato ogni settembre nelle acque di Porto Cervo, in Sardegna e, adesso, il mondiale J Class.

Per i J, il titolo iridato sarà la conclusione di una stagione, come si diceva, molto orientata verso l’America’s Cup. I loro due principali appuntamenti estivi saranno entrambi a giugno e a Bermuda: l’America’s Cup Superyacht Regatta e l’America’s Cup J Class Regatta, quest’ultima coincidente con i primi due giorni della 35a Coppa America.

 J Class Yachts Lionheart
Lionheart, un dei J di più recente costruzione: è un varo del 2010.

Da qui, questi levrieri di 40 metri faranno rotta verso Newport, nel Rhode Island, casa della Vecchia Brocca per oltre 130 anni. Là si disputerà il primo J Class World Championship dal 21 al 26 agosto e i magnifici yacht ritorneranno a competere in quelle stesse acque che li videro protagonisti negli Anni 30, quando i J americani, guidati dalle mosse del magnate ferroviario Harold S. Vanderbilt, difesero gli onori della vela yankee contro le sfide lanciate da mitici armatori come Sir Thomas Lipton o Sir T.O.M. Sopwith. Al momento, già iscritti al Mondiale sono sei: Velsheda, Ranger, Lionheart, Svea, Hanuman e Topaz.

Questo anno storico per la classe coincide anche con un momento di particolare vigore vitale. Con il varo di Svea/JS1 a fine gennaio, la flotta è arrivata a contare nove esemplari naviganti, il numero più alto nella storia di queste barche.

J Class piano velico, di coperta e degli interni di Svea
Piano velico, di coperta e degli interni di Svea il J Class appena varato e nono esemplare della classe attualmente navigante.

Svea, l’ultimo arrivato, è stato visto impegnato nei suoi primi test in mare dopo il varo effettuato a fine gennaio dal cantiere olandese Vitters, al suo debutto nel mondo dei J. Il progetto è stato curato da Hoek Design Naval Architect che nei suoi 43,6 metri di lunghezza fuoritutto, che lo rendono il più lungo della classe, ha integrato la chiglia originale progettata nel 1937 da Thore Holm. L’aggiornamento del nuovo studio di progettazione ha riguardato soprattutto l’uso dei materiali: lo scafo è costruito in alluminio e i 53,75 metri di albero sono totalmente in fibra di carbonio.

Il disegno originale per la coperta lasciava spazio a diversi layout, ma la scelta armatoriale è stata quella di rivedere il piano di coperta in funzione delle nuove attrezzature utilizzate nei moderni J Class. Gli interni di Svea prevedono tre cabine per sei ospiti, un’armatoriale e due a letti singoli, mentre i quartieri dell’equipaggio danno ospitalità a sette persone.

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