L’attenzione, ed il fermento, che il cantiere Jeanneau dedica alle sue linee di imbarcazioni più “piccole”, non ha niente da invidiare rispetto agli sforzi profusi nel campo dei propri luxury yachts. Con la stessa puntualità infatti il cantiere rinnova, ed arricchisce, le proprie gamme di imbarcazioni dedicate alle famiglie, ai pescatori, e in generale al piccolo diporto, con l’obiettivo primario (dichiarato), di anticipare ogni nuova tendenza del mercato.
Con questo spirito, e con un certo orgoglio, vengono annunciate da Jeanneau le novità per la prossima stagione, soprattutto per quanto riguarda la storica ed ultratrentennale linea Cap Camarat, da tempo distinta in quattro diverse linee di imbarcazioni: la Bow Rider, ispirata allo stile scandinavo, ma adattato alle esigenze mediterranee; la Center C
La gamma Cap Camarat costituisce dunque l’ossatura dei natanti, in questo caso fuoribordo, di Jeanneau, tanto da essersi meritata nel tempo l’appellativo di “4X4 del mare”.
Tuttavia altrettanta importanza hanno assunto le linee entrobordo denominate Leader, NC e Velasco, insieme ai fuoribordo cabinati più adatti alle battute di pesca (ma che non disdegnano le crociere) dai nomi evocativi: Merry Fisher e Merry Fisher Marlin.
La prima novità per il prossimo anno è il Cap Camarat Bow Rider 7.5. La serie più recente della famiglia Cap Camarat presenta così la sua imbarcazione più grande, un sette metri e mezzo concepito da Sarrazin Design, la cui vocazione principale è chiaramente quella del diporto familiare.
La consolle è decentrata sulla destra, ed è servita da un sedile anatomico studiato sia per una guida più sportiva, condotta in piedi con l’appoggio di contenimento di quest’ultimo, sia per una guida più conservativa, utilizzandolo per sedersi comodamente ai comandi.
Le due postazioni sono riparate da un generoso parabrezza bordato di nero, che ha la particolarità, abbastanza diffusa tra le piccole imbarcazioni del Nord Europa, di potersi aprire centralmente per consentire l’accesso in sicurezza alle sezioni di prua. Qui troviamo un divano che si sviluppa per tutto il perimetro di questa zona, interrotto soltanto dal mobiletto posizionato immediatamente alle spalle del vano dedicato allo stivaggio della catena dell’ancora.
A poppa dei due sedili già descritti, troviamo sulla dritta un mobile dedicato alla cambusa, mentre un divanetto ad “L” si posiziona su tutto il lato sinistro e prosegue occupando il baglio a poppa.
Estremamente comode, ed opportune, le due semi-spiaggette ai lati del fuoribordo, con la scaletta per la discesa in acqua posizionata su quella di dritta.
Il serbatoio da 280 litri, e la potenza massima installabile di 300 CV, garantiscono sia prestazioni brillanti, che medie percorrenze.
La presentazione del Cap Camarat 7.5 BR avverrà in settembre al Cannes Yach
La seconda novità di Jeanneau è il Cap Camarat 9.0 Walk Around, che si presenta come il successore di un’imbarcazione sportiva che ha riscosso un notevole successo negli ultimi anni: il Cap Camarat 8.5 WA.
In questo caso siamo al cospetto di un elegante open cabinato, il cui scafo porta la firma di Michael Peters, e che viene chiaramente concepito per le crociere in famiglia di un giorno, o anche di un week-end, e per tutte le attività ludico-sportive adatte a questo tipo di imbarcazione.
La postazione di guida è decentrata sulla destra, e comprende anche il sedile del co-pilota. Le due sedute gemelle sono eleganti, e quasi di derivazione automobilistica. Quella del pilota consente un comodo posizionamento rispetto al volante e alle manette, ed anche la corretta visione del display sul cruscotto.
A sinistra della consolle, trovano posto l’ingresso agli interni, e un mobiletto. Tutta questa zona è protetta dal generoso parabrezza avvolgente realizzato in un unico pezzo.
Un cancelletto in acciaio limita l’accesso alle plancette posteriori, che si dispongono a protezione dei motori, ed ampliano notevolmente la superficie calpestabile dell’imbarcazione.
Sul lato sinistro del Cap Camarat 9.0 WA, un breve camminamento porta al grande prendisole di prua, e alla zona tecnica per l’ancoraggio.
Ogni confort è previsto per gli interni, che risultano particolarmente “completi” e luminosi. Sono previsti un letto matrimoniale disposto per baglio a poppa, e un salotto a prua trasformabile anch’esso in letto matrimoniale. Il bagno ha un box doccia separato, e non manca un “breakfast point”.
I due serbatoi da 200 litri ciascuno per il carburante, e quello singolo da 100 litri per l’acqua, regalano al Cap Camarat 9.0 WA una discreta autonomia.
Le motorizzazioni previste comprendono sia la possibilità di un singolo motore da 350 CV, sia la doppia motorizzazione da 250 CV per ogni elemento. La presentazione del Cap Camarat 9.0 WA avverrà in settembre a Cannes.
Come detto in premessa, tra le linee di motoscafi entrobordo, c’è anche la gamma “NC”che si caratterizza fortemente per alcuni concept imprescindibili nella sua realizzazione: il completo contatto tra esterno ed interno; la vista panoramica a 360° in ogni punto dell’imbarcazione; un unico livello per il living e la cucina, con la grande apertura di accesso al pozzetto; e la porta laterale che si apre accanto alla postazione di pilotaggio, per facilitare manovre e visibilità.
La gamma, che attualmente comprende modelli tra i 9 ed i 14 metri, si arricchirà con il nuovo NC 33 che sarà presentato
Il pozzetto è raccolto e ben protetto, con il divano posizionato sul lato sinistro che, grazie all’abbattimento dello schienale e all’estensione della porzione inferiore del divano stesso, si trasforma nel prendisole di poppa.
L’accesso (con l’unico gradino presente sull’imbarcazione) alla spiaggetta è sul lato sinistro, mentre una grande porta a vetri apre ai luminosi interni. Appena superato l’ingresso, un salottino formato da un divano a “C”, con il suo tavolo, fronteggia l’angolo cottura posizionato sulla destra per murata.
Se le finestrature enormi non fossero ritenute sufficienti per arieggiare e dare luce agli interni, il grande tettuccio apribile può certamente contribuire in tal senso. Oltre questa zona, la postazione di guida a dritta, e un divanetto volto in direzione del moto a sinistra, incorniciano la discesa agli interni.
La cabina principale prevede il letto matrimoniale disposto in senso longitudinale, mente quello degli ospiti è disposto per baglio. Sono 517 i litri di carburante disponibili, mentre la riserva di acqua può contare su di un serbatoio da 170 litri. La motorizzazione prevista è costituita da un Volvo 2XD3 da 220 CV.
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