Prova in mare. Il test del nuovo Jeanneau Sun Odyssey 490. La crociera comoda

Durante i nostri due giorni di test a Cannes, effettuati sui nuovi modelli di casa Jeanneau, abbiamo provato il nuovo Sun Odyssey 490. Concepito per lunghe e comode crociere in compagnia, viene offerto a partire da 298.000 euro tasse incluse, un prezzo decisamente interessante per un 14 metri e mezzo di questo livello.

Il primo giorno di test lo abbiamo ammirato da lontano mentre veleggiava, con il suo Code Zero nero, mentre noi eravamo impegnati nei test degli altri modelli.  Lo vedevamo scivolare veloce sull’acqua, ben bilanciato ed elegante ed eravamo impazienti di provarlo per rilevare le sue prestazioni, sembravano davvero incoraggianti!

Purtroppo però il giorno successivo, Eolo ci hai traditi.

La Prova in mare dello Jeanneau Sun Odyssey 490

 

Il secondo giorno di prove, di prima mattina, arriva finalmente il nostro turno per testare il nuovo Sun Odyssey 490, e noi siamo davvero curiosi di vederlo all’opera. In porto il vento è assente, confidiamo però di trovarne un po’ nel golfo.

Appena messo il naso fuori dal’imboccatura del molo però l’entusiamo cala drasticamente. Ci troviamo di fronte un mare piatto come l’olio e nessun cenno visibile di pressione  intorno a noi, il windex in testa d’albero gira con il movimento delle poche onde di risacca, senza riuscire a stabilizzarsi.

Issiamo comunque le vele,  rimanendo vicino alla costa in attesa della termica da terra; sembriamo quasi in modalità regata: attenti a non farci sfuggire il minimo segnale che potrebbe portare a qualche miglioramento.

La cappa persiste e questo non facilita il formarsi delle tipiche arie generate dalla differenza di temperatura fra il mare e la costa.

Poi arriva una timidissima bava di vento, immediatamente apriamo il Code Zero e la barca lentamente parte. Si crea un leggerissimo apparente che ci porta, solo per qualche attimo, in un gioco di orzate e poggiate, a registrare poco più di 3 nodi di velocità con circa 3,5 – 3,7 nodi di vento reale,  la cui provenienza ci rimane praticamente ignota.

Un vero peccato, perché a vederla navigare il giorno prima, sembrava davvero promettere bene.

Delusi ed amareggiati, scaduto il tempo del nostro turno (il programma per la giornata è ancora fitto), ci arrendiamo e torniamo verso il porto. Non possiamo quindi far altro che rilevare e riportare le prestazioni a motore.

Le uniche sensazioni che ci sentiamo quindi di condividere sono la praticità e semplicità delle manovre, date dal corretto posizionamento delle attrezzature e dalla pulizia dei passavanti (tutte le scotte sono rinviate coperte) in perfetta linea con il principio di easy sailing del 490.

Notiamo un unico particolare che non ci convince a pieno, il punto fisso di scotta della randa posizionato a prua del tambuccio è costituito da due rimandi in tessile che vanno a formare un triangolo non regolabile. In questo modo, per “trimmare” più finemente la vela, dovremo combinare l’azione della scotta di randa con quella del vang. Possiamo in ogni caso comprendere questa esigenza di progettazione visto che, come contraltare, avremo una scotta di randa notevolmente più corta e un pozzetto più sgombro. D’altro canto siamo su una barca da crociera pura è questo tipo di soluzione è accettabile.

La coperta

 

Il nuovo modello di Jeanneau, frutto del lavoro di Philippe Briand e Jean-Marc Piaton, ha come suo punto di forza, in perfetta linea con la sua vocazione croceristica, lo sviluppo della parte centrale della barca in funzione della vita all’aria aperta.

Con una intelligente intuizione viene sfruttata in modo innovativo e pratico, l’ampiezza laterale dello scafo, molto largo, visto il disegno a spigolo, per aumentare la superficie delle sedute. Come ci sono riusciti i progettisti? Semplicemente rendendo abbattibili, tramite un sistema di semplici guide, i poggiaschiena delle sedute in pozzetto!

Avete capito bene. Avrete a disposizione ben due prendisole in pozzetto che s allungano fino a comprendere la porzione di passavanti laterale. Con questa soluzione è stato raggiunto anche un altro importante obbiettivo per la comodità in crociera: gli schienali delle sedute sono decisamente alti, quindi molto confortevoli.

La poppa apribile rende disponibile l’alloggiamento della zattera, peraltro accessibile anche dal gavone in pozzetto e crea una buona superficie, creando una comoda ed utile spiaggetta.

L’attrezzatura di coperta del Sun Odyssey 490, comprende quattro winches elettrici.  I due posizionati davanti alle colonnine, a portata di mano del timoniere, asservono le regolazioni delle scotte di  randa e delle vele di prua; gli altri due, posizionati sulla tuga, vengono utilizzati per le drizze e per le manovre correnti.

La randa della barca in prova era di ottima fattura e dotata di tre mani di terzaroli e circuito alla tedesca. Il rollafiocco è manuale ed il  Code Zero è murato in delfiniera, dotato di avvolgitore elettrico.

Interni

 

La versione in prova è, tra la gamma di allestimenti disponibili, quella dotata di meno cabine, quindi la più spaziosa e confortevole. E’  allestita con 3 ampie e comode cabine matrimoniali.

L’armatoriale situata a prua, di cui ci colpisce subito la particolare luminosità (le finestrature sono molte), è allestita con un letto centrale e bagno ad accesso esclusivo. Le matrimoniali, una per lato di poppa, possono avvalersi dell bagno centrale, ad uso condiviso. Questa versione sacrifica il terzo servizio igienico, nella parte destra dell’imbarcazione, a vantaggio di un esteso e funzionale tavolo da carteggio che, viste le sue generose dimensioni e la doppia panca di seduta, può tranquillamente servire come ufficio itinerante.

La zona cucina posta nella parte sinistra della dinette, è ben organizzata e ricca di piani di appoggio. Dotata di due lavandini e piano cottura a tre punti di fuoco, offre spazi comodi per la preparazione dei pasti, anche per un numero consistente di persone.

Addirittura se pensate di affrontare navigazioni impegnative in condizioni di vento e mare sostenuto, senza volere rinunciare ad un pasto caldo e veloce in tutta sicurezza, viene offerto un pratico sistema con microonde a scomparsa verticale.

Il tavolo in dinette, grazie alle sedute su tutti e quattro i lati, permette di trovare comodamente posto in ben sei persone.

Curiosando, sulle brochure forniteci, notiamo che negli altri layout sono disponibili una vasta gamma di configurazioni degli interni. In particolare, sono presenti le versioni attrezzate con  quattro o cinque cabine, in abbinamento ad un massimo di quattro bagni.

Tenendo presenti queste caratteristiche, in aggiunta alle sue spiccate doti croceristiche, l’acquisto del 490 e’ certamente una valida opzione per chi volesse destinarlo ad uso di charter.

 

Conclusioni

La carena appare decisamente interessante. Lo scafo a spigolo e la poppa larga fanno presumere buone prestazioni anche alle andature portanti. Anche la doppia pala del timone, necessaria per quanto appena detto, aumenterà la facilità di conduzione a barca sbandata.

Se cercate quindi una barca di buone dimensioni, ad un prezzo interessante, che consenta una crociera facile, veloce e confortevole, allora lo Janneau Sun Odyssey 490 può fare per voi. Sia con la famiglia al completo che con una coppia di amici, saranno garantiti sia abbondanti spazi comuni che momenti di privacy per tutti.

Se poi volete conciliare la vostra voglia di vela con le esigenze di tintarella della famiglia, allora questa barca, senza alcun dubbio, fa al caso vostro.

Dati tecnici

Lunghezza fuori tutto 14,42 m
Lunghezza scafo 14 m
Pescaggio 2,24 m
Serbatoio carburante 240 l
Serbatoio acqua 640 l
Cabine 2 / 5
Motorizzazione Yanmar 80hp/59kw
Categoria A
Marco Pinetto

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